Mq: 50
Costo: V: 45,000
IL VILLINO DEI TUOI SOGNI... NON E' PIU' UN SOGNO: CON INGRESSO INDIPENDENTE, GIARDINO SUPER PRIVATO, POCHISSIME SPESE CONDOMINIALI! Nella meravigliosa frazione di Gerosa, comoda con tutti i servizi a portata di mano e super soleggiata dalla mattina alla sera, meraviglioso appartamento posto al piano terra di piccola villetta tenuta benissimo composto da: ingresso indipendente, giardino privatissimo per le tue grigliate e per goderti il sole e la stupenda vista sulle montagne bergamasche, soggiorno con grande camino e angolo cottura, disimpegno, bagno e camera da letto matrimoniale. Il tutto finemente arredato, e super luminoso con grandi finestre che danno direttamente sul giardinetto di proprietà. Termoautonomo a metano, con pochissime spese condominiali e pronto da abitare subito!! Possibilità di acquisto del box singolo al piano seminterrato. GUARDA CHE PREZZO, NON CI CREDI? CORRI A VEDERLO!!! Le origini del borgo risalgono all'età medievale, quando una maggior antropizzazione del territorio permise la creazione di un nucleo abitativo dalle discrete dimensioni, laddove fino a quel momento erano presenti soltanto sporadiche abitazioni. Anche il significato etimologico risale a quel periodo e deriva dal dialetto bergamasco: "geròs" sta ad indicare un terreno particolarmente ghiaioso, caratteristica che ha impedito che sul territorio si sviluppasse un elevato sfruttamento agricolo. Infatti nel corso dei secoli Gerosa ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con un numero limitato di abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro: conseguentemente le attività principali sono sempre state quelle del pastore, dell'allevatore, del boscaiolo e del carbonaio, ovvero colui che trasformava la legna in carbone vegetale. Successivamente si svilupparono anche attività native che impegnarono gli abitanti nelle fornaci e nei mulini, che soddisfacevano i bisogni occupazionali della popolazione. Appena fuori dal centro abitato si trova la Forcella di Bura, piccolo valico che da sempre ha sancito la divisione amministrativa tra la valle Brembilla e l'attigua Valle Taleggio, un tempo divise anche a livello politico, essendo soggette la prima all'influenza della città di Bergamo, mentre la seconda a quella di Milano. Rif. 440745
Mq: 90
Costo: V: 129,000
SEMI CENTRALE E PANORAMICA!!!! Ottima soluzione posta al secondo e ultimo piano composta da: ingresso indipendente, cucina, salotto, cantina, due camere, bagno e ampio balcone panoramico. Zona servitissima. Ristrutturata recentemente. Zogno è un comune italiano di 9 094[1] abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Fra le frazioni, si distingue Stabello, borgo di circa 450 abitanti situato a sud-est di Zogno sul versante sinistro della valle a circa 380m s.l.m.: l'etimo risale all'epoca romana quando le legioni accampate nella zona di Lemine portavano a pascolare i cavalli sulla piana del paese costruivano delle stalle (stabellum) da qui il nome Stabello. Di questo piccolo borgo, inizialmente abitato da pastori e coltivatori, è originario il poeta vernacolare Pietro Ruggeri, che aggiunse al suo nome appunto la dicitura da Stabello, al fine di ricordare le sue origini. Rif. 441033
Mq: 130
Costo: V: 129,000
AMANTI INDIPENDENZA!! In zona tranquilla a due passi dal centro, casetta indipendente semiristrutturata (tetto e serramenti rifatti!!!) su tre livelli composta da: -piano terra con ingresso, cuci bevande, soggiorno, salotto e -piano primo due camere, bagno e balcone; -piano secondo due camere e balcone; -sottotetto: Annesso alla casa ampio orto con pollaio e appezzamento di terreno (prato e bosco) in parte edificabile. Val Brembilla (Al Brembila in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 4 465[4] abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. È stato istituito dal consiglio regionale il 4 febbraio 2014, dalla fusione dei comuni di Brembilla e Gerosa. I comuni precedenti hanno risposto sì al referendum consultivo sulla fusione avvenuto il 1º dicembre 2013. Le prime elezioni comunali si sono tenute il 25 maggio 2014. Le origini del paese non sono completamente note, data la mancanza di riscontri certi. Si presume che alcuni piccoli insediamenti fossero già presenti ai tempi dei Romani e delle successive dominazioni, dato che la zona era inscritta in quella vasta porzione di terra chiamata Lemine. Il toponimo indicherebbe il corso d'acqua chiamato appunto Brembilla che, attraversando il paese, sfocia nel vicino Brembo. Questo risalirebbe al Medioevo, periodo durante il quale il paese, composto da numerosissime contrade, cominciò ad assumere una certa importanza. Va detto che in quel tempo parlando di Brembilla si intendeva un territorio molto più ampio del semplice centro abitato: ci si riferiva ad una zona comprendente tutta l'attuale valle Brembilla, ed i paesi della Valle Imagna posti sul monte Ubione. Rif. 441034
Mq: 55
Costo: V: 68,000
MAI ABITATO, VILLINO SEMINDIPENDENTE!!! Nella meravigliosa località turistica valdimagnina, a pochi passi da tutti i servizi principali, posto in piccolo e recente residence, appartamento bilocale (MAI STATO ABITATO, E QUINDI PRATICAMENTE NUOVO!!!) composto da ingresso indipendente, angolo cottura e soggiorno, bagno, caratteristico soppalco in legno con ampia camera da letto, due balconi. Completa la proprietà un posto auto. VERAMENTE BELLO!!! Il recente rilancio del turismo ha fatto sì che il paese di Rota Imagna diventasse il principale centro turistico della valle. Questo grazie alla gradevole posizione si possono compiere un gran numero di escursioni adatte ad ogni tipo di esigenza: sia semplici passeggiate che percorsi impegnativi, fino alla possibilità di utilizzare proficuamente la mountain bike. Molto importante è la chiesa parrocchiale di Rota Dentro, dedicata a San Gottardo. Edificata nel 1496 ma elevata a rango di parrocchiale soltanto un secolo più tardi, presenta un portale in granito e numerose opere, tra le quali spiccano quelle di Carlo Ceresa ed alcuni intarsi di pregevole fattura. Non è da meno la chiesa parrocchiale di Rota Fuori, dedicata a San Siro. Documentata a partire dal 1470, venne riedificata nel 1765. Anch'essa possiede numerose opere di grande importanza tra cui quelle di Gaetano Peverada, di Pier Francesco Mazzucchelli e di Carlo Ceresa, ma anche stucchi ed intagli del XVII secolo, ed una vasca battesimale datata 1614. Meritano inoltre menzione Ca' Piatone, villa signorile del XVII secolo dotata di archi e portici in pietra a vista, dove nacque Giacomo Quarenghi, e Villa Mazzucotelli con un grande giardino. Molto caratteristici sono infine il borgo di Chignolo, piccolo nucleo di stampo rurale a cui si accede tramite un sentiero su cui si trova il Ponte del Follo, costruito con una struttura ad unica arcata in pietra. Rif. 107315
Mq: 70
Costo: V: 59,900
POSIZIONE IDILLIACA!! Immersa nel verde! In posizione suggestiva, palazzina di 30 anni con 5 appartamenti! Soluzione finemente arredata posta al I piano composta da ingresso indipendente, cucinotto, ampio soggiorno con camino, 2 camere, bagno, due ampi balconi. Grande ripostiglio / cantina a piano terra. possibilità di box. Zona tranquilla e servita. MEZZOLDO Piccolo borgo incastonato tra i monti, non annovera episodi di spessore nella sua storia. Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre. Come per molti altri borghi vicini appartenenti alla valle Averara, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone. Il toponimo sembra derivare la propria origine dalla posizione in cui il borgo è posto: Mezzo alto, poi traslato in Mezzoldo indicherebbe infatti un luogo posto in alto, in mezzo ai monti circostanti. I primi documenti su cui appare il nome del paese risalgono al 1472, durante la dominazione della Repubblica di Venezia, quando si fa menzione di Mezolo. In quei tempi gli abitanti vivano in una condizione di estrema povertà, tanto da essere soprannominati, i Balabiòcc, che in dialetto locale significa "quelli che ballano nudi", per via del fatto che, nonostante il freddo che caratterizza la zona, non avessero che pochi stracci da indossare. Una delle principali fonti di reddito era data dal commercio, grazie all'esistenza, già in epoca medievale, dell’alta via del ferro che conduceva, attraverso angusti sentieri, fino alla Valsassina e permetteva il commercio di materiale ricavato dalle vicine miniere. Il principale evento che caratterizzò la storia di questo piccolo paese fu però la costruzione della Via Priula, avvenuta nel 1592 per merito della Serenissima che acquisì queste terre nel 1427, in sostituzione alla dominazione dei Visconti. Questa strada permise il passaggio di gran parte dei commerci diretti in Valtellina, posta nel Canton Grigioni, sul territorio comunale tramite una via che raggiungeva il passo che, posto a monte dell'abitato, venne denominato Passo di San Marco. Ciò comportò la costruzione anche di una dogana che moltiplicò gli scambi e le entrate, che restarono però ad appannaggio di quei pochi che già disponevano di un buon capitale. Con la fine della dominazione veneta anche la strada in questione perse importanza e cadde in uno stato di semi abbandono. Conseguentemente anche il paese di Mezzoldo si trovò nuovamente isolato dalle arterie dei commerci, situazione che ha favorito lo spopolamento che è durato fino ai giorni nostri. Recentemente l'economia si è risollevata grazie all'industria del turismo, che tuttavia non ha snaturato l'anima del borgo. Rif. 443271
