Mq: 45
Costo: V: 46,900
IMMERSO NEL VERDE A DUE PASSI DA ZOGNO! Bellissima soluzione in palazzina d'epoca posta al primo piano composta da ingresso, cucina, soggiorno abitabile con stufa, terrazzone coperto molto pratico e sfruttabile, ideale per godersi il bellissimo panorama nel periodo estivo, camera matrimoniale e bagno. ZOGNO La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno5. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (Pacì Paciana), Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava ai poveri, denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. - Classe: G - IPE: 426,13 kWh/mq annum
Mq: 120
Costo: V: 89,900
300 mt. DAL CENTRO..VERI! In palazzina posta su 3 livelli con 3 appartamenti, soluzione posta al 3° ed ultimo piano composta da: ingresso, cucina, soggiorno, 2 camere, studio, bagno, lavanderia, ripostiglio, balconi e terrazzo. Cantina al piano terra (50%). (Box e ripostiglio soprastante). Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra.Nel tempo libero si può percorre inoltre la Ciclovia Valle Brembana, che prende il via dalla piazza del mercato del paese, lambendo il corso del fiume Brembo. Ogni anno dal 29 luglio al 10 agosto si tiene la classica Sagra di S. Lorenzo in onore del santo patrono. - Classe: G - IPE: 254,45 kWh/mq annum
Mq: 50
Costo: V: 38,000
POSIZIONE PANORAMICISSIMA! In palazzina di circa 40 anni con 8 appartamenti soluzione posta al III ed ultimo piano composta da ingresso, cucinotto, soggiorno, camera, bagno, 2 balconi. Cantina di proprietà. Riscaldamento autonomo. ZOGNO La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno5. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo5. - Classe: G - IPE: 426,13 kWh/mq annum
Mq: 55
Costo: V: 42,000
PANORAMICO E BEN SERVITO!! Centralissimo al paese comodo a tutti i servizi, in piccola palazzina con poche unità, appartamento posto al piano rialzato composto da: ingresso, cottura/soggiorno con ampio balcone panoramico, disimpegno notte, camera, bagno. Finemente arredato. Termoautonomo. RONCOBELLO I primi documenti che attestano l'esistenza del borgo risalgono al 1258, quando si fa menzione della suddivisione delle terre, avvenuta quasi 70 anni prima, operata dal vescovo di Bergamo in quei tempi proprietario dell'intera zona, ricevuta dagli imperatori del Sacro Romano Impero. Panorama in una foto del 1935 In un atto antecedente a questo, redatto nel 1234, viene nominata la frazione Bordogna, il cui nome risalirebbe a Bordonus, probabilmente un antico abitante che disponeva delle proprietà nella zona. Scarse sono le notizie del paese anche nell'epoca medievale, quando si sa che venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, i quali diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo, non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale, se non la presenza di alcune fortificazioni presenti sul territorio della frazione Bordogna. Nel 1442 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell'alta valle, con capoluogo posto a Valnegra; godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi. - Classe: G - IPE: 426,13 kWh/mq annum
Mq: 110
Costo: V: 48,000
INDIPENDENTE CON GIARDINO! Nella verdeggiante Valle Taleggio, in posizione comoda e servita, porzione di casa libera ai 3 lati composta da: P.T.: taverna, grande ripostiglio (ricovero attrezzi), bagno; P.1°.: cucina/soggiorno, camera, bagno; P.2°.: 2 camere, bagno, balcone; P.3° ed ultimo: cottura/soggiorno, camera, bagno, travi a vista! Giardino di circa 200 mq. Il comune raggruppa le località di Sottochiesa, Pizzino, Olda e Peghera. La soleggiata esposizione dei borghi lungo i declivi, conferisce al paesaggio note d'inconfondibile dolcezza alpina, tali da giustificare l'appellativo di "piccola Svizzera". Sono tipici gli edifici con i tetti a forte pendenza, ricoperti da pietre sovrapposte a gradini. Il torrente Ema, che raccoglie le acque di tutto il bacino, scende tortuosamente a valle aprendosi il varco tra ripidi precipui, a margine dei quali scorre la strada di collegamento con San Giovanni Bianco, detta appunto dell'orrido di Taleggio. Il territorio comunale è caratterizzato da una forte connotazione alpina, nonché dall'attraversamento del torrente Enna, che scorre in profonde gole scavate dall'azione erosiva dell'acqua, e si getta nel fiume Brembo a valle del comune. Il toponimo deriva dal latino Tilietulum ed indica un piccolo albero di tiglio, molto presente nel contesto valligiano. Successive traslazioni hanno portato a Tiletlum, poi diventato Tilleggio. Piccolo borgo incastonato tra i monti, che deve l'origine del proprio toponimo alla conformazione tortuosa (valle tortuosa) che questa valletta possiede, non annovera episodi di spessore nella sua storia. - Classe: G - IPE: 125,12 kWh/mq annum
Mq: 150
Costo: V: 159,000
TRANQUILLITA' E PANORAMA! Immerso nella natura, in posizione dominante e panoramica, disponiamo di bellissima villa bifamigliare disposta su tre livelli e circondata da giardino comune. La casa è disposta su tre livelli: - P.T. box e taverna composta da zona giorno, camera e bagno; - 1 P. grande appartamento con cucina abitabile, soggiorno con camino e balcone con meravigliosa vista, due camere da letto e bagno; - 2 P. ampia mansarda da ultimare ZOGNO Il centro storico di Zogno è ben tenuto con i suoi stretti vicoli e piazzette ci sono antichi palazzi e botteghe. Da visitare e' senza dubbio il "Museo della Valle" dove sono custoditi oggetti che testimoniano l'evoluzione della civilta' della Valle nel corso dei secoli. Zogno dette alla luce anche personaggi di notevole spessore come il grande poeta dialettale Pietro Ruggeri da Stabello e l'onorevole Bortolo Belotti insigne storico, sua e' la monumentale Storia di Bergamo e dei Bergamaschi. Da vedere a Zogno anche la parrocchiale di San Lorenzo ricca di dipinti di grande pregio. Di rilievo anche il Convento di Romacolo (XV Secolo). Rinomato a Zogno e' anche l'aspetto culinario con ristoranti e trattorie che servono piatti locali della tradizione bergamasca. La sagra del paese di Zogno si svolge ad Agosto (San Lorenzo). Il paese di Zogno, centro principale della valle inferiore, attivo nell'industria tessile, era già noto nel '600 per la lavorazione della carta da stracci. Alla sinistra della statale, ancora oggi si notano lungo il fiume, oltre a tessiture del primo '900, alcuni edifici a loggiato usati un tempo per asciugare la carta; mentre il centro civile religioso della cittadina è alla destra della statale, sul declivio collinare. In una piazzetta a destra della via di attraversamento, un piccolo palazzo del '500 ospita il Museo della Valle Brembana (visita, ore 9-12 e 14-17, chiuso lunedi) con testimonianze su arti, mestieri e tradizioni popolari locali, e una sezione archeologica (corredi tombali eneolitici del luogo). Più avanti, alla sommità di una scalinata, è la parrocchiale di S.Lorenzo, ampliamento settecentesco di una precedente chiesa del secolo XV; la parte inferiore del campanile è il resto di un'antica torre castellana. Nell'interno a una navata, quattro solenni altari marmorei, una tela (Adorazione dei pastori) di Giovanni Cariani e affreschi settecenteschi. Fuori del paese si apre la grotta delle Meraviglie. - Classe: G - IPE: 426,13 kWh/mq annum
Mq: 80
Costo: V: 71,000
FANTASTICA LUMINOSISSIMA SOLUZIONE! Appartamento posto al piano I composto da cucina, ampio soggiorno, due belle camere, ripostiglio con lavatrice. Sottotetto e cantina. Orto e frutteto di proprietà. Il tutto finemente ristrutturato e parzialmente arredato. BERBENNO Il paese vanta una storia antichissima. I primi resti di presenza umana infatti risalgono addirittura all'età del rame, come si evince dal recente ritrovamento di sepolture umane, comprendenti ossa e relativo arredo funebre, avvenuto nella grotta denominata Büs del cunì. Si presume comunque che il territorio fosse abitato anche in epoca etrusca e dai Galli Cenomani, poco prima dell'arrivo dei Romani. In tal senso si possono avanzare molteplici ipotesi circa l'origine del toponimo: una prima teoria vorrebbe far derivare il nome dall'etrusco, visto il suffisso -enno, mentre una seconda lo farebbe originare dal latino verbascum, del quale avrebbe mantenuto la prima parte verb. Tuttavia la più accreditata sembra quella che vedrebbe il nome discendere dal celtico Bere, ovvero montagna. È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, tanto da essere citato in documenti ufficiali per la prima volta nell'anno 1187, quando viene sancita la gestione delle rendite di questi territori a favore della diocesi di Bergamo. L'epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. Resta negli annali della storia la battaglia che le due fazioni ingaggiarono in località Ca' Pasano, fra i dirupi del torrente proprio dove ora sorgono costruzioni abusive sopra corsi d'acqua demaniali. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni, e Berbenno non fu da meno, anche se queste costruzioni non sono arrivate fino ai giorni nostri. Comunque all'interno stesso del paese erano presenti esponenti delle due differenti fazioni, tra le quali si distinse il ghibellino Jacopo Gritti de' Locatelli. I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute nella zona nel 1363, nel 1376 e nel 1407, e soffocate con le armi. La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi e - Classe: G - IPE: 236,21 kWh/mq annum
Mq: 50
Costo: V: 35,000
IDEALE PER LE TUE VACANZE IN MONTAGNA!! Grazioso appartamento composto da ingresso, cucina soggiorno con grandissimo balcone con meravigliosa vista sull'intera vallata, bagno e camera matrimoniale (box). Finemente arredato, in zona tranquilla e soleggiata. A Zambla alta di Oltre il Colle si scia tra abetaie e panorami, per la splendida posizione delle piste sotto il Monte Alben, si scia tutto l'inverno con neve ottima e abbondante, sempre battuta e perfetta! Il primo anello di Zambla alta di Oltre il Colle è anche con illuminazione notturna! A Zambla alta di Oltre il Colle, inoltre, funzionano anche piste di pattinaggio su ghiaccio. A Zambla Bassa la parrocchia di Santa Maria Maddalena possiede un dipinto di Gian Paolo Cavagna.Il Colle di Zambla alta collega la Valle Seriana, risalendo la Val del Riso, e la Val Brembana. Colle di secondaria importantanza per il transito automobilistico famoso per gare ciclistiche fra cui il Giro d'Italia. Il lato della Val Brembana si presenta più corto, più ripido ma meglio ombreggiato e con una carreggiata stradale più ampia e sicura. Punto di partenza per interessanti escursioni tra cui il "sentiero dei fiori" dell'Arera, la salita all'Alben dove si trova una palestra di roccia, la salita alla cima Grem e tante altre sia impegnative che adatte a tutti. Durante l'inverno è attiva la bellissima pista di fondo di Zambla e dell'Alben con percorsi di vari livelli. - Classe: G - IPE: 426,13 kWh/mq annum
Mq: 120
Costo: V: 149,900
NEL MONDO DELLE FIABE.. UNA VERA CHICCA! CI ARRIVI CON LA MACCHINA, COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO RUSTICO INDIPENDENTE E SERVITO CON PANORAMA DA FAVOLA!!! Nel meraviglioso comune di Piazzatorre, famoso per gli impianti di sci e per l'aria pulita, rustico indipendente libero ai quattro lati completamente ristrutturato a nuovo e pronto da abitare composto da: ingresso, soggiorno con caminone e angolo cottura, disimpegno, bagno e camera matrimoniale al piano terra; cameretta, camera matrimoniale con terrazzone e bagno al piano superiore. Completa la proprietà una taverna e una cantina adiacenti all'abitazione. Il tutto completamente e finemente arredato. Servito da tutte le utenze e circondato da circa 7.000 mq di terreno godibilissimo. INCREDIBILE ED UNICO NEL SUO GENERE! COSA ASPETTI? CHIAMACI PER UNA VISITA!! Si è sempre ritenuto comunemente che il toponimo Piazzatorre derivi dall'unione dei vocaboli piazza e torre, a significare la piazza della torre, forse perché in quel luogo sorgeva una torre contornata da uno spiazzo. Se per la parola piazza, platea, l'etimologia è plausibile, non così è invece per torre. Infatti, se fosse valida tale ipotesi, nei documenti latini più antichi dovrebbe essere utilizzato, a seconda della declinazione, il vocabolo turris, turrim, turri. Risulta quindi chiaro che la torre non è pertinente con l'etimologia del toponimo Piazzatorre il quale invece va riferito al vocabolo torus o taurus, (inteso come altura o terreno rialzato) che unito a platea (piazza, spiazzo) indica spiazzo rialzato, area pianeggiante situata in altura, che è poi la caratteristica geografica di Piazzatorre. Piazzatorre, oggi, è una stazione turistica invernale ed estiva, frequentata soprattutto come centro di villeggiatura e come sede per i ritiri precampionato delle squadre sportive. - Classe: G - IPE: 374,21 kWh/mq annum
Mq: 55
Costo: V: 33,000
BELLA SOLUZIONE SUPERPANORAMICA! In palazzina di circa 10 anni, soluzione posta al piano terra composto da: ingresso indipendente, cottura/soggiorno con camino, camera, bagno, giardino di proprietà di circa 40 mq. Posto auto. PIAZZOLO Piccolo borgo incastonato tra i monti circondato dalla natura non ha particolari cenni storici. Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre, dall'allevamento alla produzione del carbone di legna all'agricoltura. Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. Il toponimo, deriva dalla collocazione che il borgo ha fin dalle sue origini: un piccolo spiazzo in un territorio di alte montagne. Considerando poi le dimensioni del nucleo abitativo, limitate già da allora, ecco Piazzolo. Storie tramandate fino ai giorni nostri raccontano di piccoli screzi con le vicine comunità di Valnegra e Piazza Brembana per l'utilizzo e la gestione dei pascoli, ma anche per fatti di puro campanilismo. E si possono trovare episodi che raccontano la povertà di questa zona: nei secoli addietro gli abitanti, nonostante sul territorio fosse presente una chiesa parrocchiale, erano costretti ad andare a messa nei comuni vicini (Olmo al Brembo su tutti) per la mancanza di denaro con il quale pagare un prete. Solo sporadicamente le funzioni venivano celebrate nella chiesa di Santa Maria, pagate di volta in volta. Durante la Seconda guerra mondiale, gruppi di partigiani in fuga si nascosero nelle vicinanze del borgo, pregando santa Rita affinché i nazisti non li trovassero: da allora quella zona prese il nome della santa stessa. È quindi scontato che i vari regimi che si sono susseguiti nei secoli poco hanno interessato la vita di questo borgo, che in questi anni sta rivivendo un'epoca di piccola rinascita, grazie al nuovo impulso dato dal turismo. - Classe: G - IPE: 125,12 kWh/mq annum