Mq: 86
Costo: V: 105,000
ARGENTA - appartamento ristrutturato, posto al piano terra di abitazione trifamiliare, composta da ingresso, soggiorno/cucina completa di arredo ed elettrodomestici, disimpegno, 2 camere letto e 2 bagni. Di recente ristrutturazione. Parzialmente arredata. Impianti autonomi in ottimo stato. Classe energetica G. Libero da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 210
Costo: V: 49,000
CONSELICE - Abitazione indipendente con garage e giardino, in pieno centro urbano, disposta su 2 livelli, composta al p. terra da ingresso, ampio vano pluriuso, soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, bagno, cantina e garage; al p. primo da 3 camere letto, bagno ed ampio terrazzo praticabile. Il tutto da ristrutturare. Classe energetica G. Libera da subito. Consèlice (Cusêls in romagnolo) è un comune di 9.869 abitanti della provincia di Ravenna. Il Comune è composto da tre centri abitati: Conselice (che da sola ha circa 5.000 abitanti), Lavezzola e San Patrizio. Il territorio di Conselice, della superficie di circa 6298 ettari, è interamente pianeggiante e confina a Nord con la provincia di Ferrara (comune di Argenta) e con Alfonsine; ad Est con Lugo e Massa Lombarda; a Sud con la stessa Massa Lombarda e ad Ovest con la provincia di Bologna (comune di Imola). Il territorio è attraversato da una strada statale, la Strada statale 16 Adriatica, che nel tratto Ferrara-Ravenna è chiamata Reale, e dalle vie provinciali Selice e Bastia. La Selice attraversa tutti e tre i centri abitati del comune, mentre la Reale e la Bastia attraversano il solo centro abitato di Lavezzola. Il territorio è attraversato dalla ferrovia Ferrara-Lugo, con stazioni in tutti e tre i centri abitati. Il corso d'acqua principale è il Canale Zaniolo che proviene da Imola e si getta nel Canale collettore Destra Reno; non più attivo è il canale privato Canale dei Mulini anticamente utilizzato per trasporto merci e per il funzionamento appunto dei numerosi mulini che su di esso sorgevano e di cui ne rimane traccia nella frazione San Patrizio. Il Sillaro ed il fiume Reno lambiscono per un breve tratto il territorio del comune, vicino al confine settentrionale. Le ricerche archeologiche eseguite negli anni 1992-1995 nel territorio comunale hanno riportato alla luce grandi quantità di conchiglie e di altro materiale di ambiente lagunare, tra cui un'ostrica, che è stata datata a 2.635 anni fa con il radiocarbonio. Attraverso l'analisi di tutti i reperti rinvenuti si è potuto concludere che, nell'antichità, il sito di Conselice si trovava sul limitare di una vasta area umida, parte della Valle Padusa. Nelle pergamene scritte in latino conservate nell'archivio comunale compare dall'XI secolo il nome Caput Silicis. Non esistono prove invece che il toponimo sia stato tramandato direttamente dall'antichità. L'unica cosa certa è che, nel reticolo della centuriazione romana, il sito di Conselice era in asse con Forum Cornelii (Imola). Gli storici ritengono che una strada perpendicolare alla via Emilia (cioè un kardo) partisse da Forum Cornelii per raggiungere il sito. Il percorso era lungo 12 miglia romane (circa 25 km), la strada era affiancata probabilmente da un canale navigabile per piccole imbarcazioni. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 116
Costo: V: 37,000
RIPAPERSICO - Abitazione indipendente in schiera disposta su 2 piani, composta al p. terra da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, ripostiglio; al p. primo da 2 ampie camere letto matrimoniali, camera letto singola e bagno. Cantina/lavanderia e garage esterni. Corte di proprietà. Il tutto da ammodernare. Classe energetica G. Libera da subito. Ripapersico fa parte del comune di Portomaggiore, in provincia di Ferrara, nella regione Emilia-Romagna. Nella frazione o località di Ripapersico risiedono seicentosessantotto abitanti, dei quali trecentoventisette sono maschi e i restanti trecentoquarantuno femmine. Vi sono duecentocinquantotto individui celibi o nubili (centocinquantadue celibi e centosei nubili) , trecentosei individui coniugati o separati di fatto, e diciassette individui separati legalmente, oltre a ventitrè divorziati e sessantaquattro vedovi. A Ripapersico risiedono novantuno cittadini stranieri o apolidi, quarantuno dei quali sono maschi e cinquanta sono femmine. Sul totale di novantuno stranieri 29 provengono dall' Europa, 19 dall'Africa, 0 dall'America, 43 dall'Asia e 0 dall'Oceania. Vi sono a Ripapersico seicentoventisette individui in età scolare, trecentodue dei quali maschi e trecentoventicinque femmine. Vi sono a Ripapersico 298 residenti di età pari a 15 anni o più. Di questi 274 risultano occupati e 21 precedentemente occupati ma adesso disoccupati e in cerca di nuova occupazione. Il totale dei maschi residenti di età pari a 15 annni o più è di 155 individui, dei quali 143 occupati e 10 precedentemente occupati ma adesso disoccupati e in cerca di nuova occupazionee. Il totale delle femmine residenti di età pari a 15 annni o più è di 143 unità delle quali 131 sono occupate e 11 sono state precedentemente occupate ma adesso sono disoccupate e in cerca di nuova occupazione. Vi sono a Ripapersico complessivamente 291 famiglie residenti, per un numero complessivo di 668 componenti. Sono presenti a Ripapersico complessivamente 226 edifici, dei quali solo 221 utilizzati. Di questi ultimi 183 sono adibiti a edilizia residenziale, 38 sono invece destinati a uso produttivo, commerciale o altro. Dei 183 edifici adibiti a edilizia residenziale 78 edifici sono stati costruiti in muratura portante, 0 in cemento armato e 105 utilizzando altri materiali, quali acciao, legno o altro. Degli edifici costruiti a scopo residenziale 40 sono in ottimo stato, 113 sono in buono stato, 26 sono in uno stato mediocre e 4 in uno stato pessimo. Nel territorio di Ripapersico è presente una parrocchia. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 86
Costo: F: 500
ARGENTA - ecoalloggio arredato con garage - in ECOpalazzina di nuova costruzione ad alta efficienza energetica dotata di ascensore e riscaldamento a pavimento; posto al piano secondo e composto da: soggiorno con zona cottura, bagno, ripostiglio/lavanderia, 2 camere letto e ampio balcone; completamente arredato a nuovo. Ampio garage di mq 20 esclusivo. Classe A. Libero da metà luglio 2018. Anche in vendita con la formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. - Classe: A1 - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 167
Costo: V: 145,000
CONSANDOLO - Villetta in bifamiliare con ampio giardino, di nuova costruzione, disposta interamente al p. terra; composta da ampio soggiorno con zona cottura arredata, disimpegno, 2 camere letto, ripostiglio/lavanderia e bagno. Impianto idrotermosanitario ed elettrico nuovi ed a norma . Ampia corte di proprietà di mq. 700 ca.. Porta blindata, porte interne laccate bianche, finestre e scuroni in legno. Completo di nuovo arredo. Impianto di climatizzazione. Pronta consegna. Consandolo è una frazione con una popolazione di circa 2350 abitanti ed è sulla strada n.16 adriatica. È un piccolo borgo sorto dove il ramo minore del Po, chiamato Sandalo, "metteva capo" (da cui Caput Sandali) nel Po di Primaro. È presente la torre di guardia di cui si ha memoria dal X secolo, ora usata in funzione di campanile. Consandolo dista 6,68 chilometri dal medesimo comune di Argenta di cui essa fa parte, sorge a 4 metri sul livello del mare; vi risiedono 1.992 abitanti; delle 859 famiglie residenti a Consandolo 61 vivono in alloggi in affitto, 705 abitano in case di loro proprietà e 93 occupano abitazioni ad altro titolo. Sono presenti a Consandolo complessivamente 741 edifici, dei quali solo 708 utilizzati; di questi ultimi 520 sono adibiti a edilizia residenziale, 188 sono invece destinati a uso produttivo, commerciale o altro. Dei 520 edifici adibiti a edilizia residenziale 104 edifici sono stati costruiti in muratura portante, 416 in cemento armato, degli edifici costruiti a scopo residenziale 168 sono in ottimo stato, 214 sono in buono stato, 112 sono in uno stato mediocre e 26 in uno stato pessimo. A Consandolo sono presenti una Banca ed una Farmacia, oltre ad alcuni ristoranti. - Classe: C - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 177
Costo: V: 112,000
