Mq: 151
Costo: V: 50,000
nella campagna di Filo, di circa 140 mq. composta da: Piano terra con entrata, cucina abitabile, retrocucina, soggiorno, salotto (o camera da letto matrimoniale) e bagno; al primo piano n° 2 camere da letto. Da ammodernare e ristrutturare. Area cortiliva recintata di complessivi 1280 mq. con proservizi vari di circa 118 mq. (cantine, ricovero attrezzi, legnaia, ecc.ecc.). Classe G, libera da subito. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 156,660
Costo: V: 490,000
SAN BARTOLOMEO IN BOSCO - loc. Spinazzino - Fondo rustico con casa e magazzino, costituito da terreno agricolo di totali ettari 15,63,60; abitazione indipendente composta da alloggio al p. terra di mq. 100, da ammodernare; alloggio al p. primo di mq. 100, ristrutturato di recente; n. 2 garage esterni di totali mq. 50; magazzino agricolo di mq. 300. Terreno coltivato a seminativo, disponibile da subito, Titoli PAC compresi. Spinazzino è una frazione di Ferrara di 134 abitanti, facente parte della Circoscrizione 2. Il paese sorge lungo la fossa Cembalina, un canale fatto costruire dal sacerdote Cembalino, dal quale prende il nome, e che unisce oggi le acque del Reno con quelle del Po di Primaro. Essa era chiamata anche "Canale dei molini di Marrara" poiché le sue acque mettevano in moto due mulini ad acqua. Era conosciuta anche col nome di "Canale della navigazione bolognese" perché da Malalbergo si dipartiva dal Navile e attraverso Passosegni (confine tra il territorio bolognese e ferrarese) giungeva a Marrara immettendosi nel Po di Primaro. In questo modo permetteva alle imbarcazioni che salpavano dal porto di Bologna di giungere a Ferrara (o al mare) senza alcun trasbordo. Il nome di Spinazzino è un riferimento alle sterpaglie e alla grande quantità di arbusti che le acque del Reno, dell'Ongara, del Fiumicino e dello Zena avevano lasciato nel territorio sino alle vali di Marrara. Il nome del borgo appare nelle carte geografiche intorno al Settecento per indicare le due foci del Reno: una in direzione di Marrara, che corrisponde al centro di Spinazzino, e l'altra in direzione Passosegni. Le terre di Spinazzino appartenevano nel XVII secolo al senatore Piriteo Malvezzi, passando poi nelle mani dei conti Siccardi. I senatori Malvezzi e Segni vi fecero erigere nel 1788 diverse case coloniche mentre è del 1783 l'erezione dell'oratorio di Spinazzino, inizialmente assoggettato alla parrocchia di Marrara e voluto dallo stesso Piriteo Malvezzi, per diventare parrocchia nel 1959 dedita al Sacro Cuore. Il paese sorge al confine del Comune e della Provincia di Ferrara e si estende fra le vicine San Bartolomeo in Bosco, Marrara e Malalbergo. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 193
Costo: V: 159,000
ARGENTA - villetta unifamiliare con proservizi e giardino, indipendente disposta su due piani con annesse autorimesse e cortile edificabile. Appartamento al piano primo accessibile da due ingressi e scala esterna, con ampio ingresso salone con terrazzo, soggiorno, cucina, due camere letto matrimoniali e bagno. Piano terra altezza 2,10 ml. con ingresso, ampio vano sgombero, bagno ammodernato, zona lavanderia, tavernetta, autorimessa. All’esterno seconda autorimessa di mq. 22, ampia area cortiliva e giardino in parte edificabile. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 90
Costo: V: 105,000
Villetta di nuova costruzione, attualmente al grezzo avanzato e composta al p. terra da ingresso indipendente in giardino privato, soggiorno con angolo cottura, W.C.; al p. primo da n° 2 camere da letto, bagno e terrazzino coperto. Pannelli solari termici, impianto fotovoltaico, riscaldamento a pavimento. Autorimessa adiacente. Da completare in poche settimane e con poca spesa, ottimo investimento. Classe energetica C. Consèlice (Cusêls in romagnolo) è un comune di 9.869 abitanti della provincia di Ravenna. Il Comune è composto da tre centri abitati: Conselice (che da sola ha circa 5.000 abitanti), Lavezzola e San Patrizio. Il territorio di Conselice, della superficie di circa 6298 ettari, è interamente pianeggiante e confina a Nord con la provincia di