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Scheda Agenzia Immobiliare CP immobiliare srls (20431)

TROVATI NR:145
CP immobiliare srls

Via Crocetta - ARGENTA (FE)

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Comune/Citta'

Tipo Contratto

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Mq Coperti Min

1

Mq: 150

Costo: Riservato

ARGENTA (FE)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-93843037 ; 2245

ARGENTA - Nuova costruzione, disposta su due livelli, indipendente con ampia area verde; composta al p. terra da ampia zona pranzo soggiorno, cucina abitabile, bagno, ripostiglio ed autorimessa; al p. primo da n. 3 camere letto, bagno e terrazzo. Finiture interne di qualità personalizzabili. Tapparelle elettriche. Riscaldamento a pavimento. Classe energetica A+. Impianto a pannelli solari. Consegna in 2 mesi. Contributo regionale di € 20.000 da bando regionale 2018. Visite in cantiere anche di domenica. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri. - Classe: A2 - IPE: 175,00 kWh/mq annum

2

Mq: 100

Costo: V: 145,000

ARGENTA (FE)
QUART:

Villa Affiancata - Schiera VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-119632776 ; 1793

ARGENTA - Nuovo alloggio in villa quadrifamiliare, Contributo di € 20.000 da bando regionale 2018, disposta al piano primo, di totali mq. 90, con accesso indipendente da giardino privato, loggia d’ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due camere letto, bagno e balcone. Garage e posto auto privato. Struttura antisismica, abitazione a risparmio energetico, finiture interne personalizzabili. Riscaldamento a pavimento. Classe energetica A. Consegna in 2 mesi. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. - Classe: B - IPE: 175,00 kWh/mq annum

3

Mq: 130

Costo: V: 200,000

ARGENTA (FE)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-96234998 ; 2289

ARGENTA - NUOVA COSTRUZIONE - Contributo regionale di € 20.000 da bando giovani coppie 2018. Villetta in trifamiliare su 2 piani, con giardino privato; composta al p. terra da ampio soggiorno con zona cottura, disimpegno, bagno, ripostiglio e garage; al p. primo da 3 camere letto, bagno e terrazzo. Costruito con nuove tecnologie e criteri di bioedilizia finalizzati all’efficienza energetica e all’isolamento acustico. Classe energetica A. Finiture interne personalizzabili. Consegna in 2 mesi. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri. - Classe: A - IPE: 175,00 kWh/mq annum

4

Mq: 85

Costo: F: 450

ARGENTA (FE)
QUART:

Appartamento AFFITTO Cod: IT-FE-20431-1-169194835 ; 2662

appartamento in bifamiliare disposto interamente al piano primo con ingresso indipendente, composto da ampio terrazzo, ingresso, soggiorno con caminetto, cucina, due ripostigli, camera da letto matrimoniale e letto singola, bagno con vasca/doccia. Riscaldamento autonomo. Ingresso con cancello automatico. Classe da redigere. Senza spese condominiali. Libero da luglio.

5

Mq: 83

Costo: V: 73,000

ALFONSINE (RA)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-RA-20431-1-154265826 ; 2533

posto al piano primo di palazzo storico ristrutturato, composto da ingresso, soggiorno con zona cottura, camera letto matrimoniale, bagno, ampio terrazzo con pergolato coperto. Cantina ripostiglio al piano sottotetto. Posto auto in corte comune. Riscaldamento autonomo, impianto aria condizionata. Buono stato di conservazione. Classe energetica F. Libero da subito. - Classe: F - IPE: 175,00 kWh/mq annum

6

Mq: 158

Costo: V: 68,000

ARGENTA (FE)
QUART: BOCCALEONE

Villa Unifamiliare - Indipendente VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-146861553 ; 2516

