Mq: 80
Costo: V: 54,000
OTTIMA SOLUZIONE! In palazzina di 5 appartamento soluzione posta al piano secondo ed ultimo composta da angolo cottura, soggiorno, 2 camere (una da realizzare), bagno e balcone panoramico, 2 posti auto coperti. Il territorio, composto da numerosi piccoli nuclei abitativi, è immerso nella natura ed offre un ottimo colpo d’occhio. È quindi possibile svolgere un’ innumerevole quantità di escursioni, adatte ad ogni tipo di esigenza. Nel centro abitato spicca la via porticata, un tempo utilizzata per i commerci, in ottimo stato di conservazione, con stemmi e dipinti risalenti al XV ed al XVI secolo. Merita inoltre menzione la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giacomo, che custodisce opere scultoree di buona fattura. È inoltre presente un organo di produzione della famiglia Serassi. Molto caratteristiche sono inoltre le piccole chiese di San Pantaleone, risalente al XV secolo, con un campanile a bifore, e quella della Madonna della Neve, in località Valmoresca. Rif. 390925
Mq: 70
Costo: F: 417
IN zona semicentrale posto al primo piano bellissimo trilocale completamente arredato e corredato,composto da:ingresso,cucina soggiorno,2 camere matrimoniali,bagno , ripostiglio grande terrazzo. Da sempre il paese è considerato uno dei centri principali dell'intera valle Brembana, e probabilmente vide i primi insediamenti stabili sul territorio già in epoca romana. Si sa che i Romani si stanziarono nella valle già nel II secolo a.C. ed inclusero il paese, unitamente ai borghi limitrofi, in un pagus denominato pagus brembanus. Qui sfruttarono le risorse minerarie (principalmente ferro) presenti nei monti circostanti, e crearono numerose vie di collegamento con il vicino pagus Saturnius (posto in Val Seriana), anch’esso con una florida attività estrattiva. Anche il nome del paese deriva dalla ricchezza mineraria del sottosuolo: infatti se San Giovanni è il patrono del paese, con l'aggettivo bianco si vuole sottolineare la grande presenza di formazioni calcaree di quel colore. L'attività estrattiva fece la fortuna del borgo che prosperò anche durante il medioevo, quando la zona venne interessata da un crescente sviluppo demografico dovuto alle migliorate condizioni di vita, ma anche all’immigrazione di numerosi nuclei in fuga dalle lotte fratricide tra guelfi e ghibellini. In queste zone, soggette alla dominazione della famiglia dei Visconti, era notevole l'influenza ghibellina, che tuttavia non provocò alcun tipo di scontro. I commerci vennero favoriti inoltre dalla presenza della via Mercatorum, che collegava il capoluogo con l'alta valle, nonché dalla vicinanza con la val Taleggio, che confluisce proprio all'estremità nord dell'abitato e che offriva la possibilità di raggiungere la Valsassina e la città di Lecco. Con l’avvento della dominazione veneta i commerci ebbero un ulteriore incremento, anche grazie alla costruzione di un'altra strada, la Via Priula, che collegava Bergamo con il Canton Grigioni e che passava proprio dal centro del paese. Le principali famiglie del paese allacciarono importanti rapporti con la Serenissima, tanto da rivestire ruoli di primo piano sia nella città lagunare che nel capoluogo orobico. Questa situazione permise anche lo sviluppo di un grande interscambio di manodopera, provocando parecchia emigrazione verso Venezia, dove la manovalanza delle genti brembane era molto apprezzata. La capacità di queste persone di lavorare indefessamente anche a fronte di scarsi guadagni fece nascere l'immagine di Arlecchino famosa maschera, le cui origini sono contese tra Venezia e Bergamo, in grado di soddisfare contemporaneamente due diversi padroni. In questo periodo il borgo assunse una conformazione ben definita, tanto che ancor'oggi evidenzia la sua struttura originaria, risalente ad un periodo compreso tra il XV ed il XVII secolo. Gli eventi ed i successivi regimi politici non interessarono più di tanto il paese, almeno fino alla costruzione