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Scheda Agenzia Immobiliare Studio Casa Zogno (12812)

TROVATI NR:834
Studio Casa Zogno

- ZOGNO (BG)

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Tipo Contratto

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1

Mq: 60

Costo: V: 18,000

CASSIGLIO (BG)
QUART: CASSIGLIO (BG)

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-144613 ;

Posizione tranqilla e soleggiata, rustico indipendente posto su 2 livelli di 30 mq per piano attorniato da 11.000 mq di terreno di proprietà. Servito da acqua, strada a 5 minuti a piedi. Completamente da riattare. Immobile non soggetto a certificazione energetica perchè privo di impianto termico. Rif. 144613

2

Mq: 75

Costo: V: 55,000

RONCOBELLO (BG)
QUART: RONCOBELLO (BG)

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-190630 ;

Nel caratteristico centro storico di Roncobello, porzione di casa libera su 2 lati posta su 4 livelli + sottotetto, completamente da ristrutturare. Servita da tutto. IMMOBILE NON SOGGETTO ALL OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA PERCHE' PRIVO DI IMPIANTO TERMICO. Rif. 190630

3

Mq: 35

Costo: V: 13,000

ZOGNO (BG)
QUART: ZOGNO (BG)

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-204168 ;

A POCHI KM DA ZOGNO!!!! Casetta bifamiliare ben servita da tutto! Appartamento posto al piano terra composto da ingresso, angolo cottura, soggiorno, camera e bagno. Appartamento termoautonomo. Da ristrutturare. Zogno, piccola capitale economica ed amministrativa della Valle Brembana e' anche il paese vallare piu' popolato. Posto a circa 18 km dalla citta' di Bergamo a fronte di un pianoro contornato dal fiume brembo. Prima di entrare in paese venendo dalla pianura, troviamo sulla sinistra le "Grotte delle Meraviglie" vera e propria attrazione con grotte tappezzate di stalattiti e stalagmiti. Il centro storico di Zogno è ben tenuto con i suoi stretti vicoli e piazzette ci sono antichi palazzi e botteghe. Da visitare e' senza dubbio il "Museo della Valle" dove sono custoditi oggetti che testimoniano l'evoluzione della civilta' della Valle nel corso dei secoli. Zogno dette alla luce anche personaggi di notevole spessore come il grande poeta dialettale Pietro Ruggeri da Stabello e l'onorevole Bortolo Belotti insigne storico, sua e' la monumentale Storia di Bergamo e dei Bergamaschi. Da vedere a Zogno anche la parrocchiale di San Lorenzo ricca di dipinti di grande pregio. Di rilievo anche il Convento di Romacolo (XV Secolo). Rinomato a Zogno e' anche l'aspetto culinario con ristoranti e trattorie che servono piatti locali della tradizione bergamasca. La sagra del paese di Zogno si svolge ad Agosto (San Lorenzo). Rif. 204168

4

Mq: 50

Costo: V: 46,000

SAN GIOVANNI BIANCO (BG)
QUART: SAN GIOVANNI BIANCO (BG)

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-206442 ;

Rustico indipendente completamente da ristrutturare libero ai 4 lati posto su 2 livelli terreno di proprietà (prato e bosco). Immobile non soggetto a certificazione energetica perchè privo di impianto termico. Rif. 206442

5

Mq: 120

Costo: V: 69,000

VAL BREMBILLA (BG)
QUART: VAL BREMBILLA (BG)

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-206900 ;