BOCCALEONE - Abitazione indipendente con proservizi e corte privata, disposta al p. terra da ampio soggiorno, zona pranzo, cucina abitabile, ripostiglio e bagno; al p. primo da n. 3 camere letto, studio e bagno. Proservizi esterni composti da autorimessa, lavanderia e ripostiglio. Corte privata. Buone condizioni generali. Classe energetica G. Libera da subito. Boccaleone, la bocca di Argenta, "... il Po di Volano passando davanti a Ferrara dalla parte del sud, si scindeva a destra e formava un fiume che giungeva fino al borgo di Boccaleone...". Recita così nel 1118, una Piccola cronaca ferrarese ritrovata dallo storico Alberto Muratori. Parla di un fiume Gaibana o Gabiana, probabilmente uno sfogo delle grandi paludi del bolognese, che giungeva fino a Boccaleone. Da questa data siamo quindi certi che un nucleo del paese fosse già esistente. Il fiume citato, oggi è assorbito nel Reno, ma ne restano gli argini che corrono paralleli alla Statale Adriatica da Argenta a Consandolo. Lo sviluppo del paese fu tale che nel 1400 fu edificata la chiesa dedicata alla Natività di Maria e all'inizio del 1500 il paese era già autonomo da Argenta, conseguendo il titolo di parrocchia. Esistono documenti che provano questa autonomia, tra i quali un un piccolo libro in cui, già dal 1532, il parroco dell'epoca annotava le entrate e le uscite. Con il Concilio di Trento, e precisamente dal 1567, anche a Boccaleone cominciarono ad essere redatti regolari Registri per battesimi, cresime, matrimoni e funerali. Dagli inizi del 1600, si registrò un crescente flusso migratorio che, nel 1676, portò la popolazione del paese a 1.066 abitanti; nella contea di Argenta, solo Consandolo superava questo numero con 1.485 abitanti. Grazie al Primo Registro dei Battesimi del 1537, possiamo stabilire che gli abitanti all'epoca fossero circa 800. Le famiglie originarie erano una quindicina: le più antiche sicuramente i Ruffoni, gli Squarzoni, i Bellaini, i Galli e i Roveri, alle quali si devono aggiungere gli Squarzina, i Mercatelli, i Travasoni e i Mazzanti. All'inizio del 1600 giungono nel paese diverse famiglie: i Merighi, i Vandini, i Gaiani, i Pezzoli. Frequenti erano i lasciti testamentari dei cittadini alla Chiesa di Boccaleone. Il più antico risale al 1644 ed è il Legato Benati, destinato alla Chiesa parrocchiale e precisamente per "...l'istituzione di una scuola pubblica di grammatica e canto per  i fanciulli". Da ricordare anche il Legato Ruffoni, del 1663, allo scopo di celebrazioni di sante Messe per l'anima del testamentario e dei suoi famigliari. Interessante il Legato Vandini, del 1679, "...per la recita quotidiana del Santo Rosario e per dotare le povere ed oneste zitelle native di Boccaleone". - Classe: F - IPE: 175,00 kWh/mq annum

7

Mq: 256

Costo: Riservato

ARGENTA (FE)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-167871931 ; 1686

8

Mq: 614

Costo: V: 105,000

ARGENTA (FE)
QUART:

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-168112848 ; 2579

ARGENTA - corte colonica con proservizi e corte privata, costituita da fabbricato abitativo bifamiliare composto da: abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 216, parzialmente ristrutturata ed abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 130, da ammodernare. Ampio fabbricato agricolo (ex stalla/fienile/magazzino) disposto su 2 piani, da ristrutturare. Proservizio esterno ad uso garage e deposito. Ampia corte di pertinenza esclusiva. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum

9

Mq: 380

Costo: V: 119,000

ALFONSINE (RA)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-RA-20431-1-168112849 ; 2630

