Mq: 441
Costo: Riservato
Confinante con il golf di Bogogno (NO), splendida abitazione di ampia metratura, parco di 16.000 mq. La villa si compone come segue: Ampio ingresso, soggiorno con camino, cucina tripla, studio, tre camere, 2 bagni e ampio terrazzo al piano rialzato, inoltre al piano terra sono presenti due autorimesse, taverna, cantina, ampio locale sgombero adatto sia come autorimessa che come magazzino. Il parco di 16.000,00 mq. confina con i campi da Golf, inoltre su 1.000 mq. si può edificare un ulteriore abitazione di oltre 150 mq. più accessori. Splendida ed esclusiva proprietà. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. Bogogno (Boeugn IPA [b?'œ?] in piemontese, Bovoeugn in lombardo) è un comune italiano di 1.159 abitanti della provincia di Novara. De golfclub werd in 1997 geopend en beschikt over twee 18-holes golfbanen, die beiden door Robert von Hage ontworpen zijn. De Del Conte baan (par 72) heeft het karakter van een links-baan. Hij is vlak en open, waardoor de speler mooi uitzicht heeft op de Monte Rosa bergketen. Dit is één van de acht banen waar de eerste kwalificatieronde (Stage 1) van de Tourschool wordt gespeeld. De Bonora baan (par 72) is een parkbaan in een heuvelachtig landschap van het Ticino Park. Te midden van de twee banen van Bogogno worden door twee Franse architecten, François Spoerry en George Bretones, vier groepen huizen gebouwd. Bogogno ligt bijna een uur rijden vanaf Milaan. - Classe: E - IPE: 165,37 kWh/mq annum
Mq: 440
Costo: V: 1,300,000
A pochi passi dalla ricercata "Piana di Lesa", comoda per le spiagge e il primo centro abitato. All'interno di un piantumato parco di circa 3500 mq. con essenze tipiche delle località del Lago Maggiore e alberi ad alto fusto, sorge questa esclusiva proprietà edificata nel 1920 circa, trattasi di importante Villa d'epoca su tre livelli fuori terra. Vi si accede tramite viale centrale con due corsie di rose e alberi a medio/alto fusto, al piano rialzato troviamo la zona giorno, composta da grande salone con camino, una bellissimo ed elegante bow window adibito a zona relax/the. A sinistra del salone è collocata un bagno per la zona giorno, una grande cucina abitabile, appena prima vi è il secondo ingresso, vi si accede da un'altra via, dove è dislocata la zona adibita a frutteto, zona che si presta ad un'eventuale piscina . Da una grande e spaziosa scala, accediamo al piano primo dove sono ubicate due grandi camere da letto di circa 22 mq, dalle quali è possibile accedere ad un balcone che domina la zona del frutteto, da una delle due camere si accede ad una zona relax/libreria (con possibilità di trasformazione in cabina armadio), bagno con box doccia. Sempre al piano primo è collocato un grande terrazzo che domina il viale d'ingresso. Dalla scala accediamo alla zona mansardata (molto alta circa 2,70m) composta da tre camere e un altro bagno. Dal piano primo e secondo, si gode di una bella vista panoramica condita da degli sprazzi di lago. Al piano seminterrato invece, sono presenti dei locali cantina, locale hobby/taverna con tavolo da ping pong, locale lavanderia e caldaia. La villa, ottimamente conservata con materiali di prestigio (i vari parquet nella zona giorno e nella zona notte, le ceramiche e le graniglie dell'epoca) e recentemente rinnovata negli impianti igienici e di allarme, presenta illuminazione esterna notturna automatica con "luci crepuscolari", il cui controllo è anche automatico dall'interno della casa e l'irrigazione automatica della corsie delle rose. Una proprietà dal sapore unico ed esclusivo. Meravigliosa. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. Lesa (così anche in piemontese e in lombardo) è un comune di 2.402 abitanti della provincia di Novara. È il più settentrionale dei comuni della provincia che sorgono in riva al Lago Maggiore. A Lesa amava soggiornare Alessandro Manzoni nella villa della seconda moglie Teresa Borri, vedova Stampa. Durante questi soggiorni frequentò il beato e filosofo Antonio Rosmini che dimorava a Stresa.Solcio è una frazione che sorge in riva al lago, tra Meina e Lesa: interessante è la sua parrocchiale Chiesa di San Rocco fatta costruire in forme neoclassiche dal filantropo locale Felice Borroni nella prima metà del XIX secolo su progetto dell'intrese Bartolomeo Franzosini (1768 - 1853), con affreschi nei pennacchi della cupola (i quattro Evangelisti) di Gerolamo Induno. - Classe: G - IPE: 448,89 kWh/mq annum
Mq: 200
Costo: V: 180,000
RARISSIMA OPPORTUNITA'! A Dagnente, piccola frazione di Arona, proponiamo terreno EDIFICABILE CON MERAVIGLIOSA VISTA LAGO! Il lotto misura circa 2900 mq, è possibile realizzare una costruzione di 200 mq. oltre seminterrato. POSIZIONE SOLEGGIATISSIMA. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore ed è attraversata dal torrente Vevera, che qui sfocia nel lago. All'intorno si estendono i bassi rilievi collinari di origine morenica (chiamati "motti"), inglobati nel Parco naturale dei Lagoni di Mercurago dove, nel 1860, venne individuato il primo insediamento palafitticolo rinvenuto in Italia. Anche la maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare, con altitudini che vanno progressivamente degradando da nord verso sud (e da ovest verso est nel centro abitato) dai 513 m di Motto Mirabello(presso la frazione Dagnente) fino ai 195 m in riva al lago. I rilievi collinari sono in genere ricoperti da boschi che occupano oltre la metà del territorio aronese, sul 33% della superficie si stendono le aree urbanizzate e sul 9% prati o pascoli; percentuali minori sono destinate a parchi, giardini e aree verdi sportive (2,3%), orti, frutteti, vivai e vigneti (1,7%), incolti erbacei (1%) e seminativi (0,4%).[4] Collocata nella parte più meridionale del lago, Arona dista circa 37 km dal capoluogo provinciale Novara, ma solo una trentina da località lombarde come Varese e l'aeroporto di Milano-Malpensa. La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore ed è attraversata dal torrente Vevera, che qui sfocia nel lago. All'intorno si estendono i bassi rilievi collinari di origine morenica (chiamati "motti"), inglobati nel Parco naturale dei Lagoni di Mercurago dove, nel 1860, venne individuato il primo insediamento palafitticolo rinvenuto in Italia. Anche la maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare, con altitudini che vanno progressivamente degradando da nord verso sud (e da ovest verso est nel centro abitato) dai 513 m di Motto Mirabello(presso la frazione Dagnente) fino ai 195 m in riva al lago. I rilievi collinari sono in genere ricoperti da boschi che occupano oltre la metà del territorio aronese, sul 33% della superficie si stendono le aree urbanizzate e sul 9% prati o pascoli; percentuali minori sono destinate a parchi, giardini e aree verdi sportive (2,3%), orti, frutteti, vivai e vigneti (1,7%), incolti erbacei (1%) e seminativi (0,4%).[4] Collocata nella parte più meridionale del lago, Arona dista circa 37 km dal capoluogo provinciale Novara, ma solo una trentina da località lombarde come Varese e l'aeroporto di Milano-Malpensa. - Classe: F
Mq: 331
Costo: V: 270,000
