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Scheda Agenzia Immobiliare CP immobiliare srls (20431)

TROVATI NR:145
CP immobiliare srls

Via Crocetta - ARGENTA (FE)

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Tipo Contratto

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Mq Coperti Min

1

Mq: 75

Costo: V: 60,000

PORTOMAGGIORE (FE)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-123267284 ; 2430

PORTOMAGGIORE - Appartamento posto al piano secondo di piccola palazzina, composto al p. terra da ingresso indipendente; al p. primo da soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, bagno e 2 camere letto. Ampio garage/cantina al piano terra. Classe energetica F. Libero da subito. ”Possibilità di acquisto con formula “Affitto a Riscatto”. Portmagiòr in dialetto ferrarese: è un comune italiano di 12.085 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. È capoluogo dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Cittadina i cui primi insediamenti risalgono al XII secolo, sviluppatasi in una terra strappata alla antica palude delle valli del Mezzano sugli argini di antichi rami del fiume Po. Il primo documento scritto relativo alla città è una carta d'enfiteusi scritta da Regimbaldo di Santa Maria in Palazzolo del 955. Lo scritto tratta la descrizione morfologica delle terre comprese nella Pieve di Santa Maria in Porto e, nonostante non sia ancora utilizzato l'attributo “maggiore” tutti gli storici sono concordi nell'affermare che si trattasse proprio del centro odierno. Il toponimo moderno si avrà solo nel 1249. La terra di Portomaggiore fu a lungo contesa tra i poteri arcivescovili ravennati e quelli ferraresi. Nel 1119 l'imperatore Arrigo VI promulgò un diploma con il quale venne spostato il confine ferrarese fino alla Fossa di Bosio, comprendendo anche Portomaggiore. Un altro diploma imperiale, settantasei anni dopo, restituiva ai Ravennati le “Terre di Porto”. I ferraresi tuttavia continuarono a considerare la Fossa di Bosio come confine naturale e a pretendere il controllo sui centri di Portomaggiore, Sandolo, Maiero, Ripapersico, Consandolo e Portoverrara che, solo nel 1277, si poterono dire definitivamente ferraresi perché delimitati da una fossa fatta costruire da Azzo Novello a scopo di delimitare i propri confini. Gli Estensi governarono Portomaggiore per tutto il periodo della durata del Ducato di Ferrara e fino alla sua devoluzione allo Stato Pontificio. Essi apportarono in queste terre notevoli migliorie, specie in termini di bonifiche. Già ai tempi di Nicolò II esisteva a Portomaggiore un'istituzione scolastica riportata dai documenti come “Schole Sanctae Mariae de Porto”. Malgrado i benefici influssi della stabilità estense fossero particolarmente sentiti dai portuensi, questi, in un momento difficile della vita della signoria, si lasciarono coinvolgere da faide familiari abbracciando la causa del marchese Azzo, ribelle al governo legittimo di Nicolo III. - Classe: F

2

Mq: 86

Costo: V: 108,000

ALFONSINE (RA)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-RA-20431-1-160171548 ; 2601

ALFONSINE centro - Appartamento p. terra con 2 camere letto, in condominio di recente costruzione, disposto interamente al piano terra; composto da soggiorno con zona cottura, disimpegno, 2 ampie camere letto e bagno. Buone condizioni generali. Classe energetica F. Libero a rogito. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. A metà strada tra le valli di Argenta e quelle di Comacchio, inserita all'interno del vasto Parco regionale del Delta del Po, si trova la Riserva naturale speciale di Alfonsine, un insieme di tre aree ricavate da zone un tempo occupate dall'uomo che sono state rinaturalizzate. Si tratta di tre oasi distribuite: “Bosco del canale dei Mulini”: si estende fra il Reno e una chiusa ottocentesca, nella parte finale del canale dei Mulini di Lugo e Fusignano, poco prima che il canale si immetta nel Reno. Nel bosco igrofilo nidificano uccelli altrove molto rari, come gufo comune, picchio rosso maggiore e colombaccio. L'animale simbolo dell'area è una rara specie di pipistrello, il “ferro di cavallo maggiore”, protetto dall'Unione europea; “Stagno della Fornace Violani”: situata più a est, è una zona umida aperta, habitat naturale della rara testuggine palustre europea, la specie animale simbolo dell'area, e di tutta la Riserva. Vi sostano molte specie di uccelli acquatici; alcune vi nidificano, come svasso maggiore, tarabusino, germano reale, folaga e martin pescatore; “Boschetto dei Tre Canali”: raro esempio di bosco allagato, vi vegetano diverse specie di piante: frassino meridionale, olmo campestre, salice bianco e pioppo bianco. Il bosco è il luogo dove nidificano collettivamente diverse specie di uccelli: airone cenerino, garzetta, nitticora, sgarza ciuffetto e airone guardabuoi. - Classe: F