della ferrovia della Valle Brembana, avvenuta all'inizio del XX secolo, che portò ulteriore sviluppo nella zona. Questo paese, insieme a Camerata Cornello, fu teatro il 13 luglio 1914 della furia omicida di Simone Pianetti. Panorama in una foto del 1935 Nel 1928, durante la ristrutturazione amministrativa operata dal regime fascista, il comune di San Giovanni Bianco accorpò entro i suoi confini anche i vicini comuni di San Pietro d'Orzio, San Gallo e Fuipiano al Brembo (questi ultimi due videro parte del loro territorio assegnato anche al vicino comune di San Pellegrino Terme), assumendo così l'attuale fisionomia amministrativa. Successivamente, con la soppressione della linea ferroviaria, avvenuta nel 1967, la zona conobbe una fase di pesante difficoltà, amplificata da infrastrutture non adeguate all'utenza. Rif. 393604
Mq: 80
Costo: V: 49,000
OCCASIONE! A Oltre il colle, a due passi dal centro del paese, servita da tutto, acqua luce strada e gas, incredibile cascina indipendente immersa nella natura con vista mozzafiato. 12000 mq di terreno tra prato e bosco. Da vedere!!!! OLTRE IL COLLE Come si può intuire, il toponimo sta ad indicare che il paese possiede una posizione tra i monti delle valli Seriana e Serina. Difatti per raggiungerlo, da entrambe le valli, bisogna superare un colle, da cui l’origine di Oltre il colle. La conca in cui è posto è sovrastata da monti imponenti come il monte Arera, il Grem, il Menna e l’Alben, che svettano oltre i 2000 metri di altitudine. Il paesaggio risulta essere molto suggestivo e motivo di richiamo per un gran numero di turisti. Il territorio comunale offre numerose attrattive, adatte ad ogni stagione: durante il periodo estivo garantisce tranquillità, aria pulita, nonché un tuffo in mezzo al verde, grazie ad itinerari naturalistici che permettono di compiere escursioni adatte ad ogni utenza. Sono difatti presenti sia sentieri alla portata di chiunque, che vie per i più esperti. Durante il periodo invernale è possibile svolgere la pratica di attività sportive sulla neve, anche grazie alla presenza di una pista di sci da fondo di ben 16 chilometri, posta in località Zambla Alta Rif. 393155
Mq: 80
Costo: V: 18,000
OCCASIONE! A Oltre il colle, a due passi dal centro del paese, bellissimo rustico indipendente attorniato da circa 8000 mq di terreno tra prato e bosco disposto su due livelli, sotto stalla e sopra fienile. OLTRE IL COLLE Come si può intuire, il toponimo sta ad indicare che il paese possiede una posizione tra i monti delle valli Seriana e Serina. Difatti per raggiungerlo, da entrambe le valli, bisogna superare un colle, da cui l’origine di Oltre il colle. La conca in cui è posto è sovrastata da monti imponenti come il monte Arera, il Grem, il Menna e l’Alben, che svettano oltre i 2000 metri di altitudine. Il paesaggio risulta essere molto suggestivo e motivo di richiamo per un gran numero di turisti. Il territorio comunale offre numerose attrattive, adatte ad ogni stagione: durante il periodo estivo garantisce tranquillità, aria pulita, nonché un tuffo in mezzo al verde, grazie ad itinerari naturalistici che permettono di compiere escursioni adatte ad ogni utenza. Sono difatti presenti sia sentieri alla portata di chiunque, che vie per i più esperti. Durante il periodo invernale è possibile svolgere la pratica di attività sportive sulla neve, anche grazie alla presenza di una pista di sci da fondo di ben 16 chilometri, posta in località Zambla Alta Rif. 393156
Mq: 100
Costo: F: 500