Mq: 70
Costo: V: 29,000
A DUE PASSI DAL CENTRO DELLA STAZIONE CLIMATICA!! Casetta completamente rimessa a nuovo 25 anni fa composta da 4 unità immobiliari. Bellissimo appartamento posto al I ed ultimo piano composto da ingresso con angolo cottura, soggiorno con balcone, 2 camere, bagno. + Sottotetto. SERINA Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. A tal periodo risalgono i primi insediamenti abitativi, creatisi anche grazie alla scoperta di miniere di ferro nella zona vicina al confine con Dossena. Anche il toponimo risalirebbe all'epoca romana, e parrebbe essere ricollegato a quello del fiume Serio, situato in valle Seriana. Questo che stava ad indicare un flusso o corrente, riconducibile al torrente, omonimo del paese, che attraversa la parte alta della valle. Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo risalgono soltanto all'XI secolo, periodo in cui Serina cominciò a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito dei commerci. Difatti da questa conca transitava la via Mercatorum, antica via dei traffici che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, che aveva in Serina il borgo di maggior importanza. A tal riguardo alcuni documenti risalenti al risorgimento italiano, attestano che Serina aveva quasi 1.500 abitanti, addirittura il doppio del vicino centro di San Pellegrino Terme. L'economia visse periodi di grande splendore anche grazie alle miniere romane per l'estrazione del ferro, che permisero lo sviluppo di officine atte alla lavorazione del materiale estratto, che veniva utilizzato per la costruzione di armi e utensili vari in ferro. Anche l'industria laniera trasse benefici dalla presenza del torrente Ambria, che permetteva il funzionamento dei macchinari per la produzione del panno grosso bergamasco. L'epoca medievale vide il centro sottoposto al potere della famiglia guelfa dei Torriani fin dall'anno 1265. Tale influenza durò fino al XV secolo quando l'arrivo della dominazione veneta portò Serina ad essere il capoluogo della Valle Brembana Superiore (con tanto di vicario della Serenissima) ruolo che ricoprì fino al 1797, quando la zona entrò a fare parte della repubblica Cisalpina. Da ricordare che il paese diede i natali, nel 1480, al pittore Jacopo Negretti, meglio conosciuto come Palma il Vecchio. Rif. 443279
Mq: 100
Costo: V: 89,900
VISTA IMPAREGGIABILE! In posizione dominante e soleggiata, introvabile casolare in pietra a vista posto su 2 livelli (stalle e fienile) con cascina annessa. Ampio terreno tra prato e bosco (15.000 mq) in parte pianeggiante circonda la soluzione. Servito da acqua, luce e strada, TALEGGIO Si pensa che i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone, svolgendo attività legate all'agricoltura, all'allevamento ed alla caccia. In tal senso fu a lungo legata alla pieve di Primaluna, situata nella suddetta valle, con la quale il paese è collegato tramite una strada che reca verso Vedeseta ed il culmine di San Pietro, che segna la divisione con la provincia di Lecco. I primi documenti indicano che il territorio comunale, una volta inserito nel Sacro Romano Impero, venne dato in feudo alla diocesi di Milano. Era l'epoca dei vescovi-conte, e qualche tempo dopo il reggente milanese Roberto Visconti affidò gran parte di questa zona a membri della propria famiglia, i Visconti di Milano. Nel corso del XIV secolo i borghi di Taleggio vennero interessati dalle lotte tra guelfi e ghibellini, tanto da dotarsi di numerose fortificazioni e torri, di cui ora non restano che pochissime tracce. Schierato con la fazione guelfa, vide tra i maggiori esponenti le famiglie Salvioni, Offredi e Bellaviti, che posero il loro quartier generale a Pizzino, dove era presente un piccolo castello. Questi si scontrarono ripetutamente con gli abitanti del vicino borgo di Vedeseta, che appoggiava i ghibellini. Dopo una breve tregua verificatasi nel 1358 grazie all'intervento diretto di Bernabò Visconti, i combattimenti ripresero con intensità maggiore, raggiungendo livelli di recrudescenza mai visti. Nel 1393 gli abitanti di Taleggio attaccarono e bruciarono il borgo di Vedeseta, le cui famiglie fecero scattare la rappresaglia su Peghera. All'inizio del XV secolo l'intervento della Repubblica di Venezia pose fine alle diatribe, inglobando il territorio di Taleggio e ponendo i propri confini territoriali proprio a Vedeseta, che rimase dominio milanese. La Serenissima elargì inoltre numerose esenzioni da tasse e dazi al paese di Taleggio, come ringraziamento della fedeltà accordata dagli abitanti in occasione delle dispute con i milanesi. Nel frattempo gli abitanti si resero sempre più famosi per la produzione di un particolare tipo di formaggio, uno stracchino che assunse il nome del paese stesso, rendendo celebre l'intera valle. La diffusione dell'industria casearia fu inoltre favorita dai lunghi viaggi che gli allevatori locali compivano durante i mesi della transumanza nelle zone della pianura lombarda, dove il formaggio Taleggio venne sempre più apprezzato. Rif. 443819