Ottima Villa Castelletto Ticino, in ottima posizione, costruzione degli anni 80, composta da ingresso, doppio soggiorno, cucina abitabile, due camere matrimoniali e doppi servizi al piano terra con ampio portico, al piano primo tre camere e un bagno, al seminterrato taverna, cantina, servizi, studio, box triplo, ampia zona parcheggio, e mille metri di giardino. Il comune di Castelletto sopra Ticino è situato nell'alta pianura novarese orientale, al confine con la Provincia di Varese, su quote comprese tra i 189 m s.l.m. e i 304 m s.l.m.. Si estende su una superficie di 14,61 km²[2]. La sua posizione geografica delimitata dal Lago Maggiore, dal fiume Ticino e da un anfiteatro morenico, ha favorito un insediamento fin dall'età del Bronzo. Fu il più grande centro protourbano dell'Italia nord-occidentale, nato e sviluppatosi proprio a Castelletto e che nel corso del VII-VI secolo a.C. giunse ad occupare l'intero promontorio compreso nell'ansa del Ticino, godendo di una posizione pressoché unica. Storia II millennio a.C. I reperti archeologici trovati in situ fanno risalire le prime popolazioni residenti all'età del Bronzo. Ne è testimone una necropoli risalente al XIII secolo a.C. (cultura di Canegrate) casualmente riportata alla luce verso il 1950 in località Glisente. I millennio a.C. La cultura di Golasecca è una particolare cultura protostorica sviluppatasi nell'area nord-occidentale della penisola italiana, tra le Alpi ed il Po (compreso in Svizzera il Canton Ticino), specialmente lungo le sponde del Lago Maggiore e del Lago di Como, tra il IX ed il V secolo a.C., durante la prima età del Ferro. La sua denominazione è legata alla località in cui l'abate Giovanni Battista Giani documentò nel 1824 i primi ritrovamenti. Il territorio castellettese, circostante l'uscita del Ticino dal lago, era a quei tempi caratterizzato da una serie di ghiaioni e cateratte, che giustificano il toponimo di Golasecca, e protetto da un anfiteatro di colline moreniche. In quel periodo storico si costellò di piccoli e grandi villaggi, con scali per la gestione della navigazione e controlli nei punti nodali di scambio dei prodotti provenienti dall'ambiente mediterraneo-etrusco e destinati ai mercati transalpini. Significative testimonianze, restituite da necropoli rinvenute in occasioni di scavi archeologici effettuati nel territorio di Castelletto Ticino, hanno permesso di verificare l'appartenenza degli abitanti a una popolazione di lingua celtica. - Classe: G
Mq: 170
Costo: V: 280,000
Recente costruzione, proponiamo villetta bifamiliare con meravigliosa vista lago edificata pochi anni fa. Così composta: al piano terreno si colloca una grande autorimessa, attraverso delle scale si giunge all'abitazione, dal giardino si accede all'ingresso dove troviamo la zona giorno con cucina a vista e grandi finestre rivolte verso il lago, bagno della zona giorno. Al piano superiore troviamo due camere e bagno. Al piano seminterrato una grande taverna di circa 60 mq. Riscaldamento autonomo a gas metano. OTTIMA! Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. Belgirate (Belgirà in piemontese e in lombardo) è un comune italiano di 542 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, situato sulla riva occidentale del Lago Maggiore. Il paese si trova a circa 22 km dal capoluogo Verbania, in direzione sud-sud-ovest, al confine con la Provincia di Novara. È situato sulle pendici del promontorio formato dal versante est della collina della Motta Rossa, in una posizione dalla quale domina il tratto del Lago Maggiore che separa la parte meridionale dal Golfo Borromeo. Dispone di un'ottima posizione rivierasca, ai confini tra la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, e quella di Novara. Situato sulle sponde del Lago Maggiore, gode di un clima mite che ha influenzato positivamente la sua vocazione turistica. Il centro storico è arroccato sul pendio e attraversato da due strade parallele