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Scheda Agenzia Immobiliare SI Servizi Immobiliari (42554)

TROVATI NR:147
SI Servizi Immobiliari

Via Cavour - ZOGNO (BG)

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Comune/Citta'

Tipo Contratto

Prezzo Max.

Mq Coperti Min

1

Mq: 90

Costo: V: 64,000

ZOGNO (BG)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-58506723 ; A181

Valle Brembana - Zogno borgo storico - in piccola palazzina da poche unità abitative, trilocale secondo e ultimo piano con terrazza coperta. Spazioso soggiorno con camino, cucina open-space, disimpegno, camera matrimoniale, cameretta/studio, bagno. Parquet in tutte le stanze. Termoautonomo. Box. Giardino condominiale, Possibilità di orto. Splendida vista. Prezzo trattabile. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo. - Classe: E - IPE: 133,48 kWh/mq annum

2

Mq: 530

Costo: V: 500,000

OLEVANO DI LOMELLINA (PV)
QUART:

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-PV-42554-1-113484642 ; V36

Mortara (PV): Vendesi, anche affitto riscatto, cascinale con ca. con parco e parcheggio di proprietà. Ex ristorante con cucina attrezzata, composto da due edifici. Il primo si sviluppa su due piani, mentre il secondo su uno. Porticati. Ideale per ristorante (anche con camere), maneggio, o struttura residenziale. Nel prezzo inclusi: attrezzatura cucina, vettovaglie per ristorazione, tavoli e sedie. Il giardino è attrezzato con giochi per bimbi. Ampia area verde nella coorte interna. Piazzale di ca 1500 mq comm con parcheggi. Mortara (PV): Vendesi, anche affitto riscatto, cascinale con ca. con parco e parcheggio di proprietà. Ex ristorante con cucina attrezzata, composto da due edifici. Il primo si sviluppa su due piani, mentre il secondo su uno. Porticati. Ideale per ristorante (anche con camere), maneggio, o struttura residenziale. Nel prezzo inclusi: attrezzatura cucina, vettovaglie per ristorazione, tavoli e sedie. Il giardino è attrezzato con giochi per bimbi. Ampia area verde nella coorte interna. Piazzale di ca 1500 mq comm con parcheggi. Appartenente inizialmente alla contea di Lomello, nel 1164 Federico I la sottopose al dominio di Pavia, e Mortara divenne sede di podesteria. Passò in seguito sotto il dominio milanese, prima dei Visconti e poi degli Sforza e divenne luogo di caccia e di svago per la corte ducale. Gian Galeazzo Visconti concesse al borgo l'autorizzazione per cambiare il proprio nome in Beldiporto, denominazione che mantenne fino al 1402. Sotto gli Sforza fu feudo personale di Ludovico il Moro. Caduti gli Sforza nel 1499, divenne signoria di Gian Giacomo Trivulzio e poi di Obicino Caccia; al ritorno degli Sforza, venne infeudata a Matteo Beccaria di San Gaudenzio, che non lasciò discendenza maschile; la signoria fu dunque concessa a Cristina di Danimarca. Dopo essere ritornata libera tra il 1580 e il 1613, sotto il governo spagnolo (1535-1706) Mortara divenne marchesato, attribuito al governatore spagnolo Rodrigo Orozco e rimase in possesso dei suoi discendenti fino al 1706, anno del definitivo affrancamento. In quest'epoca Mortara divenne un'importante piazzaforte a difesa dei confini occidentali del ducato milanese. Nel 1707 Vittorio Amedeo II di Savoia conquistò Mortara, elevandola al rango di città regia (affrancata dunque dal feudalesimo) e di capoluogo della provincia di Lomellina. Questi importanti cambiamenti vennero ratificati con il trattato di Utrecht nel 1713. La città mantenne questo ruolo fino al 1860, arricchendosi di palazzi e costruzioni ottocentesche quali il Palazzo comunale (1857) ed il Teatro dedicato a Vittorio Emanuele II (1845). Con l'Unità d'Italia (Decreto Rattazzi del 1859) fu assegnata alla provincia di Pavia come capoluogo del circondario della Lomellina. - Classe: G - IPE: 67,92 kWh/mq annum