In zona semicentrale e soleggiata bellissimo appartamento completamente arredato composto da; soggiorno con angolo cottura,3 camere matrimoniali,bagno e ripostiglio.Box doppio e cantina. Piuttosto oscura è l'origine etimologica del toponimo. Forse deriva da un aggettivo in "ogno" da "zov" ("giogo"), come a dire il paese del valico, oppure da un nome personale "Juvonius" supponibile accanto a "Juvenius". Sopra Zogno è un villaggio detto Sum Zogno, cioè Sommo Zogno e questo confermerebbe l'etimo da Jogonius. Un riscontro si ha anche nel cognome più ricorrente nel Comune, Sonzogni. La villa zognese, che dal 1985 ospita la Biblioteca Comunale "Bortolo Belotti", venne realizzata nel 1906 per il notaio Ulisse Cacciamali dall'architetto bergamasco Giovanni Barboglio, autore a Zogno anche di edifici pubblici e della vecchia scalinata alla parrocchiale, ma più famoso in Lombardia per la costruzione o il restauro di chiese. Nel 1913 la acquistò Bortolo Belotti, interessato ad avere un punto d'appoggio per affrontare l'impegnativa campagna elettorale per il seggio parlamentare che lo vedeva contrapposto al deputato uscente Egildo Carugati, appoggiato dai liberali di Giovanni Giolitti e dai cattolici. Su richiesta del Belotti, il Barboglio trasformò l'abitazione da civile in signorile, con il recupero del seminterrato e la costruzione di uno studio esterno e di un portichetto. Contemporaneamente, l'ampio prato a sud dell'abitazione veniva trasformato in giardino con alberi pregiati, vialetti e gradinate. La cura della villa e del giardino accompagnò il successo politico di Bortolo Belotti che, da giovanissimo deputato, divenne sottosegretario, ministro e leader della sinistra liberale. L'opposizione al fascismo ne determinò l'allontanamento dalla politica attiva e, quasi come compensazione, Belotti iniziò ad intervenire sul giardino e ad arricchirlo di opere d'arte particolarmente significative. Gli interventi si susseguirono in tre fasi principali. Particolarmente ricca è la prima fase (1928-29) con l'ideazione del Convito dei Grandi Brembani, 11 busti di uomini di grande fama di famiglia originaria della Val Brembana, eseguiti dallo scultore bergamasco Nino Galizzi. Il secondo periodo (1931-33) è contrassegnato dall'edificazione dell'edicola della Madonna, dalle statue dei leoni e del busto del gioppino. Poche, ma sempre interessanti, sono le realizzazioni dell'ultimo periodo (1934-40): la statua della Fede, l'epigrafe "Hyeme et arstate" che richiama il senso del "Saluto dell'ospite" e la lapide tesseca. Rif. 395593
Mq: 80
Costo: V: 99,900
Antica casa d'epoca completamente ristrutturata, appartamento posto al II ed ultimo piano composto da ingresso, angolo cottura, soggiorno con camino, ampia balconata camera e bagno. Mansarda a piano superiore con salottino, camera e bagno. Possibilità arredo. Possibilità di posto auto coperto. Piccolo borgo incastonato tra i monti circondato dalla natura non ha particolari cenni storici. Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre, dall’allevamento alla produzione del carbone di legna all'agricoltura. Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici. Il toponimo, deriva dalla collocazione che il borgo ha fin dalle sue origini: un piccolo spiazzo in un territorio di alte montagne. Considerando poi le dimensioni del nucleo abitativo, limitate già da allora, ecco Piazzolo. Storie tramandate fino ai giorni nostri raccontano di piccoli screzi con le vicine comunità di Valnegra e Piazza Brembana per l’utilizzo e la gestione dei pascoli, ma anche per fatti di puro campanilismo. E si possono trovare episodi che raccontano la povertà di questa zona: nei secoli addietro gli abitanti, nonostante sul territorio fosse presente una chiesa parrocchiale, erano costretti ad andare a messa nei comuni vicini (Olmo al Brembo su tutti) per la mancanza di denaro con il quale pagare un prete. Solo sporadicamente le funzioni venivano celebrate nella chiesa di Santa Maria, pagate di volta in volta. Durante la Seconda guerra mondiale, gruppi di partigiani in fuga si nascosero nelle vicinanze del borgo, pregando santa Rita affinché i nazisti non li trovassero: da allora quella zona prese il nome della santa stessa. È quindi scontato che i vari regimi che si sono susseguiti nei secoli poco hanno interessato la vita di questo borgo, che in questi anni sta rivivendo un’epoca di piccola rinascita, grazie al nuovo impulso dato dal turismo. Rif. 395447
Mq: 100
Costo: V: 55,000
IN POSIZIONE DOMINANTE E PANORAMICA! Causa inutilizzo vendesi panoramicissimo roccolo da ristrutturare circondato da 6000 mq di terreno! Vista 360°! Servito da acqua, luce e strada. Progetto già approvato per ristrutturazione! a principale attrazione del paese sono le bellezze naturalistiche sopra descritte. Oltre a queste merita di essere citato il museo dei minerali, sito nella frazione di Zorzone, proprio dove sorgevano le vecchie miniere ormai cadute in disuso. Visitabile su richiesta (Telefono 0345.95313) in tutti i giorni della settimana con ingresso a pagamento, è stato inaugurato nel 1994 ed intende ripercorrere le attività che venivano svolte all’interno delle cave di estrazione. Pannelli integrativi, fotografie, materiale mineralogico e persino una ricostruzione di quella che era la condizione lavorativa dei minatori, permettono di comprendere le condizioni della vita degli abitanti, la ricchezza del sottosuolo, ed anche la storia di questo borgo montano. Esistono anche alcuni edifici sacri che racchiudono opere d’arte di buon pregio: la chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo (in cui risaltano opere di Francesco Coghetti, Vincenzo Angelo Orelli e di Enrico Scuri), le chiese di Santa Maria Maddalena a Zambla e della santissima Trinità a Zorzone. Da visitare anche la cappella della Madonna del Buon Consiglio e la cappella della Madonna delle Vipere. Rif. 395444
Mq: 75
Costo: V: 65,000
CENTRALISSIMA OPPORTUNITA'!! Luminosissimo appartamento posto al piano rialzato composto da ingresso, cucina, soggiorno, 2 camere, bagno, balcone, cantina e posto auto di 25mq. Zona ben servita. I primi abitanti della zona pare siano stati i Romani, i quali cominciarono a sfruttare le miniere di rame presenti sul territorio, così come nei paesi limitrofi (in particolar modo Isola di Fondra). Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici. Il toponimo sembra derivare dalla voce dialettale Branz, ovvero dente della forca, attrezzo utilizzato per raccogliere il fieno. Scarse sono le notizie fino all’epoca medievale, quando il borgo venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, che diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale. Nel Medio Evo Branzi formava, con Carona e Fondra, il comune di Valfondra Inferiore dalla cui divisione nel 1595, nacquero i comuni di Branzi, Carona e Fondra. Nel corso del XVI secolo il paese, dopo essere entrato a far parte della Repubblica di Venezia, fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell’alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi. In questo periodo si sviluppò ulteriormente l’attività estrattiva, che affiancò al rame anche il ferro, e la produzione delle piodere, ovvero le pietre di ardesia utilizzate nella costruzione dei tetti. Con l’arrivo della dominazione austriaca, il territorio fu soggetto a forti dazi e tasse, che affossarono le esportazioni e fecero cadere in una crisi irreversibile l'economia valligiana. Dall’unità d’Italia non si verificarono episodi di rilievo, con la gente dedita a vivere dignitosamente con ciò che la natura offriva. Soltanto negli ultimi decenni ha cominciato a prendere sempre più piede l’industria del turismo, che sta risollevando il borgo dopo un periodo di lento ed inesorabile spopolamento. Rif. 407682
Mq: 60
Costo: V: 73,000
CASETTA MONTANA! In casetta montana di recente costruzione con 10 appartamenti bella soluzione posta a piano rialzato con ingresso indipendente, angolo cottura, soggiorno, 2 camere, bagno e posto auto. Ben arredato. VALLEVE Le origini e la prima citazione[modifica | modifica wikitesto] Le origini del nome di Valleve hanno probabilmente origini galliche che fanno pensare a Valle di Lefe (dal nome Leufo), in dialetto poi trasformatosi in Vallev' e quindi arrivato fino a noi come il definitivo Valleve. La prima citazione storica documentata sul centro di Valleve è risalente al 1181, quando i primi abitanti praticavano la pastorizia e si dedicavano alla cura delle mandrie durante i periodi estivi. Il medioevo[modifica | modifica wikitesto] Durante il periodo medievale la zona di Valleve era posta sotto il controllo feudale dei monasteri di Astino e Pontida, ai quali gli abitanti dovevano riconoscere un tributo annuo proveniente dai profitti dell'estrazione di ferro, rame e argento delle miniere locali. L'età moderna[modifica | modifica wikitesto] Altre date significative per questo piccolo centro sono il 1780 e il 1815 ed in entrambi i casi furono sinonimo di tragedie, legati ai ricordi di due enormi valanghe che investirono la cittadina stessa. Nel 1780 la valanga di neve e terra devastò la chiesa parrocchiale, facendo numerose vittime. Nel 1815 la valanga invase invece il letto del fiume Brembo, causandone lo straripamento, sempre nei pressi della chiesa e, anche in questo caso, produsse danni e fece diverse vittime. L'età contemporanea[modifica | modifica wikitesto] Successivamente, nel 1874, la chiesa parrocchiale ritornò al centro della vita vallevese, diventando rifugio contro la peste del vaiolo che colpì quelle zone, come testimoniano le iscrizioni presenti ancor oggi nella stessa chiesa. Durante gli anni sessanta numerosi interventi modificarono la morfologia dell'antico borgo medievale, interventi atti a poter accogliere i numerosi turisti diretti alle località sciistiche di Foppolo, San Simone e Carona. Oggi le tre località sono unite in Bremboski, uno dei principali comprensori sciistici della bergamasca. San Simone, nel comune di Valleve, l'unica delle tre a non essere collegata sci ai piedi alle altre, è nota principalmente per l'ottima qualità della neve dovuta alla sua esposizione e collocazione, all'ombra del Monte Cavallo e del Pegherolo. La località dispone di oltre 20 km di piste servite da 3 seggiovie e 2 skilift su un dislivello di circa 400 metri. Rif. 404715
Mq: 100
Costo: V: 60,000
A DUE PASSI DAGLI IMPIANTI! In palazzina ben tenuta, con 12 appartamenti soluzione posta al III piano composta da cucinotto, soggiorno, 2 camere, bagno, 2 ampi balconi panoramici. FOPPOLO Le sempre crescenti offerte turistiche di Foppolo si basano sull’ottima posizione geografica del paese. Numerose sono infatti le possibilità che vengono offerte al turista: in estate si possono compiere numerosissime escursioni, adatte ad ogni tipo di utenza, tra le quali spiccano quelle ai vicini Monte Toro e Pegherolo, al passo di Valcervia, del Porcile e del Dordona, dove si possono ancora vedere le trincee verso la Foppolo dal Vagussera Valtellina, ma anche ai laghi Moro, Foppa e Delle Trote, tutti abbondantemente al di sopra di quota 2000 metri s.l.m. La conca di Foppolo è circondata dai Monte Valgussera (2200 m), Pizzo del Vescovo (2175 m), Pizzo Corno Stella (2621 m), Monte Toro (2524 m), Monte Cadelle (2483 m), Monte Valegino (2415 m), Monte Arete (2227 m), Monte Cavallo (2323 m sopra San Simone) e il Monte Pegherolo (2369 m). Durante il periodo invernale Foppolo diventa il centro sciistico più importante delle Orobie bergamasche, con una grande quantità di piste da sci. La località sciistica è collegata, sci ai piedi, con le piste di Carona Carisole creando un comprensorio con 12 impianti che servono 26 piste per un totale di circa 30 km da un'altezza di 1635 m a 2200 m del Monte Valgussera. A Foppolo è presente anche una pista da fondo in località Convento con un percorso da 3 km circa. Il tutto con una grande scuola sci, Scuola Italiana Sci Alta Valle Brembana (che comprende tutte le località della Valle Brembana), la Scuola Sci 90 di Foppolo, la Scuola Brembo Extreme Foppolo, la Shedschool di Foppolo e la Scuola Sci San Simone. A Foppolo è presente anche uno snowpark curato dai ragazzi della ShedSchool in località K2, servito da una nuova manovia. A pochi chilometri di distanza si trovano le piste di San Simone (Valleve) che rientrano nel comprensorio Brembo Superski. Rif. 395987