3

Mq: 409

Costo: Riservato

PORTOMAGGIORE (FE)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-158032633 ; 2587

PORTOMAGGIORE - villa con proservizi e giardino, con ampi proservizi e giardino, di recente ristrutturazione, composta al p. terra da ingresso, disimpegno, cucina abitabile, bagno, camera letto/studio, taverna con caminetto; al p. rialzato da ampio salone con camino, sala da pranzo, cucina abitabile e terrazza; al p. primo da 3 camere letto, 2 bagni, ripostiglio ed ampio balcone. Cantina e lavanderia al p. seminterrato; n. 3 garage esterni riscaldati. Ampia corte e giardino. Classe energetica F. Libera da subito. Portomaggiore (Portmagiòr in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 12.085 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. È capoluogo dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Cittadina i cui primi insediamenti risalgono al XII secolo, sviluppatasi in una terra strappata alla antica palude delle valli del Mezzano sugli argini di antichi rami del fiume Po. Il primo documento scritto relativo alla città è una carta d'enfiteusi scritta da Regimbaldo di Santa Maria in Palazzolo del 955. Lo scritto tratta la descrizione morfologica delle terre comprese nella Pieve di Santa Maria in Porto e, nonostante non sia ancora utilizzato l'attributo “maggiore” tutti gli storici sono concordi nell'affermare che si trattasse proprio del centro odierno. Il toponimo moderno si avrà solo nel 1249. La terra di Portomaggiore fu a lungo contesa tra i poteri arcivescovili ravennati e quelli ferraresi. Nel 1119 l'imperatore Arrigo VI promulgò un diploma con il quale venne spostato il confine ferrarese fino alla Fossa di Bosio, comprendendo anche Portomaggiore. Un altro diploma imperiale, settantasei anni dopo, restituiva ai Ravennati le “Terre di Porto”. I ferraresi tuttavia continuarono a considerare la Fossa di Bosio come confine naturale e a pretendere il controllo sui centri di Portomaggiore, Sandolo, Maiero, Ripapersico, Consandolo e Portoverrara che, solo nel 1277, si poterono dire definitivamente ferraresi perché delimitati da una fossa fatta costruire da Azzo Novello a scopo di delimitare i propri confini. Gli Estensi governarono Portomaggiore per tutto il periodo della durata del Ducato di Ferrara e fino alla sua devoluzione allo Stato Pontificio. Essi apportarono in queste terre notevoli migliorie, specie in termini di bonifiche. Già ai tempi di Nicolò II esisteva a Portomaggiore un'istituzione scolastica riportata dai documenti come “Schole Sanctae Mariae de Porto”. visitate il ns. sito: www.cp-immobiliare.it - Classe: F

4

Mq: 66

Costo: V: 110,000

ALFONSINE (RA)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-RA-20431-1-154789813 ; 2566

ALFONSINE centro - Alloggio mansardato con cantina e posto auto privati, di nuova costruzione, ad alta efficenza energetica, in palazzo dotato di ascensore; sito al piano 2° ed ultimo, con solaio in legno a vista, composto da ingresso, pranzo/soggiorno con zona cottura, disimpegno, camera letto e bagno. Cantina e posto auto privati al piano terra. Impianti ad alta efficenza energetica, bassi costi di gestione. Classe energetica A. Pronta consegna. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. Alfonsine si trova nella bassa Romagna, all'incrocio tra il fiume Senio e la Strada statale 16 Adriatica, in una zona fertile in cui l'agricoltura è molto presente, soprattutto la frutticoltura e la viticoltura. A metà strada tra le valli di Argenta e quelle di Comacchio, inserita all'interno del vasto Parco regionale del Delta del Po, si trova la Riserva naturale speciale di Alfonsine, un insieme di tre aree ricavate da zone un tempo occupate dall'uomo che sono state rinaturalizzate. Si tratta di tre oasi distribuite: 1. “Bosco del canale dei Mulini”: si estende fra il Reno e una chiusa ottocentesca, nella parte finale del canale dei Mulini di Lugo e Fusignano, poco prima che il canale si immetta nel Reno. Nel bosco igrofilo nidificano uccelli altrove molto rari, come gufo comune, picchio rosso maggiore e colombaccio. L'animale simbolo dell'area è una rara specie di pipistrello, il “ferro di cavallo maggiore”, protetto dall'Unione europea; 2. “Stagno della Fornace Violani”: situata più a est, è una zona umida aperta, habitat naturale della rara testuggine palustre europea, la specie animale simbolo dell'area, e di tutta la Riserva. Vi sostano molte specie di uccelli acquatici; alcune vi nidificano, come svasso maggiore, tarabusino, germano reale, folaga e martin pescatore; 3. “Boschetto dei Tre Canali”: raro esempio di bosco allagato, vi vegetano diverse specie di piante: frassino meridionale, olmo campestre, salice bianco e pioppo bianco. Il bosco è il luogo dove nidificano collettivamente diverse specie di uccelli: airone cenerino, garzetta, nitticora, sgarza ciuffetto e airone guardabuoi. - Classe: A1