Palazzina posta su 3 livelli con 4 appartamenti. Appartamento posto al secondo piano composto da cucina, sala, 3 camere, bagno più possibilità box, cantina e solaio. Riscaldamento autonomo. Giardino di di 60 mq. Le origini del paese non sono completamente note, data la mancanza di riscontri certi. Si presume che alcuni piccoli insediamenti fossero già presenti ai tempi dei Romani e delle successive dominazioni, dato che la zona era inscritta in quella vasta porzione di terra chiamata Lemine. Il toponimo indicherebbe il corso d’acqua chiamato appunto Brembilla che, attraversando il paese, sfocia nel vicino Brembo. Questo risalirebbe al Medioevo, periodo durante il quale il paese, composto da numerosissime contrade, cominciò ad assumere una certa importanza. Va detto che in quel tempo parlando di Brembilla si intendeva un territorio molto più ampio del semplice centro abitato: ci si riferiva ad una zona comprendente tutta l’attuale valle Brembilla, ed i paesi della Valle Imagna posti sul monte Ubione. Ed è proprio durante l’epoca medievale che il borgo vide imperversare scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Di fazione ghibellina, Brembilla si trovò contrapposta a numerosi paesi limitrofi, tra i quali quasi tutta la valle Imagna, e vide tra i suoi elementi più rappresentativi Eugenio, Simone, Zavino e Mogna della locale famiglia dei Carminati. In tutta la zona sorsero numerose costruzioni difensive, e Brembilla si dotò di fortificazioni quasi inespugnabili, in primis il castello sul monte Ubione, costruito nel X secolo. Forte di una grande quantità di uomini il borgo tenne testa agli avversari i quali però, nel 1402, riuscirono ad avere la meglio. Venne decisa la distruzione del castello, i cui portoni vennero portati in trionfo dai Guelfi nel vicino paese di San Giovanni Bianco. I ghibellini chiesero quindi aiuto ai Visconti, signori di Milano, che intervennero riuscendo a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte poi soffocate con le armi. La situazione si rovesciò quando, nel XV secolo, la zona passò sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. La Serenissima dovette però piegare la resistenza ghibellina che ancora covava in questa zona e non dava cenni di resa. L’apice arrivò nel 1453 quando i veneziani sferrarono l’attacco definitivo a Brembilla ricorrendo ad un inganno: convocarono infatti i capifamiglia del paese a Bergamo dove, invece di ascoltarne le richieste, li fecero arrestare. Fu quindi dato l’ordine di evacuare l’intero borgo di Brembilla entro tre giorni, passati i quali tutte le costruzioni vennero rase al suolo. Gli abitanti, abbandonate le loro terre, ricevettero rifugio a Milano dove ancora comandavano i Visconti ed assunsero, a ricordo delle loro origini, il cognome Brembilla (poi traslato in Brambilla), oggi diventato identificativo del capoluogo lombardo. Il nuovo paese venne riedificato in posizione leggermente più a nord rispetto al precedente, attorno a quella che venne chiamata Piazza Vecchia, e fu dotato di una cinta muraria. Le case, costruite con una maggior cura rispetto ai borghi limitrofi, denotano una condizione di vita migliore, frutto di un notevole sviluppo economico, partito verso la fine del XVIII secolo. Rif. 206900

6

Mq: 100

Costo: V: 43,000

ALGUA (BG)
QUART: ALGUA (BG)

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-207325 ;

Rustico indipendente da ristrtuturare posto su 2 livelli di circa 50 mq l'uno. Circdondato da 16.000 mq di terreno. Acqua, luce e strada a 500 mt. IMMOBILE NON SOGGETTO ALL'OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA PERCHE' PRIVO DI IMPIANTO TERMICO. Rif. 207325

7

Mq: 34

Costo: V: 34,000

VEDESETA (BG)
QUART: VEDESETA (BG)

Monolocale - Garconier VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-212697 ;

VEDESETA - CASA D'EPOCA RISTRUTTURATA! Nel centro del paese, in casa d' epoca di nuova ristrutturazione disponiamo di varie soluzioni mono e bilocali con camino. Possibilità scelte finiture. Le prime testimonianze scritte su Vedeseta e sulla Val Taleggio risalgono ad un'epoca non anteriore al secolo XI. Varie ipotesi si sono fatte sui primi insediamenti in valle, ma quasi certamente i primi abitanti provenivano dalla vicina Valsassina. C'è chi sostiene che i primi ad insediarsi nelle zone ora occupate dal comune di Vedeseta fossero i pastori che passavano l'estate in Val Taleggio, ben ricca di pascoli; altri invece - tra cui Giuseppe Locatelli che nacque e visse a Lavina di Vedeseta lo scorso secolo - pensano che vi si fossero rifugiati gli abitanti valsassinesi in quanto, essendo la valle circondata da alture all'epoca difficilmente valicabili, forniva una buona protezione contro le orde di barbari provenienti dal Nord Europa. All'epoca di Carlo Magno, la Val Taleggio divenne feudo del vescovo di Milano. Da allora, Vedeseta è rimasta sotto l'influenza della diocesi di Milano, fino al 1995 quando il cardinal Martini e il vescovo Amadei sottoscrissero l'accordo per il suo passaggio alla diocesi di Bergamo[4]. Nel 1237 i Milanesi in ritirata dopo la dura sconfitta subìta contro Federico II nella battaglia di Cortenova, cercarono rifugio in Valsassina dove trovarono ospitalità grazie a Pagano della Torre, al quale, come ricompensa, venne affidata la Signoria delle Valli Taleggio e Averara. Sanguinose furono le battaglie per il possesso della valle e portarono gli abitanti dei due comuni a schierarsi su due fronti differenti: Taleggio dalla parte guelfa, a sostegno dei Torriani (che con i Visconti erano una delle casate più importanti della Lombardia), e Vedeseta dalla parte ghibellina, a sostegno dell'Arcivescovo di Milano. Questa divisione e le lotte che ne seguirono, portarono gli abitanti della valle a costruire castelli e case torri. A Vedeseta la più famosa torre era probabilmente ubicata dove ora c'è la Parrocchiale, infatti sembra che i materiali che componevano la torre furono poi utilizzati per la costruzione del vecchio campanile, poi demolito per far posto a quello attuale. Fu costruita nel XIV secolo da Orlando Arrigoni su un angolo della sua casa e fu quindi chiamata Torre d'Orlando. Rif. 212697