situate a quote diverse, comunque collegate fra loro da una fitta rete di stretti vicoli a gradini, le cosiddette rughe. Il paese è caratterizzato dalla presenza di un moderno ed elegante lungolago che incornicia il tipico e ben conservato centro storico in perfetto stile rivierasco. Nelle carte medievali il toponimo Belgirate è attestato in forme quali Bolgerate, Bulgarate, Bugirate, Buzirate, forme, queste ultime, che hanno spinto diversi studiosi a ipotizzare una derivazione dall'etnonimo bulgaro (l'aggiunta del suffisso -ate indica provenienza, come accade ancora oggi in alcuni nomi etnici). Si tratterebbe, in questo caso, di un antico riferimento a un stanziamento dei bulgari nel paese, cosa peraltro non insolita nel contesto storico dell'Italia medievale. Vi sono, a riprova dell'antica origine dell'insediamento, diversi ritrovamenti archeologici di tombe con monete di epoca imperiale, e di una grande olpe, risalente al I secolo d.C. La parte più antica dell'abitato è quella alta, sviluppatasi intorno alla chiesa romanica di Santa Maria (detta Chiesa Vecchia). Durante il Medioevo, Belgirate fece parte del feudo del Vergante, di cui seguì le sorti appartenendo prima ai Visconti e da ultimo ai Borromeo che ne ottennero l'investitura dal 1441, alla fine del sistema feudale nel XVIII secolo. - Classe: F
Mq: 60
Costo: V: 58,000
Centro paese appartamento termo autonomo di due locali più servizi, balcone. Ottima esposizione. Da vedere Il comune di Invorio è chiamato anche "Porta del Vergante". Il suo territorio è ricoperto per il 65% da boschi è prevalentemente collinare. Le prime case di Invorio vennero costruite intorno al castello. Le frazioni di Invorio sono: Barquedo, Invorio Superiore, Mescia, Mornerona, Orio, Talonno. Al centro del paese, attualmente all'interno di una proprietà privata, si trova una torre viscontea. Essa faceva parte di un complesso di edifici risalenti al XII-XIII secolo costituenti un castello, distrutto tra il 1356 e il 1358. La torre è in sasso lavorato ed è alta circa 16,5 m. A circa 5 m. dal suolo, sul lato meridionale, presenta un'apertura sopra la quale è posto uno stemma in marmo dei Visconti. La parte superiore ha una merlatura ghibellina a coda di rondine, aggiunta alla struttura origunale nel XIX secolo. - Classe: E - IPE: 239,31 kWh/mq annum
Mq: 100
Costo: V: 220,000
Invorio Superiore, a due passi dall'accesso autostradale, in zona tranquilla e residenziale, vendiamo graziosa villetta di recente costruzione, disposta su due livelli, composta la piano terra da un ingresso, soggiorno con camino, cucina abitabile, bagno, portico, giardino, salendo al piano superiore troviamo due camere da letto, una con balcone, l'altra con terrazzo, un secondo bagno, oltre un locale sottotetto. Completano la proprietà due autorimesse in corpo staccato. Invorio, zona tranquilla e residenziale, a due passi dall'accesso autostradale, vendiamo graziosa villetta di recente costruzione, disposta su due livelli, composta da un ingresso, soggiorno con camino, cucina abitabile, bagno, portico e giardino di circa 400 mq., al piano terra, salendo al piano primo troviamo due camere da letto, una con balcone e l'altra con terrazzo, bagno, oltre un locale sottotetto. Completano la proprietà due autorimesse in corpo staccato. ll comune di Invorio è chiamato anche "Porta del Vergante". Il suo territorio è ricoperto per il 65% da boschi è prevalentemente collinare. Le prime case di Invorio vennero costruite intorno al castello. Le frazioni di Invorio sono: Barquedo, Invorio Superiore, Mescia, Mornerona, Orio, Talonno. Mescia fa parte del comune di Invorio, in provincia di Novara, nella regione Piemonte. La frazione o località di Mescia dista 2,01 chilometri dal medesimo comune di Invorio di cui essa fa parte. Del comune di Invorio fanno parte anche le frazioni o località di Barquedo (1,91 km), Invorio Superiore (1,18 km), Monticelli (2,66 km), Mornerona (1,88 km), Sereia (1,79 km), Talonno (3,02 km). Il numero in parentesi che segue ciascuna frazione o località indica la distanza in chilometri tra la stessa e il comune di Invorio. - Classe: F - IPE: 191,84 kWh/mq annum