3

Mq: 170

Costo: V: 250,000

SAN PELLEGRINO TERME (BG)
QUART: FRASDANELLO

Villa VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-116013123 ; A157

San Pellegrino Terme: eleganti ville indipendenti disposte su tre livelli dotate di ogni confort. Al piano interrato pluribox, al piano semi-interrato ampia taverna e lavanderia. piano terra ampia zona giorno da 30 metri quadri, bagno. Al piano primo, doppia camera matrimoniale e bagno. Posizione soleggiata, tetto isolato e ventilato, recupero fiscale. San Pellegrino Terme è un comune italiano di 4 943[4] abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Collocata al centro della Val Brembana e circondata dalle Prealpi Orobie, è una rinomata località climatica di cura e di soggiorno, conosciuta in tutto il mondo per via dell'omonima acqua minerale, la S. Pellegrino. Fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Considerata la capitale della Valle[5], conserva, all'interno dei propri confini, importanti testimonianze della Belle Époque in perfetto stile Liberty, quali il Grand Hotel, il Casinò Municipale e le Terme. San Pellegrino Terme è situato lungo le rive del fiume Brembo, che divide in due il paese, ed è situato in una valle naturale, circondata da rilievi la cui vetta più alta è rappresentata dal monte Zucco che raggiunge i 1366 m s.l.m. (detto "Gioco" per distinguerlo dall'altro Zucco di 1232 metri). Il territorio comunale di San Pellegrino Terme confina a nord con San Giovanni Bianco, a ovest con Gerosa, a sud-ovest con Brembilla, a sud con Zogno, a est con Bracca, Algua e Serina, a nord-est con Dossena. Servito dalla ferrovia Bergamo-Piazza Brembana fino agli anni sessanta, ora il paese è collegato a valle solo con la strada provinciale, che dal dicembre 2003 non attraversa più il centro abitato dopo l'inaugurazione di due gallerie - passanti sotto i rilievi della sponda sinistra del Brembo - che permettono uno scorrimento più veloce del traffico verso l'alta valle. San Pellegrino dista 24 chilometri a nord da Bergamo e 54 chilometri a nord-est da Milano. San Pellegrino Terme è un comune italiano di 4 943[4] abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Collocata al centro della Val Brembana e circondata dalle Prealpi Orobie, è una rinomata località climatica di cura e di soggiorno, conosciuta in tutto il mondo per via dell'omonima acqua minerale, la S. Pellegrino. Fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Considerata la capitale della Valle[5], conserva, all'interno dei propri confini, importanti testimonianze della Belle Époque in perfetto stile Liberty, quali il Grand Hotel, il Casinò Municipale e le Terme. San Pellegrino Terme è situato lungo le rive del fiume Brembo, che divide in due il paese, ed è situato in una valle naturale, circondata da rilievi la cui vetta più alta è rappresentata dal monte Zucco che raggiunge i 1366 m s.l.m. (detto "Gioco" per distinguerlo dall'altro Zucco di 1232 metri). Il territorio comunale di San Pellegrino Terme confina a nord con San Giovanni Bianco, a ovest con Gerosa, a sud-ovest con Brembilla, a sud con Zogno, a est con Bracca, Algua e Serina, a nord-est con Dossena. - Classe: B

4

Mq: 74

Costo: F: 350

MOIO DE' CALVI (BG)
QUART:

Appartamento AFFITTO Cod: IT-BG-42554-1-122508344 ; TRIL83

Moio de Calvi: nuovo appartamento in piccolo contesto. Soggiorno con predisposizione camino, angolo cottura, camera, cameretta, bagno, giardino e terrazza. Ingresso indipendente. Box ampio. Termoautonomo. Piccolo borgo incastonato tra i monti, non annovera episodi di spessore nella sua storia. Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre, dall'allevamento alla produzione del carbone di legna. Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. Il toponimo invece dovrebbe derivare dal latino volgarizzato Molleus, indicante un luogo umido, mentre la dicitura De' Calvi è stata aggiunta nel 1863, con Regio Decreto 28 giugno 1863, n. 1.426. Scarse sono le notizie del paese fino all'epoca medievale, quando venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, che diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale. Nel corso del XVI secolo il paese, dopo essere entrato a far parte della Repubblica di Venezia, fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell'alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi. In quel periodo venne a stabilirsi la famiglia dei Calvi che creò una propria riserva di caccia. I discendenti della famiglia si integrarono con gli altri abitanti, tanto che ancor oggi è possibile notare una discontinuità tra gli edifici, taluni di matrice contadina e rurale, altri influenzati dall'architettura veneziana. Nel 1927 il regime fascista fece una grande opera di accorpamento tra parecchi comuni del Regno d'Italia. Fu il caso anche di Moio, che si trovò aggregato ai vicini Valnegra, Piazza Brembana e Lenna in un unico comune denominato San Martino de' Calvi[6]. Soltanto nel 1956 i comuni si separarono nuovamente, assumendo l'attuale conformazione. - Classe: G - IPE: 112,00 kWh/mq annum