5

Mq: 515

Costo: V: 320,000

ARGENTA (FE)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-156703126 ; 1748

ARGENTA - Villa indipendente con ampio parco di mq.1.300, disposta su tre livelli: piano rialzato con portico, ingresso, salone con camino, ampia cucina, zona notte con quattro letto matrimoniali e tre bagni nuovi, ripostiglio. Piano terra: Due garages doppi, bagno, vano caldaia con camino, ampio salone, ripostiglio, cantina. Piano mansardato con tre ampi vani abitabili con terrazzo, bagno e ripostiglio. Totale superficie abitativa mq. 470. Classe energetica F - 207,37 kWh/mq/anno. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri. - Classe: F

6

Mq: 96

Costo: V: 65,000

ARGENTA (FE)
QUART: CONSANDOLO

Appartamento VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-136047194 ; 2483

CONSANDOLO - Appartamento indipendente disposto interamente al piano 1° con ingresso da scala esterna, in ottime condizioni (da ammodernare) composto da: balcone e ingresso, soggiorno, cucina abitabile, ampio disimpegno zona notte con n° 2 camere da letto matrimoniali e bagno. L’abitazione dispone di cortile privato di circa 150 mq. con garage e cantina. Classe energetica G. Libero subito. - Classe: G

7

Mq: 174

Costo: V: 35,000

ARGENTA (FE)
QUART:

Villa Unifamiliare - Indipendente VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-158032631 ; 2067

Mulino di FILO - casa indipendente con giardino, da ammodernare, con ingresso indipendente e giardino privato, composta da: ingresso, soggiorno, cucina, bagno; al primo piano n° 2 stanze da letto. Classe energetica G. Libera e abitabile da subito. Filo è una frazione di 2059 abitanti situata al confine delle provincie di Ferrara e Ravenna e dei loro rispettivi comuni di Argenta e Alfonsine da cui dista una ventina di chilometri. Filo sorse sulla riva del Po di Primaro, antico ramo meridionale del Po, un tempo una delle foci più importanti del fiume. Secondo la tradizione, il nome derivava da Rivera Fili, la striscia di terra adiacente al corso del Primaro]. L'area attorno all'abitato era paludosa: una mappa del XVII secolo[5] mostra come il terreno tra Filo ed Alfonsine fosse quasi completamente sommerso da un acquitrino, chiamato Valle di Filo e di Logastrino. A Filo, che era un comune autonomo, aveva sede un hospitale o xenodochio, dedicato a San Giovanni Battista, per ospitare pellegrini e viaggiatori. Nel Basso Medioevo il Po di Primaro era una importante via di comunicazione fluviale tra la Lombardia e il mare ed era percorso dal commercio del sale. Nel 1394 i marchesi d'Este acquistarono dai da Polenta di Ravenna il territorio della "Riviera di Filo". Da allora, la parte alla sinistra del fiume fece parte del territorio ferrarese. Nel 1782, nell'area della valle di Filo venne scavato il nuovo corso del fiume Reno. Il fiume venne fatto scorrere in linea retta dalla Bastia di Argenta alla Madonna del Bosco. In seguito ai lavori, l'abitato di Filo si trovò distante dal fiume di circa 2 km. L'antico corso del Primaro continuò peraltro a segnare il confine tra ferrarese e ravennate. Filo fu un comune autonomo dal Medioevo fino al 1859, termine del dominio dello Stato della Chiesa in Romagna. - Classe: G

8

Mq: 150

Costo: V: 95,000

ARGENTA (FE)
QUART: SANTA MARIA CODIFIUME

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-125480134 ; 2399

S. M. Codifiume Campagna - Abitazione in bifamiliare di tipo colonico, disposta su 2 piani, di totali mq. 150, composta al p. terra da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, ripostiglio e bagno; al p. primo da n. 3 camere letto, ripostiglio e bagno. Proservizi esterni vari. Il tutto in buono stato generale di conservazione. Area cortiliva privata recintata di mq. 800. Classe energetica G. Libera da subito.o. Santa Maria Codifiume è una frazione del comune di Argenta, in provincia di Ferrara, popolata da circa 2.500 abitanti e in forte espansione demografica. È situata sul lato sinistro del fiume Reno e benché faccia parte del comune di Argenta, gravita sulla cittadina bolognese di Molinella distante appena 5 km. Il centro abitato antico si sviluppa lungo l'asse di via Fascinata, così chiamata per il suo originario rivestimento, il quale a fine Ottocento era composto da fascine di rami e canne per favorire il transito di carri sulla sua superficie sterrata. Durante la seconda guerra mondiale, nella primavera del 1945, il paese è stato oggetto di intensi bombardamenti. È presente la chiesa di culto cattolico intitolata a santa Maria Maddalena, fatta impreziosire su volere del cardinale Luigi Giordani. Economia L'economia è principalmente agricola e basata sulla coltivazione di frutta, in particolare mele e pere, di ottima qualità e particolarmente apprezzate sui mercati. Sono presenti alcuni stabilimenti in cui la frutta viene selezionata e posta in conservazione (frigoriferi). In passato era molto diffusa la coltivazione e la lavorazione della canapa, una fibra tessile molto diffusa in alternativa al ben più costoso cotone, coltivazione attualmente non più in essere; si trovano ancora nelle campagne alcuni invasi di acqua (maceri) nei quali venivano posti in macerazione i fasci di canne da canapa, in modo da eliminare per putrefazione la frazione legnosa e liberare la fibra: successivamente l'invaso veniva svuotato e i fasci venivano fatti asciugare al sole per successiva lavorazione meccanica di battitura e raccolta della fibra grezza pronta per le lavorazioni finali. È in corso una piccola espansione della zona artigianale, con apertura di nuove attività. - Classe: G

9

Mq: 153

Costo: V: 35,000

ARGENTA (FE)
QUART: CASE SELVATICHE

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-112234023 ; 1483

FILO - Abitazione in bifamiliare di circa 140 mq., con ampia area cortiliva, disposta in zona semiperiferica a pochi km. dalla SS.16, composta da ingresso indipendente, salotto, soggiorno, cucina abitabile con uscita su veranda, 2 ampi ripostigli comunicanti con l’abitazione; al piano primo 2 camere da letto matrimoniali, ripostiglio finestrato e bagno. Classe G. Filo sorse sulla riva del Po di Primaro, antico ramo meridionale del Po, un tempo una delle foci più importanti del fiume. Secondo la tradizione, il nome derivava da Rivera Fili, la striscia di terra adiacente al corso del Primaro]. L'area attorno all'abitato era paludosa: una mappa del XVII secolo[5] mostra come il terreno tra Filo ed Alfonsine fosse quasi completamente sommerso da un acquitrino, chiamato Valle di Filo e di Logastrino. A Filo, che era un comune autonomo, aveva sede un hospitale o xenodochio, dedicato a San Giovanni Battista, per ospitare pellegrini e viaggiatori. Nel Basso Medioevo il Po di Primaro era una importante via di comunicazione fluviale tra la Lombardia e il mare ed era percorso dal commercio del sale. Nel 1394 i marchesi d'Este[6] acquistarono dai da Polenta di Ravenna il territorio della "Riviera di Filo". Da allora, la parte alla sinistra del fiume fece parte del territorio ferrarese. Nel 1782, nell'area della valle di Filo venne scavato il nuovo corso del fiume Reno. Il fiume venne fatto scorrere in linea retta dalla Bastia di Argenta alla Madonna del Bosco. In seguito ai lavori, l'abitato di Filo si trovò distante dal fiume di circa 2 km. L'antico corso del Primaro continuò peraltro a segnare il confine tra ferrarese e ravennate. Filo fu un comune autonomo dal Medioevo fino al 1859, termine del dominio dello Stato della Chiesa in Romagna. - Classe: G

10

Mq: 435

Costo: V: 85,000

ARGENTA (FE)
QUART:

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-FE-20431-1-78171821 ; 2230

Casolare tipico nella prima campagna argentana, edificato nel 1946 ed in buone condizioni generali, seppur mai ristrutturato, composto da corpo principale di circa 300 mq. su 2 piani, magazzino ed ex stalla adiacente di 135 mq. e sovrastante magazzino/fienile di altri 135 mq., con porticato. Piccola costruzione adiacente (ex forno/magazzini) di 80 mq. Lotto complessivo di mq. 2560 con strada di accesso privata. Privo di impianti. - Classe: G

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