Mq: 95
Costo: V: 149,900
CENTRALISSIMA E SIGNORILE PALAZZINA!! In palazzina di solo 8 unità, luminosissima soluzione posta al piano primo composta da ingresso, cucina abitabile, soggiorno, 2 camere, bagno, due balconi. (box). ZOGNO Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo[5]. In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli raffigurante Santa Margherita da Cortona. Rif. 444726
Mq: 35
Costo: V: 39,000
PALAZZINA D'EPOCA BEN SERVITA!! In zona centrale e servita luminosissimo II ultimo piano completamente ristrutturato composto da cottura, soggiorno, camera, bagno e ampio balcone. Possibilità al piano superiore mansardato di un monolocale con bagno. Tutto completamente arredato su misura. SERINA Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. A tal periodo risalgono i primi insediamenti abitativi, creatisi anche grazie alla scoperta di miniere di ferro nella zona vicina al confine con Dossena. Anche il toponimo risalirebbe all'epoca romana, e parrebbe essere ricollegato a quello del fiume Serio, situato in valle Seriana. Questo che stava ad indicare un flusso o corrente, riconducibile al torrente, omonimo del paese, che attraversa la parte alta della valle. Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo risalgono soltanto all'XI secolo, periodo in cui Serina cominciò a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito dei commerci. Difatti da questa conca transitava la via Mercatorum, antica via dei traffici che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, che aveva in Serina il borgo di maggior importanza. A tal riguardo alcuni documenti risalenti al risorgimento italiano, attestano che Serina aveva quasi 1.500 abitanti, addirittura il doppio del vicino centro di San Pellegrino Terme. L'economia visse periodi di grande splendore anche grazie alle miniere romane per l'estrazione del ferro, che permisero lo sviluppo di officine atte alla lavorazione del materiale estratto, che veniva utilizzato per la costruzione di armi e utensili vari in ferro. Anche l'industria laniera trasse benefici dalla presenza del torrente Ambria, che permetteva il funzionamento dei macchinari per la produzione del panno grosso bergamasco. L'epoca medievale vide il centro sottoposto al potere della famiglia guelfa dei Torriani fin dall'anno 1265. Tale influenza durò fino al XV secolo quando l'arrivo della dominazione veneta portò Serina ad essere il capoluogo della Valle Brembana Superiore (con tanto di vicario della Serenissima) ruolo che ricoprì fino al 1797, quando la zona entrò a fare parte della repubblica Cisalpina. Da ricordare che il paese diede i natali, nel 1480, al pittore Jacopo Negretti, meglio conosciuto come Palma il Vecchio. Rif. 444725
Mq: 55
Costo: V: 38,900
PANORAMICO E BEN SERVITO!! Centralissimo al paese comodo a tutti i servizi, in piccola palazzina con poche unità, appartamento posto al piano rialzato composto da: ingresso, cottura/soggiorno con ampio balcone panoramico, disimpegno notte, camera, bagno. Finemente arredato. Termoautonomo. RONCOBELLO I primi documenti che attestano l'esistenza del borgo risalgono al 1258, quando si fa menzione della suddivisione delle terre, avvenuta quasi 70 anni prima, operata dal vescovo di Bergamo in quei tempi proprietario dell'intera zona, ricevuta dagli imperatori del Sacro Romano Impero. Panorama in una foto del 1935 In un atto antecedente a questo, redatto nel 1234, viene nominata la frazione Bordogna, il cui nome risalirebbe a Bordonus, probabilmente un antico abitante che disponeva delle proprietà nella zona. Scarse sono le notizie del paese anche nell'epoca medievale, quando si sa che venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, i quali diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo, non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale, se non la presenza di alcune fortificazioni presenti sul territorio della frazione Bordogna. Nel 1442 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell'alta valle, con capoluogo posto a Valnegra; godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi. Rif. 446359