5

Mq: 260

Costo: V: 270,000

ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG)
QUART: ALBENZA

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-60396194 ; R12

Almenno San Salvatore: importante rustico padronale accatastato A/4, posto in posizione di pregio ambientale, circondato da 29.000 metri quadri di terreno suddiviso fra castagneto, frutteto e vigneto, con porzione pianeggiante e porzione di terreno terrazzata. Zona panoramica, soleggiata e servita da strada ben mantenuta. Il rustico si sviluppa su due piani, al piano terra ampie stanze una volta destinate a stalle e deposito, ai piani superiori altri spazi dove risiedevano le famiglie. Il rustico ha necessità di interventi manutentivi, realizzato interamente in pietra locale a vista. La soluzione immobiliare è servita da acqua ed energia elettrica. Ideale per importante villa o agriturismo. ++Prezzo TRATTABILE++ Il toponimo "Almenno San Salvatore" deriva da "Lemine", la cui etimologia è incerta. Già in epoca romana, Almenno S.S. era già dotato di un ampio comprensorio territoriale strutturato in pagus . Il centro amministrativo si trovava nell'area del Castello in prossimità del ponte di Lemine, noto come Ponte della Regina. Il territorio almennese, antropizzato fin dalla protostoria, ha visto il passaggio dei Celti, dei Galli Cenomani, dei Romani, che oltre al ponte sul Brembo lasciarono diverse testimonianze archeologiche, per diventare, dopo la conquista longobarda, una corte regia. Dopo la caduta del regno longobardo il territorio della curtis fece parte della contea di Lecco fino alla fine dell'XI secolo quando passò come beneficium all'episcopato di Bergamo nel cui possesso rimase fino al 3 marzo 1220, anno in cui i dritti feudali passarono al nascente comune. Le lotte tra i Guelfi e i Ghibellini interessarono la comunità almennese e il 26 gennaio 1393 si arrivò alla divisione del comune. La ghibellina Lemine Inferiore dei Visconti e la guelfa Lemine Superiore di Venezia. Tradizionalmente alleate, le due erano spesso in violento e cruento contrasto tra loro. Dopo il passaggio di Bergamo sotto il dominio veneziano nel 1441 la parte ghibellina subì la rivalsa di quella guelfa. La battaglia terminò il 13 agosto 1443 con la distruzione della Lemine Inferiore per ordine del podestà di Bergamo, Gritti. Di Lemine Inferiore restarono soltanto la Pieve, la chiesa di San Giorgio e alcune edicole religiose, I ghibellini esiliarono. Nel territorio di Almenno San Salvatore sono presenti diversi edifici di rilevante valenza storico-aritistica. Particolarmente importante è il complesso della Pieve e dell'annesso Santuario della Madonna del Castello con affreschi risalenti al X secolo, la prima, e pitture di Andrea Previtali e di Gian Paolo Cavagna, il secondo. La chiesa di San Giorgio costituisce un raro gioiello architettonico romanico i cui affreschi superstiti, di grande bellezza, sono una eccezionale testimonianza della pittura romanica bergamasca. Altri monumenti di rilievo sono le parrocchiali di San Salvatore Nuovo. Sorta nel 1455 circa, è stata pesantemente ristrutturata nella prima metà del Settecento. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica

6

Mq: 127

Costo: V: 259,000

ZOGNO (BG)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-75761797 ; A224

Zogno centrale: appartamento posto al primo piano, composto da ingresso, ampio soggiorno, cucina vivibile con camino a legna, doppia camera da letto matrimoniale con elementi di pregio architettonico e storico, doppi servizi. Doppia terrazza. L'immobile è stato recentemente e completamente ristrutturato. Serramenti in legno, termoautonomo. Possibilità di box. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello. - Classe: D - IPE: 112,22 kWh/mq annum

7

Mq: 62

Costo: V: 104,000

ZOGNO (BG)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-75761798 ; C102

Centralissimo: Appartamento posto al secondo piano, composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, ripostiglio, bagno e camera da letto. Soluzione completamente ristrutturata recentemente. Serramenti doppi in legno. Termoautonomo. Possibilità di box. Zogno è posto a 16 chilometri da Bergamo sulla sponda destra del fiume Brembo. Raggruppa intorno alla chiesa e allinea lungo i bordi della strada provinciale i nuclei principali delle sue abitazioni. Il resto è disseminato qua e là sui fianchi dei monti che lo cingono, come un arco di cerchio che comincia ai Ponti di Sedrina e va fin oltre la località di Ambria. Negli ultimi anni Zogno è divenuto centro servizi per la Valle Brembana. A Zogno sono raggruppati i principali servizi pubblici a servizio della Valle Brembana. Una serie di eventi nel corso di tutto l'anno, promuovono il commercio e la rete di micro imprese. Zogno, nel 2014, da una classifica del ministero dell'Economia, risultava primo in Bergamasca per qualità di vita. Zogno è famosa sui libri di speleologia per le Grotte delle Meraviglie. Esplorate per la prima volta nel 1932 dal Gruppo di speleologi guidato da Ermenegildo Zanchi, furono in breve tempo fra le prime grotte turistiche d'Italia (1939). Il complesso delle Grotte delle Meraviglie, pur nella sua modesta estensione, presenta spunti di notevole interesse sia per la comprensione delle vicende geologiche legate alla formazione della cavità, sia per i fenomeni carsici che vi sono riccamente rappresentati. Un complesso di gallerie di antica formazione, irregolarmente circolari che confluiscono in stupende grotte. Fra queste, la zona più spettacolare è quella del "Labirinto" (Büs de la Marta), che si sviluppa prevalentemente in una sala di ampie dimensioni e dalla volta altissima arricchita dalle più svariate decorazioni calcaree. Stalagmiti di varie forme e dimensioni vanno ad incontrare le stalattiti, costruendo una serie interessante di colonne. Il contesto ricco di fascino e debitamente illuminato, rende la visita stimolante e piacevole. Da alcuni anni la gestione è affidata al gruppo speleologico "Grotte delle Meraviglie" che, oltre ad un continuo studio dell'interno, ne segue anche il comportamento e ne gestisce le visite. Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Centralissimo: Appartamento posto al secondo piano, composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, ripostiglio, bagno e camera da letto. Soluzione completamente ristrutturata recentemente. Serramenti doppi in legno. Termoautonomo. Possibilità di box. - Classe: D - IPE: 107,41 kWh/mq annum

8

Mq: 120

Costo: V: 139,000

FOPPOLO (BG)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-81652213 ; B50

Foppolo comprensorio Bremboski: in ottima posizione soleggiata e con splendida vista. Appartamento composto da: ingresso, soggiorno, cucina, tre camere, bagno, bagnetto, studio, terrazza. Box. Possibilità di acquisto anche arredato. Prezzo trattabile. Foppolo è un comune italiano di 207 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in Alta Val Brembana, dista circa 58 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il territorio Il territorio di Foppolo si divide in parecchie contrade: Arale, Costa, Moretti, Piano, Rovera, Sponda, Teggie, Cortivo, e Vendulaperto. Molte di queste sono disabitate, ma mantengono intatto lo stile rurale che le ha contraddistinte nel corso dei secoli. Il nucleo storico invece ha visto stravolgere il proprio aspetto nel nome del turismo: centinaia di appartamenti, adibiti alla funzione di “seconde case”, costruiti un po' ovunque, hanno completamente snaturato l'originale paesaggio. Dal punto di vista storico, si può ancora ammirare la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta. Edificata nel XVIII secolo in luogo di un'altra, originaria del XV secolo distrutta da una valanga, è composta da tre altari e custodisce opere di buon pregio, tra le quali una Pietà in legno del XV secolo. Si possono ancora ammirare le varie contrade di antica realizzazione, rimaste ancora intatte. Lo sviluppo del turismo alpino Le sempre crescenti offerte turistiche di Foppolo si basano sull'ottima posizione geografica del paese. Numerose sono infatti le possibilità che vengono offerte al turista: in estate si possono compiere numerosissime escursioni, adatte ad ogni tipo di utenza, tra le quali spiccano quelle ai vicini Monte Toro e Pegherolo, al passo di Valcervia, del Porcile e del Dordona, dove si possono ancora vedere le trincee verso la Valtellina, ma anche ai laghi Moro, Foppa e Delle Trote, tutti abbondantemente al di sopra di quota 2000 metri s.l.m. La conca di Foppolo è circondata dai Monte Valgussera (2200 m), Pizzo del Vescovo (2175 m), Pizzo Corno Stella (2621 m), Monte Toro (2524 m), Monte Cadelle (2483 m), Monte Valegino (2415 m), Monte Arete (2227 m), Monte Cavallo (2323 m sopra San Simone) e il Monte Pegherolo (2369 m). Durante il periodo invernale Foppolo diventa il centro sciistico più importante delle Orobie bergamasche, con una grande quantità di piste da sci. La località sciistica è collegata, sci ai piedi, con le piste di Carona Carisole creando un comprensorio con 12 impianti che servono 26 piste per un totale di circa 30 km da un'altezza di 1635 m a 2200 m del Monte Valgussera. A Foppolo è presente anche una pista da fondo in località Convento con un percorso da 3 km circa. Il tutto con una grande scuola sci, Scuola Italiana Sci Alta Valle Brembana, la Scuola Sci 90 di Foppolo, la Scuola Brembo Extreme Foppolo, la Shedschool di Foppolo e la Scuola Sci San Simone. - Classe: G - IPE: 354,31 kWh/mq annum