Mq: 133
Costo: V: 210,000
Adiacente il centro del paese, comoda per i primi servizi, proponiamo villetta bifamiliare con giardino di circa 300 mq. edificata negli anni '90 in perfette condizioni abitative. Dislocata su n°3 livelli abitativi: - piano interrato: ingresso, locale ripostiglio/lavanderia ed autorimessa di circa 40 mq - piano terreno: soggiorno, cucina abitabile con uscita diretta su giardino e portichetto ideale per cene e pranzi nelle belle stagioni, bagno con doccia; - piano primo: camera matrimoniale con balcone e piccola cabina armadio, cameretta con balcone e bagno con vasca, balconi i circa 10 mq. Riscaldamento a gas metano. Poss.tà di acquisto terreno (adibito a frutteto) accanto di circa 1350 mq. completamente pianeggiante. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. Pisano (Pisan in piemontese e in lombardo) è un comune italiano di 807 abitanti della provincia di Novara, in Piemonte. All'interno è disegnato un albero di pesco: infatti un tempo il paese produceva una squisita qualità di pesche che veniva esportata anche in Svizzera. Sopra al pesco un serpente, simbolo dei Visconti. Lo stemma è stato approvato da un decreto del Presidente della Repubblica Italiana nell'anno 1963. Il comune di Pisano si trova a circa 396 metri sul livello del mare sulle colline del Vergante, tra i comuni di Meina e Nebbiuno. Il territorio, caratterizzato da un clima mite, comprende numerosi corsi d'acqua e boschi compresi tra il monte La Guardia (830 metri sopra il livello del mare) e la valle del Tiasca (300 metri sopra il livello del mare) [2][3]. Partendo dall'alto si incontrano: boschi (Monte la Guardia - Motto dell'Arbujera 683 metri) prati e frutteti, la strada provinciale dell'alto Vergante; sotto il paese si estendono prati e serre. Il paese si è allungato nella fascia di territorio pianeggiante e ora si presenta come una lunga striscia costruita lungo la strada centrale. La storia di Pisano è strettamente collegata ai momenti storici di tutto il Vergante attraverso la signoria dei Visconti e della famiglia Borromeo. Nel 1928 al territorio di Pisano furono aggregate come frazioni Corciago, Tapigliano e Colazza. Nel 1950 le prime due passarono al comune di Nebbiuno mentre, nel 1955, Colazza ritornò autonoma. Pisano ha vissuto i momenti storici di tutto il territorio del Vergante: intorno all'anno Mille, il comune di Milano con a capo il suo arcivescovo venne in possesso della rocca di Arona e del monastero benedettino che vi si trovava, con tutte le sue terre; nel corso del tempo l'influenza milanese si estese nella zona. - Classe: E - IPE: 229,67 kWh/mq annum
Mq: 130
Costo: V: 185,000
Ottima soluzione, in caseggiato bifamiliare appartamento dominante con ingresso privato, composto da tre camere, soggiorno, cucina bitabile, due bagni, ampia veranda, e due splendidi terrazzi. inoltre locale lavanderia, cantina e autorimessa ampia. Camino ventilato, ottime finiture, ideale per una famiglia con bambini. Nessuna spesa condominiale. Dormelletto (Dromlèt in piemontese, Drumlèt in lombardo) è un comune italiano di 2.699 abitanti della provincia di Novara in Piemonte. Il comune e la sua storica località "Dormello" sono famosi, specie nel mondo dell'Ippica, per