ARGENTA recentemente ammodernata, posto interamente al p. terra con ingresso indipendente e composto da sala con cucina abitabile, 2 camere letto matrimoniali, ripostiglio, ampio vano lavanderia, bagno con doccia e vasca. Dotato di riscaldamento autonomo, doppie finestre, zanzariere e inferriate. Ampia area cortiliva con giardino comune, garage e cantina di proprietà. Classe energetica G. Libero al rogito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le op - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 315
Costo: V: 155,000
ARGENTA - ad.ze Ospedale - Villa bifamiliare con proservizi e corte privata; composta al p. terra da alloggio con ingresso indipendente, cucina abitabile, soggiorno, disimpegno, camera letto matrimoniale, bagn, cantina/lavanderia e garage interno; al p. primo da alloggio con accesso indipendente da scala esterna, ingresso, cucina abitabile, soggiorno, disimpegno, n. 3 camere letto, bagno, ripostiglio e n. 2 terrazzi. Vano comune caldaie. Proservizi esterni ad uso garage e deposito. Ampia corte privata di mq. 560 ca. Classe energetica G. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi. www.cp-immobiliare.it - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 114
Costo: V: 135,000
Abitazione in villa bifamiliare, disposta su 2 piani, composta al p. terra da ingresso, soggiorno, ampia zona cucina e pranzo, bagno, lavanderia e loggiato; al p. primo da n. 2 ampie camere letto matrimoniali, bagno e terrazzino. Ampio garage esterno e corte privata. Parzialmente arredata. Il tutto in normale stato di conservazione. Impianti autonomi. Classe energetica G. Libera da subito. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. A metà strada tra le valli di Argenta e quelle di Comacchio, inserita all'interno del vasto Parco regionale del Delta del Po, si trova la Riserva naturale speciale di Alfonsine, un insieme di tre aree ricavate da zone un tempo occupate dall'uomo che sono state rinaturalizzate. Si tratta di tre oasi distribuite: “Bosco del canale dei Mulini”: si estende fra il Reno e una chiusa ottocentesca, nella parte finale del canale dei Mulini di Lugo e Fusignano, poco prima che il canale si immetta nel Reno. Nel bosco igrofilo nidificano uccelli altrove molto rari, come gufo comune, picchio rosso maggiore e colombaccio. L'animale simbolo dell'area è una rara specie di pipistrello, il “ferro di cavallo maggiore”, protetto dall'Unione europea; “Stagno della Fornace Violani”: situata più a est, è una zona umida aperta, habitat naturale della rara testuggine palustre europea, la specie animale simbolo dell'area, e di tutta la Riserva. Vi sostano molte specie di uccelli acquatici; alcune vi nidificano, come svasso maggiore, tarabusino, germano reale, folaga e martin pescatore; “Boschetto dei Tre Canali”: raro esempio di bosco allagato, vi vegetano diverse specie di piante: frassino meridionale, olmo campestre, salice bianco e pioppo bianco. Il bosco è il luogo dove nidificano collettivamente diverse specie di uccelli: airone cenerino, garzetta, nitticora, sgarza ciuffetto e airone guardabuoi. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 117
Costo: V: 52,000
CONSELICE - Appartamento con garage e cantina. Appartamento disposto al 3° ed ultimo piano di piccola palazzina condominiale, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, 2 camere letto matrimoniali, terrazzo; cantina e garage al p. seminterrato. Impianti autonomi. In buono stato di conservazione. Classe energetica G. Libero da subito. Consèlice (Cusêls in romagnolo) è un comune di 9.869 abitanti della provincia di Ravenna. Il Comune è composto da tre centri abitati: Conselice (che da sola ha circa 5.000 abitanti), Lavezzola e San Patrizio. Il territorio di Conselice, della superficie di circa 6298 ettari, è interamente pianeggiante e confina a Nord con la provincia di Ferrara (comune di Argenta) e con Alfonsine; ad Est con Lugo e Massa Lombarda; a Sud con la stessa Massa Lombarda e ad Ovest con la provincia di Bologna (comune di Imola). Il territorio è attraversato da una strada statale, la Strada statale 16 Adriatica, che nel tratto Ferrara-Ravenna è chiamata Reale, e dalle vie provinciali Selice e Bastia. La Selice attraversa tutti e tre i centri abitati del comune, mentre la Reale e la Bastia attraversano il solo centro abitato di Lavezzola. Il territorio è attraversato dalla ferrovia Ferrara-Lugo, con stazioni in tutti e tre i centri abitati. Il corso d'acqua principale è il Canale Zaniolo che proviene da Imola e si getta nel Canale collettore Destra Reno; non più attivo è il canale privato Canale dei Mulini anticamente utilizzato per trasporto merci e per il funzionamento appunto dei numerosi mulini che su di esso sorgevano e di cui ne rimane traccia nella frazione San Patrizio. Il Sillaro ed il fiume Reno lambiscono per un breve tratto il territorio del comune, vicino al confine settentrionale. Le ricerche archeologiche eseguite negli anni 1992-1995 nel territorio comunale hanno riportato alla luce grandi quantità di conchiglie e di altro materiale di ambiente lagunare, tra cui un'ostrica, che è stata datata a 2.635 anni fa con il radiocarbonio. Attraverso l'analisi di tutti i reperti rinvenuti si è potuto concludere che, nell'antichità, il sito di Conselice si trovava sul limitare di una vasta area umida, parte della Valle Padusa. Nelle pergamene scritte in latino conservate nell'archivio comunale compare dall'XI secolo il nome Caput Silicis. Non esistono prove invece che il toponimo sia stato tramandato direttamente dall'antichità. L'unica cosa certa è che, nel reticolo della centuriazione romana, il sito di Conselice era in asse con Forum Cornelii (Imola). Gli storici ritengono che una strada perpendicolare alla via Emilia (cioè un kardo) partisse da Forum Cornelii per raggiungere il sito. Il percorso era lungo 12 miglia romane (circa 25 km), la strada era affiancata probabilmente da un canale navigabile per piccole imbarcazioni. - Classe: G
Mq: 101
Costo: V: 40,000
PORTOMAGGIORE CENTRO - Appartamento posto al primo piano rialzato di palazzina condominiale; composto da ingresso, cucina abitabile, soggiorno, 2 camere letto matrimoniali, ripostigio, bagno, 2 terrazzi e garage doppio. Classe energetica G. Impianto riscaldamento autonomo con caldaia nuova. Libero da subito. Portomaggiore (Portmagiòr in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 12.085 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. È capoluogo dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Cittadina i cui primi insediamenti risalgono al XII secolo, sviluppatasi in una terra strappata alla antica palude delle valli del Mezzano sugli argini di antichi rami del fiume Po. Il primo documento scritto relativo alla città è una carta d'enfiteusi scritta da Regimbaldo di Santa Maria in Palazzolo del 955. Lo scritto tratta la descrizione morfologica delle terre comprese nella Pieve di Santa Maria in Porto e, nonostante non sia ancora utilizzato l'attributo “maggiore” tutti gli storici sono concordi nell'affermare che si trattasse proprio del centro odierno. Il toponimo moderno si avrà solo nel 1249. La terra di Portomaggiore fu a lungo contesa tra i poteri arcivescovili ravennati e quelli ferraresi. Nel 1119 l'imperatore Arrigo VI promulgò un diploma con il quale venne spostato il confine ferrarese fino alla Fossa di Bosio, comprendendo anche Portomaggiore. Un altro diploma imperiale, settantasei anni dopo, restituiva ai Ravennati le “Terre di Porto”. I ferraresi tuttavia continuarono a considerare la Fossa di Bosio come confine naturale e a pretendere il controllo sui centri di Portomaggiore, Sandolo, Maiero, Ripapersico, Consandolo e Portoverrara che, solo nel 1277, si poterono dire definitivamente ferraresi perché delimitati da una fossa fatta costruire da Azzo Novello a scopo di delimitare i propri confini. Gli Estensi governarono Portomaggiore per tutto il periodo della durata del Ducato di Ferrara e fino alla sua devoluzione allo Stato Pontificio. Essi apportarono in queste terre notevoli migliorie, specie in termini di bonifiche. Già ai tempi di Nicolò II esisteva a Portomaggiore un'istituzione scolastica riportata dai documenti come “Schole Sanctae Mariae de Porto”. Malgrado i benefici influssi della stabilità estense fossero particolarmente sentiti dai portuensi, questi, in un momento difficile della vita della signoria, si lasciarono coinvolgere da faide familiari abbracciando la causa del marchese Azzo, ribelle al governo legittimo di Nicolo III. Visitate il ns. sito web: www.cp-immobiliare.it - Classe: G