Ferrara (comune di Argenta) e con Alfonsine; ad Est con Lugo e Massa Lombarda; a Sud con la stessa Massa Lombarda e ad Ovest con la provincia di Bologna (comune di Imola). Il territorio è attraversato da una strada statale, la Strada statale 16 Adriatica, che nel tratto Ferrara-Ravenna è chiamata Reale, e dalle vie provinciali Selice e Bastia. La Selice attraversa tutti e tre i centri abitati del comune, mentre la Reale e la Bastia attraversano il solo centro abitato di Lavezzola. Il territorio è attraversato dalla ferrovia Ferrara-Lugo, con stazioni in tutti e tre i centri abitati. Il corso d'acqua principale è il Canale Zaniolo che proviene da Imola e si getta nel Canale collettore Destra Reno; non più attivo è il canale privato Canale dei Mulini anticamente utilizzato per trasporto merci e per il funzionamento appunto dei numerosi mulini che su di esso sorgevano e di cui ne rimane traccia nella frazione San Patrizio. Il Sillaro ed il fiume Reno lambiscono per un breve tratto il territorio del comune, vicino al confine settentrionale. Le ricerche archeologiche eseguite negli anni 1992-1995 nel territorio comunale hanno riportato alla luce grandi quantità di conchiglie e di altro materiale di ambiente lagunare, tra cui un'ostrica, che è stata datata a 2.635 anni fa con il radiocarbonio. Attraverso l'analisi di tutti i reperti rinvenuti si è potuto concludere che, nell'antichità, il sito di Conselice si trovava sul limitare di una vasta area umida, parte della Valle Padusa. Nelle pergamene scritte in latino conservate nell'archivio comunale compare dall'XI secolo il nome Caput Silicis. Non esistono prove invece che il toponimo sia stato tramandato direttamente dall'antichità. L'unica cosa certa è che, nel reticolo della centuriazione romana, il sito di Conselice era in asse con Forum Cornelii (Imola). Gli storici ritengono che una strada perpendicolare alla via Emilia (cioè un kardo) partisse da Forum Cornelii per raggiungere il sito. Il percorso era lungo 12 miglia romane (circa 25 km), la strada era affiancata probabilmente da un canale navigabile per piccole imbarcazioni. - Classe: C - IPE: 73,00 kWh/mq annum
Mq: 97
Costo: V: 72,000
ARGENTA - posto al piano 4° di condominio in piano centro, dotato di ascensore; composto da ingresso, salotto, cucina, 3 camere letto, disimpegno, bagno ed ampio balcone. Cantina privata al p. interrato. Posto auto privato in autorimessa condominiale. Impianto di riscaldamento autonomo, da realizzare. Classe energetica F. Libero subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici. - Classe: F - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 83
Costo: V: 70,000
ARGENTA - appartamento con mansarda e garage, posto al p. primo del Residence Victoria; composto da ingresso, soggiorno con zona cottura, disimpegno, camera letto matrimoniale e bagno; sottotetto mansardato con zona ripostiglio ed ampio terrazzo. Impianti autonomi. Ottime condizioni generali. Garage privato. Classe energetica G. Libero a settembre 2018. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 180
Costo: V: 105,000
ARGENTA centro - Casa indipendente ad angolo con garage, di totali mq. 182 su 2 piani, composta al p. terra da ingresso, soggiorno/pranzo, cucina abitabile, bagno e vano scala; al p. primo da 3 camere letto, bagno e balcone. Ampio garage esterno. Ammodernata di recente. Classe energetica F. Libera a rogito.Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari. L'8 marzo 1333 Argenta fu ceduta dall'arcidiocesi di Ravenna agli Este, entrando a far parte della Signoria fino all'esaurimento del casato ferrarese (1598). - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 104
Costo: V: 49,000
ALFONSINE zona COOP - Appartamento con 2 camere letto, posto al p. secondo di palazzina condominiale, composto da ingresso, ampio soggiorno, tinello, cucina con veranda, n° 2 camere matrimoniali e bagno; al p. terra da cantina privata, lavanderia e deposito cicli comune. N. 2 autorimesse di proprietà e giardino condominiale. Il tutto da ammodernare, caldaia riscaldamento a norma. Classe energetica G. Libero da subito. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. A metà strada tra le valli di Argenta e quelle di Comacchio, inserita all'interno del vasto Parco regionale del Delta del Po, si trova la Riserva naturale speciale di Alfonsine, un insieme di tre aree ricavate da zone un tempo occupate dall'uomo che sono state rinaturalizzate. Si tratta di tre oasi distribuite: "Bosco del canale dei Mulini": si estende fra il Reno e una chiusa ottocentesca, nella parte finale del canale dei Mulini di Lugo e Fusignano, poco prima che il canale si immetta nel Reno. Nel bosco igrofilo nidificano uccelli altrove molto rari, come gufo comune, picchio rosso maggiore e colombaccio. L'animale simbolo dell'area è una rara specie di pipistrello, il "ferro di cavallo maggiore", protetto dall'Unione europea; "Stagno della Fornace Violani": situata più a est, è una zona umida aperta, habitat naturale della rara testuggine palustre europea, la specie animale simbolo dell'area, e di tutta la Riserva. Vi sostano molte specie di uccelli acquatici; alcune vi nidificano, come svasso maggiore, tarabusino, germano reale, folaga e martin pescatore; "Boschetto dei Tre Canali": raro esempio di bosco allagato, vi vegetano diverse specie di piante: frassino meridionale, olmo campestre, salice bianco e pioppo bianco. Il bosco è il luogo dove nidificano collettivamente diverse specie di uccelli: airone cenerino, garzetta, nitticora, sgarza ciuffetto e airone guardabuoi. - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 83
Costo: V: 60,000
Disposto al piano primo in abitazione bifamiliare, composto da: ingresso, cucina arredata e soggiorno con balcone, camera matrimoniale, camera singola, bagno. Autorimessa con accesso all’appartamento da scala interna e posto auto. Classe F. Riscaldamento autonomo. Libero a Gennaio. Si valuta anche affitto a riscatto. Nove secoli di storia nell'ansa del Reno, al confine tra il Ferrarese e la Romagna: il libro muove dall'antica origine di San Biagio d'Argenta nelle selve remote del Medioevo per approdare al Novecento, a quel tragico 1945 anno della catastrofe e insieme della rinascita. Tra i due estremi, il libro parla dell'antica Riviera di Filo di cui San Biagio era parte, ricorda le tappe principali della storia idraulica del Po di Primaro e del Reno; racconta le vicende della Bastia dello Zaniolo, la fortezza estense cantata da Ludovico Ariosto (passata alla storia insieme al "castrum" di Argenta come la "chiave del ducato" di Ferrara). La ricostruzione storica di Fausto Renzi riserva una particolare attenzione alla dimensione ecclesiastica con molte pagine dedicate alla parrocchia di San Biagio, considerata nei suoi vari aspetti: la chiesa, il clero, le anime, il cimitero e luoghi di culto oggi scomparsi come l'antico oratorio del Salice. Del tutto inedite risultano poi, tra Otto e Novecento, le pagine intorno ai ponti sul Reno alla Bastia, tra scorrerie di briganti e grandi prove dell'ingegneria civile. - Classe: F - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 252
Costo: V: 299,000
villetta di testa con giardino privato; disposta su 2 piani, al p. terra: ingresso su ampio soggiorno, cucina abitabile, antibagno e bagno; al p. primo disimpegno, n. 3 camere da letto e bagno ed ampio balcone. Garage e posto auto in corte privata recintata. Classe energetica A, conforme alle norme antisismiche e del risparmio energetico; pannelli solari termici e fotovoltaici; cappotto esterno da 12 cm. Riscaldamento a pavimento. Personalizzazione finiture interne. Consegna in 3 mesi. Il territorio di Gualdo, frazione del Comune di Voghiera, offre possibilità di costruire golosi itinerari enogastronomici attraverso i quali scoprire tradizioni e culture, seguire eventi culturali e mostre, smarrirsi tra i suoni ed i profumi dei numerosi giardini presenti nella zona; a breve distanza troverete monumenti e luoghi di interesse per soddisfare il desiderio di conoscenza, impianti sportivi e percorsi naturalistici per prendersi cura del proprio corpo. A brevissima distanza è ubicato il nuovo grande complesso arciospedaliero Sant’Anna di Cona. - Classe: A1 - IPE: 175,00 kWh/mq annum