l'allevamento dei cavalli da corsa (razza Dormello – Olgiata) alla quale appartennero cavalli celebri come Nearco, Bellini, Donatello II e il celeberrimo "Cavallo del secolo" Ribot[2][3]. Per diversi anni, soprattutto a partire dagli anni 30, Dormelletto e Dormello sono stati considerati il centro dell'ippica mondiale: grazie anche al lavoro cominciato da Federico Tesio, l'80% dei cavalli da galoppo nel mondo provengono proprio da Dormelletto e dalla sua località Dormello[4]. Nel comune oltre la Riserva naturale speciale dei Canneti di Dormelletto si trova una parte del Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, uno dei Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi, dal 2011 compreso nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO[5]. - Classe: G - IPE: 432,02 kWh/mq annum
Mq: 252
Costo: V: 250,000
Oleggio Castello zona centralissima e comoda a tutti i servizi, proponiamo grande casa indipendente composta da due ampi appartamenti di circa 125 mq l'uno. Si compongono entrambi di cucina separa abitabile, salone, due grandi camere da letto e servizi. Possibilità di creare terza camera. Sottotetto e terreno annesso. ideale per due famiglie e/o famiglia numerosa. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. Oleggio Castello (Olesc Castel [u'l??] in piemontese, Ulesc Castèl in lombardo) è un comune italiano di 2.028 abitanti della provincia di Novara. Il paese si fonda topograficamente in un incrocio di alcune provinciali provenienti dai paesi vicini con la Regionale 142 Biellese, del quale risulta diviso in due; per inciso la suddetta Regionale segna l'esatto punto di inizio del Vergante (assimilabile alle prealpi) dalla pianura padana: il paese risulta perciò per metà in pianura e per metà lievemente in collina. Fortunata anche la posizione, poiché dista pochi chilometri da Arona, noto centro turistico del Lago Maggiore; negli ultimi anni ha visto crescere notevolmente la sua popolazione proprio per la felice posizione e per l'accoglienza dei paesani. Venne probabilmente fondato dai Celti, poi conquistato dai Romani e infine popolato dai Longobardi, che ne lasciarono il nome antico Olegio qui dicitur Longobardorum.La dignità di comune affonda nella notte dei tempi, salvo un periodo fra il 1928 e il 1947 nel quale venne fuso coi comuni di Paruzzaro e Montrigiasco, con capoluogo a Paruzzaro. Al momento della scissione nel 1947, Montrigiasco rimase frazione, e rimase sotto Paruzzaro fino al 1960, anno in cui diventò frazione di Arona. Il paese poggia la sua economia locale su alcune piccole fabbriche nei dintorni, in prevalenza nel comune del vicino Paruzzaro. Oggi è sostanzialmente un pacifico centro residenziale. Venne probabilmente fondato dai Celti, poi conquistato dai Romani e infine popolato dai Longobardi, che ne lasciarono il nome antico Olegio qui dicitur Longobardorum. La dignità di comune affonda nella notte dei tempi, salvo un periodo fra il 1928 e il 1947 nel quale venne fuso coi comuni di Paruzzaro e Montrigiasco, con capoluogo a Paruzzaro. Al momento della scissione nel 1947, Montrigiasco rimase frazione, e rimase sotto Paruzzaro fino al 1960, anno in cui diventò frazione di Arona. Venne probabilmente fondato dai Celti, poi conquistato dai Romani e infine popolato dai Longobardi, che ne lasciarono il nome antico Olegio qui dicitur Longobardorum. La dignità di comune affonda nella notte dei tempi, salvo un periodo fra il 1928 e il 1947 nel quale venne fuso coi comuni di Paruzzaro e Montrigiasco, con capoluogo a Paruzzaro. Al momento della scissione nel 1947, Montrigiasco rimase frazione, e rimase sotto Paruzzaro fino al 1960, anno in cui diventò frazione di Arona. - Classe: G