ALFONSINE - casa indipendente con corte e proservizi vari, composta al p. terra da ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucina, ripostiglio, ingresso secondario e cantina, di totali mq. 100; al primo da n. 4 camere da letto e bagno, di totali mq. 120. Proservizi vari adiacenti e comunicanti di 85 mq. e fabbricato ex stalla da ristrutturare di 150 mq.. Ampia corte di circa 800 mq. Classe energetica G. Libera subito. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. A metà strada tra le valli di Argenta e quelle di Comacchio, inserita all'interno del vasto Parco regionale del Delta del Po, si trova la Riserva naturale speciale di Alfonsine, un insieme di tre aree ricavate da zone un tempo occupate dall'uomo che sono state rinaturalizzate. Si tratta di tre oasi distribuite: “Bosco del canale dei Mulini”: si estende fra il Reno e una chiusa ottocentesca, nella parte finale del canale dei Mulini di Lugo e Fusignano, poco prima che il canale si immetta nel Reno. Nel bosco igrofilo nidificano uccelli altrove molto rari, come gufo comune, picchio rosso maggiore e colombaccio. L'animale simbolo dell'area è una rara specie di pipistrello, il “ferro di cavallo maggiore”, protetto dall'Unione europea; “Stagno della Fornace Violani”: situata più a est, è una zona umida aperta, habitat naturale della rara testuggine palustre europea, la specie animale simbolo dell'area, e di tutta la Riserva. Vi sostano molte specie di uccelli acquatici; alcune vi nidificano, come svasso maggiore, tarabusino, germano reale, folaga e martin pescatore; “Boschetto dei Tre Canali”: raro esempio di bosco allagato, vi vegetano diverse specie di piante: frassino meridionale, olmo campestre, salice bianco e pioppo bianco. Il bosco è il luogo dove nidificano collettivamente diverse specie di uccelli: airone cenerino, garzetta, nitticora, sgarza ciuffetto e airone guardabuoi. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum

10

Mq: 128

Costo: V: 95,000

RAVENNA (RA)
QUART: SANT'ALBERTO, SAVARNA

Appartamento VENDITA Cod: IT-RA-20431-1-157350834 ; 2581

SANT'ALBERTO - Appartamento con garage e cantina e giardino posto al 2° ed ultimo piano di palazzina di soli 4 alloggi, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 3 camere letto, ripostiglio, bagno e terrazzo. Cantina e garage al p. terra. Impianti autonomi. Il tutto in buono stato di conservazione. Classe energetica F. Libero a rogito. Il paese di Sant’Alberto sorge a Nord di Ravenna, sulle antiche sponde del Po di Primaro (su cui oggi scorre il Reno). È stato circondato dalle Valli di Comacchio fino alla metà circa del Novecento, poi la bonifica del Lamone ha creato terreno fertile, favorendo l'immigrazione di contadini, provenienti soprattutto dai monti dell'Appennino. Con il ripopolamento, il paese ha cambiato identità, passando da borgo bracciantile a contadino. Le prime notizie si hanno nel IX-X secolo, a proposito di un Pereo (dalla radice greca indica un porto) e di un'isola ("capo d'orzo"). Alla foce del Po di Primaro vi era un monastero con ospizio per pellegrini ("romei") che provenivano dall'Alto Adriatico diretti a Roma. Di esso si conosce il nome: Sant'Adalberto in Pereo[2]. Nel monastero i chierici, tra cui San Romualdo, si prepararono per andare a portare la parola di Dio nell'Europa centrale (Boemia e paesi circostanti). Qualche secolo dopo furono i veneziani ad accorgersi ed impossessarsi del sito, fondandovi mar ca mo (ovvero "che si sente il mare muoversi"). Lo stanziamento nacque per il controllo del commercio del sale e delle derrate alimentari che risalivano la via d'acqua su fino a Parma e Piacenza. Inviso ai bolognesi, ai ravennati e ai ferraresi, fu distrutto diverse volte (almeno tre). Dal 1509 Sant'Alberto fece parte dei domini dello Stato della Chiesa, inserito nella Legazione di Ravenna. Una notevole zona di interesse è, attraversato il fiume Reno, la Fossa augusta, un residuo dell'imponente canale navigabile voluto dall'imperatore romano per collegare il Porto di Augusto, base della Classis Ravennatis, con l'antico corso del Po. La cascina di Marcabò (il nome attuale) è nota, in epoca risorgimentale, per avervi trovato la morte di Anita Garibaldi e rifugio Garibaldi stesso coi suoi fidi (Ugo Bassi, Giovanni Livraghi e G.B. Culiolo, detto Leggero), in fuga dall'esercito austriaco dopo la caduta della Repubblica Romana. Poco lontano sorge l'abitato di Mandriole, anch'esso originariamente un antico passo della via Romea che collegava Roma a Venezia. - Classe: F - IPE: 175,00 kWh/mq annum

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