Mq: 480
Costo: Riservato
TRATTATIVE PRESSO I NOSTRI UFFICI: Immersa nelle verdi colline di Palazzago, splendida villa progettata dall'Arch. ticinese Mario Botta. Villa Mirtilla, unica nella sua particolarità, si sviluppa sui livelli: terra, dove si trova tutta la zona giorno con vetrata panoramica sulle colline dal sapore toscano, primo piano con quattro camere da letto e due bagni di cui uno con sauna/bagno turco riservato alla camera padronale, sottotetto agibile. Bilocale e monolocale per gli ospiti. Taverna, palestra e lavanderia. Piscina terrazzata, locale tecnico. Pluribox. Giardino piantumato di ca . 2.000 mq. A due minuti dalla Bergamo/Lecco. Palazzago è un comune italiano della provincia di Bergamo, in Lombardia, situato nell'Almennese e all'imbocco della Valle San Martino, che dista circa 16 chilometri dal capoluogo orobico in direzione nord-ovest. Il comune ha una superficie di 13,98 km², una densità di 278,76 ab/km², 4.249 abitanti e un'altezza media di 407 m s.l.m. È attraversato dal corso del torrente Borgogna. Il paese si caratterizza per i numerosi nuclei abitati che punteggiano il suo vasto territorio: oltre al capoluogo, si trovano le contrade di Precornelli, Ca' Quarengo, Prato Marone, Acqua, Burligo, Alborghetto, Grumello, Collepedrino, Brocchione, Salvano e Montebello. Più distanti dal capoluogo si trovano le frazioni di Beita, Secchia, San Sosimo, Pelosello, Brughiera, Belvedere e Gromlongo. Molto importante è la chiesa prepositurale di San Giovanni Battista, costruita a partire dal XV secolo e che si caratterizza per la sua imponenza. Tra i dipinti, la pala dell'Assunta, eseguita da Giovan Battista Moroni e altre tele di Abramo Spinelli e Giovanni Scaramuzza. Da segnalare è la cosiddetta "cappella del diavolo", sul cui soffitto è rappresentato appunto Satana. Il campanile della chiesa, alto quasi cinquanta metri, risale al XIV secolo e fu ricavato da una torre difensiva. Ospita un concerto campanario di 8 campane in tonalità di si bemolle maggiore fuse da Giorgio Pruneri di Grosio in Valtellina nel 1902. Le due campane maggiori, più recenti, sono state reintegrate nel 1954 dalla fonderia G. B. De Poli di Udine a seguito della requisizione bellica del 1943. Sempre nella chiesa, è presente un organo Serassi di raro pregio, costruito nel 1851 e recante numero Opus 608, tuttora funzionante e usato. Degna di nota è anche la chiesa parrocchiale di Gromlongo (una delle frazioni di Palazzago), dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano. Risalente al XVII secolo, si caratterizza per la splendida facciata in pietra arenaria riccamente scolpita e adornata con statue di Antonio Maria Pirovano nel 1731 e per la cupola piramidale che caratterizza il campanile, il quale ospita 5 campane in tonalità sol bemolle maggiore fuse da Angelo Ottolina di Bergamo nel 1947. Sempre in ambito religioso merita menzione la chiesa parrocchiale di Burligo che, dedicata a San Carlo Borromeo, custodisce opere di buon pregio. - Classe: D - IPE: 97,00 kWh/mq annum
Mq: 70
Costo: F: 800
In zona centrale di Bergamo, splendido trilocale con angolo cottura, ampia zona giorno, doppia camera matrimoniale, cabina armadio. L'immobile è in posizione soleggiata, posto al secondo piano di un elegante edificio, servito da ascensore. Arredato. Riscaldamento e raffrescamento. Possibilità di posto auto privato. Appartamento libero da inizio Luglio 2018 ++ DA VEDERE ++ La città di Bergamo è divisa in due parti distinte, la Città Alta, con un centro storico cinto da mura, che, come si può intuire dal nome, è la parte in altitudine più elevata, e la Città Bassa, la quale, nonostante sia anch'essa di origine antica e conservi i suoi borghi storici, è stata resa in parte più moderna da interventi recenti di urbanizzazione. Bergamo è anche soprannominata "Città dei Mille" per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi (circa 180)[7] che prese parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi contro l'esercito borbonico nel Regno delle Due Sicilie durante il Risorgimento (dal 5 maggio al 26 ottobre 1860). Bergamo, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un clima tipicamente temperato delle medie latitudini (Cfa), piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni e con estati molto calde. La vicinanza ai monti le permette tuttavia di evitare i fenomeni di nebbia invernale persistente e di afa estiva che caratterizzano la vicina Milano. Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato. L'inverno è compreso generalmente tra novembre e fine marzo, ed è caratterizzato da una percentuale di piovosità molto bassa rispetto alla media italiana. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,5 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +22,4 °C. Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1.150 mm, mediamente distribuite in 97 giorni, e presentano un picco estivo ed autunnale e minimo relativo invernale. In zona centrale di Bergamo, splendido trilocale con angolo cottura, ampia zona giorno, doppia camera matrimoniale, cabina armadio. L'immobile è in posizione soleggiata, posto al secondo piano di un elegante edificio, servito da ascensore. Arredato. Riscaldamento e raffrescamento. Posto auto privato. ++ DA VEDERE ++ Numerose sono le ipotesi avanzate per spiegare l'origine del toponimo Bergamo. In latino classico il toponimo è attestato come Bergomum, mentre nel latino tardo Bergame. Quindi è stata proposta un'origine indoeuropea del nome, accostandola al greco ???????? "cittadella, rocca" (in riferimento ad abitazioni fortificate in cima a un colle), ma anche alla base prelatina barga "capanna" o a nomi liguri quali Bergima. - Classe: E - IPE: 137,71 kWh/mq annum
Mq: 70
Costo: F: 370
Valle Brembana - Somendenna, centro storico. Appartamento arredato, composto da cucina e sala open space, camera da letto matrimoniale, camera singola. L'appartamento è posto al primo piano di un'immobile composto da soli due appartamenti. Box. Termoautonomo. Zogno (Zògn o Dógn in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 8.930 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano Geografia fisica Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (Pacì Paciana), Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava ai poveri, denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. - Classe: F - IPE: 168,90 kWh/mq annum
Mq: 75
Costo: V: 95,000
Bassa Valle Imagna - Capizzone: in villetta di nuova realizzazione, appartamento con ingresso indipendente. La soluzione posta al primo ed ultimo piano, è costituita da soggiorno con cucina separata, due camere da letto, un bagno, box doppio. Doppi balconi e terrazza per ca. 34 mq. Giardino privato. Termoautonomo con caldaia a condensazione. Ottima esposizione. Capizzone è un comune italiano di 1.239 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in Valle Imagna, dista circa 17 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico.Capizzone è suddiviso in contrade, tra le quali Cabignone, Mortesina, Le Grate, Medega e Cabasso.La storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza, vista la mancanza di ritrovamenti o di documenti che permettano di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana. È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, con le numerose contrade unite in un'unica entità amministrativa. Fu comunque un periodo molto travagliato, visto che nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni, e Capizzone si dotò di alcune costruzioni a scopo difensivo. I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute anche a Capizzone tra il 1363, ed il 1407, e soffocate con le armi. La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, tra cui Capizzone, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca: I Valdimagnini per la loro integrità della fede e fedeltà alla Repubblica, difendendola contro il Duca di Milano, furono dal Doge con privilegi, grazie e favori arricchiti et onorati. Le cronache ci raccontano inoltre che la contrapposizione di Capizzone con il vicino borgo di Brembilla non era dovuta soltanto ai sopraccitati motivi, ma anche al predominio su un territorio posto alla sinistra orografica del torrente Imagna. Anche in questo caso le lotte furono m - Classe: B - IPE: 47,30 kWh/mq annum
Mq: 143
Costo: V: 79,000