9

Mq: 450

Costo: V: 390,000

OLTRE IL COLLE (BG)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-67701728 ; E135

Valle Brembana - Oltre il Colle: importante villa di pregio circondata da parco di 3000 metri, con due unità abitative. Un appartamento padronale composto da soggiorno con camino, cucina abitabile, bagno, ampio patio esterno; al piano superiore due camere, studio, sala lettura, balconi, sala da bagno. Grande box, lavanderia. Luogo imparagonabile per tranquillità ed assoluta vista incantevole. Da vedere! Come si può intuire, il toponimo sta ad indicare che il paese possiede una posizione tra i monti delle valli Seriana e Serina. Difatti per raggiungerlo, da entrambe le valli, bisogna superare un colle, da cui l'origine di Oltre il Colle. La conca in cui è posto è sovrastata da monti imponenti come il monte Arera, il Grem, il Menna e l'Alben. Storia: Sono pochi i documenti che ci possono riferire del passato di questo paese. Si sa che è sempre stato una frazione del vicino comune di Serina, da cui ottenne l'autonomia amministrativa a partire dall'anno 1569. Prima di allora era un insieme di agglomerati urbani dediti alla pastorizia ed all'estrazione mineraria dalle cave presenti in località Zorzone. Si presume quindi che la zona fosse abitata già dal periodo della dominazione romana, anche se al riguardo mancano documenti che convalidino quest'ipotesi, che pare tuttavia suffragata dalla presenza di miniere poste sull'altro versante della montagna, in comune di Oneta. In epoca medievale gli abitanti erano rinomati produttori di chiodi ed armi, ottenute con il ferro estratto nelle locali miniera, ma anche da quelle della valle di Scalve. Queste produzioni furono incoraggiate anche dalle locali signorie, al fine di evitare massicce emigrazioni. Simboli: Lo stemma del Comune è su fondo rosso e azzurro, con un piccone da minatore, che richiama la storia del luogo, una fontana che zampilla acqua e un vetta tripartita con scritto "Grimaldo" secondo la tradizione fondatore del paese. Chiesa di San Bartolomeo. La chiesa parrocchiale di Oltre il Colle, dedicata a San Bartolomeo. Economia Turismo invernale Presso la Conca di Oltre il Colle si trovano piste di fondo per 16 km, da Zambla Alta fino a Valpiana. Sono presenti piste di sci alpino a Zambla Alta e presso la Conca dell'Alben. Turismo estivo Una delle attività principali svolte durante il periodo estivo è l'escursionismo. È praticato anche lo sport del ciclismo su strada e sui percorsi montani. Miniere L'attività estrattiva di zinco, nella Val del Riso e Val Parina, tra Gorno e Oltre il Colle, inizia nell'800 sotto la gestione di aziende come la Aurera o la Sileoni. Le società italiane, intorno al 1850, vengono acquistate dalla Crown Spelter e dalla Vieille Montagne, società rispettivamente inglese e belga, fino al 1919 quando i belgi acquisirono l'intero comparto. Sotto il regime fascista le miniere vengono espropriate e affidate alla S.A. Nichelio e Metalli, società a partecipazione statale, poi diventa - Classe: E - IPE: 196,11 kWh/mq annum

10

Mq: 110

Costo: V: 90,000

ZOGNO (BG)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-77525346 ; A226

Zogno - Somendenna: elegante appartamento composto da doppia camera matrimoniale, cucina separata, soggiorno, ingresso, ripostiglio, cantina. Recentemente ammobiliato, doppio ampio balcone, termoautonomo, serramenti con controfinestre, caminetto. Parco condominiale attorno all'appartamento. Vista panoramica. Box + posto auto scoperto. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli raffigurante Santa Margherita da Cortona. Architetture civili Museo della Valle Il Museo della Valle, situato in un edificio seicentesco del centro storico, espone in dodici sale una ricca serie di reperti sulla società agricola e contadina della valle. Museo di San Lorenzo È da ricordare inoltre il Museo di San Lorenzo, allestito presso la chiesa parrocchiale, che raccoglie testimonianze di carattere religioso della Valle Brembana. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. - Classe: G - IPE: 226,07 kWh/mq annum

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