Mq: 75
Costo: V: 59,000
NEL CENTRO STORICO DI SERINA... Una cosa che non ti aspetti! Immerso nella tranquillità e attorniato dal verde si trova, a piano terra, un appartamento ideale per le tue vacanze! Ampio appartamento composto da cucina abitabile, ampio e luminoso soggiorno con vista sul giardino comune, 2 camere di cui una con accesso diretto ad uno spazio esterno privato in cui poter prendere il sole o mangiare godendosi il meraviglioso panorama, bagno e ripostiglio. Il tutto ottimamente arredato. Possibilità di parcheggio lungo la strada adiacente. SERINA Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. A tal periodo risalgono i primi insediamenti abitativi, creatisi anche grazie alla scoperta di miniere di ferro nella zona vicina al confine con Dossena. Anche il toponimo risalirebbe all'epoca romana, e parrebbe essere ricollegato a quello del fiume Serio, situato in valle Seriana. Questo che stava ad indicare un flusso o corrente, riconducibile al torrente, omonimo del paese, che attraversa la parte alta della valle. Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo risalgono soltanto all'XI secolo, periodo in cui Serina cominciò a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito dei commerci. Difatti da questa conca transitava la via Mercatorum, antica via dei traffici che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, che aveva in Serina il borgo di maggior importanza. A tal riguardo, alcuni documenti risalenti al risorgimento italiano, attestano che Serina aveva quasi 1.500 abitanti, addirittura il doppio del vicino centro di San Pellegrino Terme. L'economia visse periodi di grande splendore anche grazie alle miniere romane per l'estrazione del ferro, che permisero lo sviluppo di officine atte alla lavorazione del materiale estratto, che veniva utilizzato per la costruzione di armi e utensili vari in ferro. Anche l'industria laniera trasse benefici dalla presenza del torrente Ambria, che permetteva il funzionamento dei macchinari per la produzione del panno grosso bergamasco. L'epoca medievale vide il centro sottoposto al potere della famiglia guelfa dei Torriani fin dall'anno 1265. Tale influenza durò fino al XV secolo quando l'arrivo della dominazione veneta portò Serina ad essere il capoluogo della Valle Brembana Superiore (con tanto di vicario della Serenissima) ruolo che ricoprì fino al 1797, quando la zona entrò a fare parte della repubblica Cisalpina. Da ricordare che il paese diede i natali, nel 1480, al pittore Jacopo Negretti, meglio conosciuto come Palma il Vecchio. Rif. 468657
Mq: 75
Costo: V: 49,900
POSIZIONE SUPERPANORAMICA! Palazzina di circa 35 anni posta su 3 livelli bellissimo appartamento posto al II piano composto da ingresso, cuocivivande, ampio soggiorno con balcone panoramico, 2 ampie camere, bagno. Parzialmente arredato. Cantina, possibilità di acquisto box. Riscaldamento contabilizzatore. ZOGNO Il comune ha come simbolo lo stemma conferito con D.P.C.M. 19 dicembre 1951. Blasonatura stemma: « Di verde alla figura di San Lorenzo vestito di un camice bianco con sovrapposta la dalmatica di rosso, tenente con il braccio destro teso una graticola di ferro in palo; col capo di rosso al giglio d'oro. Ornamenti esteriori da Comune. » (DPCM 19 dicembre 1951) Monumenti e luoghi d'interesse La parrocchiale di San Lorenzo svetta all'ingresso del paese Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli raffigurante Santa Margherita da Cortona. Vincenzo Angelo Orelli, Santa Margherita di Cortona, Chiesa di San Lorenzo, Zogno Vincenzo Angelo Orelli, Annunciazione, Monastero di Santa Maria delle Terziarie francescane, Zogno, Bergamo Museo della Valle Il Museo della Valle, situato in un edificio seicentesco del centro storico, espone in dodici sale una ricca serie di reperti sulla società agricola e contadina della valle. Museo di San Lorenzo È da ricordare inoltre il Museo di San Lorenzo, allestito presso la chiesa parrocchiale, che raccoglie testimonianze di carattere religioso della Valle Brembana. Villa Belotti La villa zognese, che dal 1985 ospita la Biblioteca Comunale "Bortolo Belotti", venne realizzata nel 1906 per il notaio Ulisse Cacciamali dall'architetto bergamasco Giovanni Barboglio, autore a Zogno anche di edifici pubblici e della vecchia scalinata alla parrocchiale, ma più famoso in Lombardia per la costruzione o il restauro di chiese. Nel 1913 la acquistò Bortolo Belotti, interessato ad avere un punto d'appoggio per affrontare l'impegnativa campagna elettorale per il seggio parlamentare che lo vedeva contrapposto al deputato uscente Egildo Carugati, appoggiato dai liberali di Giovanni Giolitti e dai cattolici. Su richiesta del Belotti, il Barboglio trasformò l'abitazione da civile in signorile, con il recupero del seminterrato e la costruzione di uno studio esterno e di un portichetto. Contemporaneamente, l'ampio prato a sud dell'abitazione veniva trasformato in giardino con alberi pregiati, vialetti e gradinate. La cura della villa e del giardino accompagnò il successo politico di Bortolo Belotti che, da giovanissimo deputato, divenne sottosegretario, ministro e leader della sinistra liberale. L'opposizione al fascismo ne determinò l'allontanamento dalla politica attiva e, quasi come compensazione, Belotti iniziò ad intervenire sul giardino e ad arricchirlo di opere d'arte particolarmente significative. Gli interventi si susseguirono in tre fasi principali. Particolarmente ricca è la prima fase (1928-29) con l'ideazione del Convito dei Grandi Brembani, 11 busti di uomini di grande fama di famiglia originaria della Val Brembana, eseguiti dallo scultore bergamasco Nino Galizzi. Il secondo periodo (1931-33) è contrassegnato dall'edificazione dell'edicola della Madonna, dalle statue dei leoni e del busto del gioppino. Poche, ma sempre interessanti, sono le realizzazioni dell'ultimo periodo (1934-40): la statua della Fede, l'epigrafe "Hyeme et arstate" che richiama il senso del "Saluto dell'ospite" e la lapide tesseca. Rif. 468760
Mq: 80
Costo: V: 89,000
FANTASTICO APPARTAMENTO IDEALE PER LE TUE VACANZE!! A Serina, in zona tranquilla e soleggiata appartamento posto a piano terra composto da ingresso indipendente, soggiorno con romantico caminetto, angolo cottura, cameretta, camera matrimoniale con arredamento fatto su misura, bagno, box e cantina. L'appartamento viene venduto completamente arredato. Serina (Serina in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 2.195 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato nell'omonima valle, laterale della val Brembana, dista circa 30 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il paese è meta di villeggiatura grazie ad un'invidiabile posizione che garantisce tranquillità, aria pulita, nonché un tuffo in mezzo al verde, grazie ad itinerari naturalistici che permettono di compiere escursioni adatte ad ogni utenza. Sono difatti presenti sia sentieri alla portata di chiunque, che vie per i più esperti. Anche a livello architettonico sono presenti numerosi edifici che meritano di essere visitati: in primis la chiesa parrocchiale, dedicata alla Santissima Annunziata ed edificata nel 1744 in luogo di un precedente edificio di culto risalente al XIV secolo. All'interno si possono ammirare opere di grandissimo valore che annoverano tra gli autori Palma il Vecchio, Palma il Giovane ed altri importanti artisti. Notevole è pure la decorazione a stucco operata dagli stuccatori Muzio ed Eugenio Camuzio, suo zio. Rif. 467874
Mq: 55
Costo: V: 33,000
BELLA SOLUZIONE SUPERPANORAMICA! In palazzina di circa 10 anni, soluzione posta al piano terra composto da: ingresso indipendente, cottura/soggiorno con camino, camera, bagno, giardino di proprietà di circa 40 mq. Posto auto. PIAZZOLO Piccolo borgo incastonato tra i monti circondato dalla natura non ha particolari cenni storici. Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre, dall'allevamento alla produzione del carbone di legna all'agricoltura. Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. Il toponimo, deriva dalla collocazione che il borgo ha fin dalle sue origini: un piccolo spiazzo in un territorio di alte montagne. Considerando poi le dimensioni del nucleo abitativo, limitate già da allora, ecco Piazzolo. Storie tramandate fino ai giorni nostri raccontano di piccoli screzi con le vicine comunità di Valnegra e Piazza Brembana per l'utilizzo e la gestione dei pascoli, ma anche per fatti di puro campanilismo. E si possono trovare episodi che raccontano la povertà di questa zona: nei secoli addietro gli abitanti, nonostante sul territorio fosse presente una chiesa parrocchiale, erano costretti ad andare a messa nei comuni vicini (Olmo al Brembo su tutti) per la mancanza di denaro con il quale pagare un prete. Solo sporadicamente le funzioni venivano celebrate nella chiesa di Santa Maria, pagate di volta in volta. Durante la Seconda guerra mondiale, gruppi di partigiani in fuga si nascosero nelle vicinanze del borgo, pregando santa Rita affinché i nazisti non li trovassero: da allora quella zona prese il nome della santa stessa. È quindi scontato che i vari regimi che si sono susseguiti nei secoli poco hanno interessato la vita di questo borgo, che in questi anni sta rivivendo un'epoca di piccola rinascita, grazie al nuovo impulso dato dal turismo. Rif. 469306
Mq: 70
Costo: V: 92,000
FAVOLOSO!!!!! Appartamento in villino su due livelli, nuovo mai abitato,completamente arredato, composto da: ingresso,soggiorno ,bagno,2 terrazzi,al piano superiore:2 camere. RONCOLA La storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza che non permette di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana. L'unico reperto di origine tardo-romana potrebbe essere un'acquasantiera, oggi conservata nella chiesa di San Defendente, tuttavia di difficile collocazione temporale. È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, con le numerose contrade unite in un'unica entità amministrativa. Fu comunque un periodo molto travagliato, visto che nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni e Roncola, situata in una posizione dominante e strategica, si dotò di alcune costruzioni a scopo difensivo, delle quali restano tracce in località Cà Baetti. Tuttavia le cronache non raccontano di particolari scontri avvenuti in territorio della Roncola, che probabilmente ebbe un ruolo secondario nelle suddette vicende belliche. Si sa che la famiglia più in vista era quella dei Rota, come si evince dal ritrovamento di stemmi del casato in alcune costruzioni site nella contrada Mezzola. I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto. Un unico sussulto si ebbe nel 1848 quando Federico Alborghetti promosse la guerriglia di Palazzago contro i dominatori austriaci, i cui combattimenti si spinsero sulle pendici dell'Albenza fino ad arrivare alla Roncola, senza coinvolgerne la popolazione. E fu nei paraggi del paese che il patriota si rifugiò al termine del moto rivoluzionario, per poi riparare in Svizzera. L'economia del paese è sempre stata caratterizzata da una forte impronta rurale, basata su elementi quali l'agricoltura e l'allevamento, sostituiti a partire dal XX secolo dall'industria del turismo. Questa nuova vocazione del paese non ha portato stravolgimenti urbanistici, e si è sviluppata sempre nel rispetto dell'ambiente e della tradizione rurale. In questo contesto si possono compiere un gran numero di escursioni adatte ad ogni tipo di esigenza: sia semplici passeggiate che percorsi impegnativi, fino alla possibilità di utilizzare proficuamente la mountain bike. Meritano infine menzione i resti delle fortificazioni medievali, situate in località Cà Baetti. Rif. 468955
Mq: 140
Costo: V: 150,000
LUMINOSISSIMA E PANORAMICA SOLUZIONE! A pochi passi dal centro di Serina, in zona tranquilla e ben panoramica si trova un bellissimo appartamento mansardato in ottime condizioni così composto: soggiorno molto spazioso e luminoso con grande terrazzo e camino, cucina completamente attrezzata, 2 camere da letto e studio privato, 2 bagni, 2 ripostigli più bellissimo soppalco dov'è possibile creare una stanza da letto per gli ospiti o una piacevole zona lettura - relax. Riscaldamento programmabile da smartphone! Box e cantina. SERINA Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. A tal periodo risalgono i primi insediamenti abitativi, creatisi anche grazie alla scoperta di miniere di ferro nella zona vicina al confine con Dossena. Anche il toponimo risalirebbe all'epoca romana, e parrebbe essere ricollegato a quello del fiume Serio, situato in valle Seriana. Questo che stava ad indicare un flusso o corrente, riconducibile al torrente, omonimo del paese, che attraversa la parte alta della valle. Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo risalgono soltanto all'XI secolo, periodo in cui Serina cominciò a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito dei commerci. Difatti da questa conca transitava la via Mercatorum, antica via dei traffici che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, che aveva in Serina il borgo di maggior importanza. A tal riguardo, alcuni documenti risalenti al risorgimento italiano, attestano che Serina aveva quasi 1.500 abitanti, addirittura il doppio del vicino centro di San Pellegrino Terme. L'economia visse periodi di grande splendore anche grazie alle miniere romane per l'estrazione del ferro, che permisero lo sviluppo di officine atte alla lavorazione del materiale estratto, che veniva utilizzato per la costruzione di armi e utensili vari in ferro. Anche l'industria laniera trasse benefici dalla presenza del torrente Ambria, che permetteva il funzionamento dei macchinari per la produzione del panno grosso bergamasco. L'epoca medievale vide il centro sottoposto al potere della famiglia guelfa dei Torriani fin dall'anno 1265. Tale influenza durò fino al XV secolo quando l'arrivo della dominazione veneta portò Serina ad essere il capoluogo della Valle Brembana Superiore (con tanto di vicario della Serenissima) ruolo che ricoprì fino al 1797, quando la zona entrò a fare parte della repubblica Cisalpina. Da ricordare che il paese diede i natali, nel 1480, al pittore Jacopo Negretti, meglio conosciuto come Palma il Vecchio. Rif. 469647
Mq: 95
Costo: V: 93,000
CENTRALISSIMO! In pieno centro paese, comodo a tutti i servizi ampio appartamento posto su 2 livelli composto da: ingresso, cucina, soggiorno, bagno; al piano superiore: tinello, cucina, 2 camere, bagno, ripostiglio. Completamente da ristrutturare. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. L'abitato era servito dalla stazione di Zogno, molto attiva nei servizi passeggeri e merci; l'impianto era posto lungo la ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1906 e il 1966[7]. Sul tracciato della stessa in direzione Piazza Brembana è stata realizzata la ciclovia Valle Brembana. Una seconda stazione, che sorgeva nella frazione Ambria, era anc'hessa dotata di scalo merci e di un raccordo con la società di imbottigliamento dell'acqua minerale provenienti dalle terme di Bracca. Rif. 466664
Mq: 300
Costo: V: 109,000
INDIPENDENTE, CON VISTA MOZZAFIATO!!! A due passi dal centro del paese, in posizione comoda e servita, casa singola posta su 4 livelli internamente composta da 7 unita'. Ampia e godibile area esterna con giardino, orto e panoramicissima terrazza con vista sull' intera vallata. Berbenno (Berbèn in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 2.459 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato in Valle Imagna, dista circa 24 chilometri a nord-ovest dal capoluogo orobico. Nel comune di Berbenno si trova il Monumento Naturale della Valle Brunone: un parco naturale istituito dalla Regione Lombardia per tentare di salvaguardare un sito di ritrovamento di fossili, minacciato dalla selvaggia antropizzazione e dalle opere in continua fase di realizzazione. Il paese vanta una storia antichissima. I primi resti di presenza umana infatti risalgono addirittura all'età del rame, come si evince dal recente ritrovamento di sepolture umane, comprendenti ossa e relativo arredo funebre, avvenuto nella grotta denominata Büs del cunì. Si presume comunque che il territorio fosse abitato anche in epoca etrusca e dai Galli Cenomani, poco prima dell'arrivo dei Romani. Rif. 469948
Mq: 150
Costo: V: 119,000
LA TUA CASA TUTTA DA PERSONALIZZARE! Villetta bifamiliare di nuova costruzione posta su 3 livelli così composta: Piano terra lavanderia e taverna, box; Piano primo con angolo cottura, soggiorno, bagno e ripostiglio; Piano secondo due camere e bagno; Piano mansardato con possibilità realizzo due camere. Cortile in comune. SANT'OMOBONO Le origini del paese dovrebbero risalire all'epoca medievale, quando nella zona, molto più che nel resto della provincia bergamasca, imperversavano scontri cruenti tra Guelfi e Ghibellini. La valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i Ghibellini. I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute anche a Sant'Omobono e soffocate con le armi. La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, tra cui Sant'Omobono, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca: « I Valdimagnini per la loro integrità della fede e fedeltà alla Repubblica, difendendola contro il Duca di Milano, furono dal Doge con privilegi, grazie e favori arricchiti et onorati » (Effemeridi di Padre Donato Calvi) I secoli successivi non videro fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto. A partire dal termine del XVIII secolo il territorio cominciò a ritagliarsi una certa notorietà grazie alla presenza di acque sulfuree molto pregiate, le cui doti sono enunciate anche negli scritti di Giovanni Maironi da Ponte. Queste vennero classificate, a metà del XIX secolo, come tra le migliori conosciute sul territorio italiano, facendo nascere di conseguenza un'industria legata al loro sfruttamento, tanto importante da permettere il cambiamento del nome. Il paese è sempre stato uno dei centri principali della zona e ancor oggi è il centro più popoloso di tutta la valle, nonché sede delle istituzioni amministrative della stessa. Rif. 470365
Mq: 270
Costo: V: 290,000
ZONA NUOVA E SOLEGGIATA Villetta a schiera centrale su 2 livelli + taverna e 2box. Ampio open space al piano terra con soggiorno, pranzo e cucina, con un balcone e un giardino d'ingresso. Sempre a piano terra è presente un bagno/lavanderia. Al secondo piano sono presenti 2 camere + camera padronale + ampio bagno comune ed un ripostiglio. Tutte le camere sono servite di balcone. Ampia taverna + 2box nel seminterrato. Villa attualmente al rustico, con possibilità di scelta delle finiture. ZOGNO: divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (Pacì Paciana), Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava ai poveri, denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Rif. 470454