8

Mq: 60

Costo: V: 35,000

ROTA D'IMAGNA (BG)
QUART: ROTA D'IMAGNA (BG)

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-216945 ;

Trilocale posto al terzo ed ultimo piano con vista bellissima sulla Valle Imagna, a due passi dal centro di Rota D'Imagna, composto da: ingresso, cucina abitabile, due camere con balcone e bagno. Possibilità del osto auto di proprietà. IMMOBILE NON SOGGETTO ALL'OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA PERCHE' PRIVO DI IMPIANTO TERMICO. Rif. 216945

9

Mq: 60

Costo: V: 45,000

ROTA D'IMAGNA (BG)
QUART: ROTA D'IMAGNA (BG)

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-216946 ;

Bilocale in zona tranquilla, a due passi dal centro del paese, posizionato al secondo piano di una palazzina di 6 unità, composto da: ingresso, cucina, soggiorno con balcone, camera e bagno. Posto auto di proprietà. IMMOBILE NON SOGGETTO ALL'OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA PERCHE' PRIVO DI IMPIANTO TERMICO. Rif. 216946

10

Mq: 80

Costo: V: 49,000

TALEGGIO (BG)
QUART: TALEGGIO (BG)

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-12812-1-219188 ;

In zona soleggiata e panoramica rustico indipendente in pietra a vista posto su 2 livelli (stalla e fienile) di 40 mq cad. + terreno di proprietà di cca mq 15.000 tra prato in parte pianeggiante e bosco. Acqua sul posto, luce e strada a 5 minuti. Immobile non soggetto a certificazione energetica perchè privo di impianto termico. Il Taleggio prende il nome dall’omonima valle, situata nell’alto bergamasco. La produzione di questo formaggio nasce dall'esigenza degli abitanti della zona di conservare il latte eccedente il consumo diretto. Inizialmente il formaggio così prodotto veniva chiamato “stracchino”, nome che per secoli in Lombardia ha contraddistinto, più che un determinato formaggio, in generale tutti i formaggi molli a forma quadrata. Il termine deriva dall’espressione dialettale "stracch", che significa stanco, e allude probabilmente alle condizioni delle mucche che giungevano in pianura dopo un lungo periodo estivo di permanenza in alpeggio. Il nome Taleggio risale invece ai primi del ‘900, quando i casari della valle omonima sentirono la necessità di distinguere i loro formaggi da quelli provenienti da altre zone. Pare soprattutto sotto la spinta di Amilcare Arrigoni, che nativo di Olda in Val Taleggio emigrò e fece fortuna in Francia nel campo della ristorazione, tornato in Italia all'inizio del secolo, si adoperò per rivitalizzare la sua valle iniziando appunto dal Taleggio. È l’inizio del percorso che ha portato questa specialità al riconoscimento della Denominazione di Origine (D.O.) nel 1988, cui è seguita nel 1996 la Denominazione di origine protetta (D.O.P.). Attualmente la produzione, che è stata per secoli esclusivamente montana, si è estesa progressivamente nella Pianura Padana, dove numerosi caseifici hanno conciliato le metodiche tradizionali con le innovazioni tecnologiche. L’incarico di vigilanza sulla produzione e sulla commercializzazione del Taleggio è affidato, dal 1981, al Consorzio di Tutela del formaggio Taleggio (CTT). Nato nel 1979 come Ente senza scopo di lucro, il Consorzio ha come obiettivi la tutela, il miglioramento qualitativo e la promozione del formaggio Taleggio, e agisce attraverso: assistenza tecnica ai produttori di latte e ai caseifici di trasformazione azioni promozionali attività di controllo per il corretto uso della denominazione “Taleggio” Il marchio identificativo su una forma di taleggio Il Consorzio effettua la marchiatura di ciascuna forma conforme ai requisiti specificati nel disciplinare di produzione. Il marchio è formato da 4 cerchi disposti in forma quadrata. Nei primi tre, in senso orario a partire da quello in alto a sinistra, è inserita la lettera “T” maiuscola; nel quarto, in basso a sinistra, è inserito il numero di identificazione del produttore concessionario del marchio. Sugli incarti del formaggio commercializzato è presente il marchio a quadrifoglio, con la sigla CTT, sotto la quale è eventualmente riportato il numero identificativo del produttore. Rif. 219188

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