Val Brembilla: in zona tranquilla e soleggiata in piccolo contesto ampio trilocale. Soluzione al secondo ed ultimo piano divisa in soggiorno con angolo cottura, spaziosa camera matrimoniale, seconda camera da letto e bagno. Ampio balcone con vista sulla vallata. Sottotetto di proprietà. La soluzione dispone di un grande locale di deposito al piano terra. Doppio posto auto scoperto di proprietà. Prezzo trattabile! La storia di Brembilla annovera più di 100 contrade. Si stenta a credere, ma tante erano le cellule che rendevano operosa la comunità così articolata per sfruttare ogni piccolo recesso del territorio. Ancor più numerosi sono i ceppi dei Brembillesi sparsi nel mondo dopo aver affinato in patria la capacita' imprenditoriale e l'arte del commercio. Una "spinta" non voluta gliela diedero i Veneziani, che nel 1443, dopo aver messo a ferro e fuoco il paese che gli osteggiava, decretarono la cacciata dei Brembillesi, costringendoli a riparare nel milanese e poi un po' dappertutto, ovunque trovassero modo di mettere a profitto genio ed abilita'. Da qualche tempo i "Brembilla", figli dei figli dei figli... van riscoprendo l'orgoglio di darsi appuntamento nella terra d'origine, per non perder la memoria dei padri a cui devono l'impronta del successo. E non e' una sterile nostalgia, perché il paese lo trovano sempre migliorato e in crescita, al primo posto nella duttilità delle imprese che intuiscono prima di altri le diverse esigenze dei mercati che si evolvono. Val Brembilla (Al Brembila in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 4 343 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. È stato istituito dal consiglio regionale il 4 febbraio 2014, dalla fusione dei comuni di Brembilla e Gerosa. I comuni precedenti hanno risposto sì al referendum consultivo sulla fusione avvenuto il 1º dicembre 2013. Le prime elezioni comunali si sono tenute il 25 maggio 2014 Frazioni Catremerio Interessante per la struttura del borgo che, dopo recenti restauri, ha mantenuto l'anima rurale che l'ha contraddistinta nel corso dei secoli. Malentrata È disposta con una struttura simile ad una fortezza, con le case arroccate ed unite tra loro e la tipica chiesetta settecentesca. Cavaglia Conserva ancora le caratteristiche abitazioni in pietra e legno con le porte ad arco. Laxolo È sorta sul terreno un tempo occupato da un lago, che si è poi prosciugato. Infatti, il nome della frazione, deriva da lac (lago) e solo (solitario). - Classe: G - IPE: 280,23 kWh/mq annum
Mq: 62
Costo: V: 125,000
Sorisole - Petosino - In nuova ed elegante palazzina di poche unità, spazioso nuovo bilocale composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera con possibilità di cabina armadio, bagno. Ampia terrazza 24 mq. Cantina. Soleggiato. Possibilità di box. Ascensore. Predisposizione impianto d'allarme e climatizzazione. Possibilità di accollo del mutuo con notevole risparmio delle spese notarili e di perizia e ottimo tasso di interesse. In sede di appuntamento verranno forniti tutti i dettagli. Sorìsole (Surìsel in dialetto bergamasco[3]) è un comune italiano di 8 998 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. È situato a circa 7 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Territorio: a nord confina con i Comuni di Sedrina e Zogno, a est con Ponteranica, a sud con Bergamo e Paladina, a ovest con Almè e Villa d'Almè. Oltre ai centri di Sorisole capoluogo ed alle frazioni Azzonica e Petosino, sono pure presenti i nuclei abitati di Premerlino, Comunelli, Sant'Anna, Boscalgisi, Valli. Sorisole è classificato dalla legge n. 991/1952 comune parzialmente montano ed è classificato dalla OPCM 3274/03 nella zona sismica 3 (scuotimenti modesti). Storia Mosaico in Piazza Alpini L'origine del toponimo dovrebbe trovare origine da Siliceolae, con il quale si indicherebbe una località posta in prossimità di una strada selciata. Tuttavia questa non è l'unica ipotesi riguardante l'origine etimologica del nome, che potrebbe derivare anche dal nome proprio Surridius, oppure da super insulam, indicando un territorio posto a nord di quella che comunemente è conosciuta come Isola bergamasca. Anche l'attuale frazione di Azzonica, un tempo separata da Sorisole, ha un'antica origine, tanto che il suo toponimo potrebbe derivare dal nome personale Azzone, di chiara origine germanica. Tuttavia queste sono solo ipotesi, non accompagnate da elementi certi. Nella sua storia Sorisole ha condiviso spesso il proprio destino politico ed amministrativo con il vicino paese di Ponteranica, con il quale si trovava inserito già nella corte regia della Morla di epoca longobarda. Ed è a questo periodo che risalgono i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo: nel 747 un atto infatti riporta che alcuni terreni appartenenti al fundus di Sorisole vennero donati dal re longobardo Rachis al prete Limenone. Stemma Concesso con Regio Decreto del 21 agosto 1937, è così costituito: campo di cielo, tre monti al naturale ristretti su una campagna; quello mediano più alto sormontato da un castello turrito, dietro il castello il sole raggiante. Gonfalone È rappresentato da un drappo di colore rosso ornato di ricami d'argento, con lo stemma e l'iscrizione in argento "Comune di Sorisole". Le parti di metallo e i nastri sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento. - Classe: C - IPE: 80,98 kWh/mq annum
Mq: 90
Costo: V: 108,000
Zogno - centrale: In tranquillo contesto, con splendida vista aperta, ampio trilocale recentemente ristrutturato. La soluzione si suddivide in soggiorno con cucina open space e balcone, corridoio, camera matrimoniale, seconda camera e bagno spazioso. Riscaldamento termoautonomo. Box incluso nel prezzo! Ampia area verde condominiale. Pochissime spese condominiali! Possibilità di acquisto anche arredato o semiarredato. Prezzo trattabile. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo. - Classe: F - IPE: 168,31 kWh/mq annum
Mq: 85
Costo: V: 139,000
Valle Brembana-Zogno centralissimo: in pieno centro storico ampio trilocale all'ultimo piano di una villa trifamiliare. Luminosissimo attico decorato con marmi, parquet e travi a vista con due ampie terrazze ed ingresso indipendente. La soluzione si struttura con ingresso, cucina abitabile, ampio soggiorno con camino, camera matrimoniale, camerette, bagno con vasca, doppia terrazza, balcone. Ripostiglio con accesso dal terrazzo. L'ingresso è indipendente. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. - Classe: F - IPE: 194,67 kWh/mq annum
Mq: 114
Costo: F: 500
Valle Brembana - Zogno centralissimo: ampio e luminoso quadrilocale non arredato posto all'ultimo piano di edificio condominiale. La soluzione è così strutturata: ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucina separata, camera matrimoniale, due camere da letto e bagno. Doppio balcone, posto auto riservato e possibilità di box. Zogno, piccola capitale economica ed amministrativa della Valle Brembana e' anche il paese vallare piu' popolato. Posto a circa 18 km dalla citta' di Bergamo a fronte di un pianoro contornato dal fiume brembo. Prima di entrare in paese venendo dalla pianura, troviamo sulla sinistra le "Grotte delle Meraviglie" vera e propria attrazione con grotte tappezzate di stalattiti e stalagmiti.Il centro storico di Zogno è ben tenuto con i suoi stretti vicoli e piazzette ci sono antichi palazzi e botteghe. Da visitare e' senza dubbio il "Museo della Valle" dove sono custoditi oggetti che testimoniano l'evoluzione della civilta' della Valle nel corso dei secoli. Zogno dette alla luce anche personaggi di notevole spessore come il grande poeta dialettale Pietro Ruggeri da Stabello e l'onorevole Bortolo Belotti insigne storico, sua e' la monumentale Storia di Bergamo e dei Bergamaschi. Da vedere a Zogno anche la parrocchiale di San Lorenzo ricca di dipinti di grande pregio. Di rilievo anche il Convento di Romacolo (XV Secolo). Rinomato a Zogno e' anche l'aspetto culinario con ristoranti e trattorie che servono piatti locali della tradizione bergamasca. La sagra del paese di Zogno si svolge ad Agosto (San Lorenzo). Il paese di Zogno, centro principale della valle inferiore, attivo nell'industria tessile, era già noto nel '600 per la lavorazione della carta da stracci. Alla sinistra della statale, ancora oggi si notano lungo il fiume, oltre a tessiture del primo '900, alcuni edifici a loggiato usati un tempo per asciugare la carta; mentre il centro civile religioso della cittadina è alla destra della statale, sul declivio collinare. Storia La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (Pacì Paciana), Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava ai poveri, denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. - Classe: G - IPE: 369,60 kWh/mq annum
Mq: 92
Costo: V: 160,000
Bassa Valle Brembana - Zogno - In palazzina signorile e centralissima vendesi nuovo elegante appartamento luminoso con distribuzione ambienti su misura. Nella soluzione vi è la possibilità di realizzare uni trilocale o quadrilocale con cucina separata o loft. Grazie all'altezza del soffitto l'immobile si presta alla realizzazione di un bellissimo soppalco. La metratura è ampliabile. Termoautonomo. Travi a vista. Abbattimento barriere architettoniche. Ascensore. Supporto d'arredo d'interni gratuito. Si valuta anche la vendita al rustico. Soluzione interessante da vedere! Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Chiesa parrocchiale di San Lo - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica