Scheda Agenzia Immobiliare Dimora Salento di Scorrano Danilo (29214)

Vendesi a Gallipoli, nella frazione di Lido Conchiglie, a 100 m dal mare bellissimo attico ristrutturato, arredato, con magnifico terrazzo a livello esclusivo di circa 400 mq con una meravigliosa vista mare fino a vedere l'isola di Gallipoli. L'appartamento è composto da soggiorno cucina, due camere da letto, ripostiglio e bagno. Da vedere. Il territorio del comune di Gallipoli, che occupa una superficie di 40,35 km², si affaccia sul mare Ionio con un litorale di circa 20 km comprendente anche le località di Punta Pizzo, Baia Verde, Rivabella e Lido Conchiglie[8]. Il centro urbano, situato a 12 m s.l.m., è composto dalla città vecchia, posta su un'isola calcarea collegata alla terraferma con un ponte seicentesco, e dal borgo, che accoglie la parte più moderna della città. Il territorio confina a nord con il comune di Sannicola, a est con i comuni di Alezio e Matino, a sud con il comune di Taviano e a ovest con il mare Ionio[9]. Il comune dista da Lecce 37 km. Nel comune di Gallipoli ricade il parco naturale regionale Isola di Sant'Andrea e litorale di Punta Pizzo istituito con legge regionale n. 20 del 10 luglio 2006 In località Torre Sabea vi era un antico e importante villaggio neolitico del quale sono rimasti chiari segni archeologici, benché coperti da uno strato di sabbia. I dati faunistici e paleobotanici e il materiale archeologico compresi i segni di vegetazione commestibile (frumento, orzo, ...) o di focolari incisi sulla roccia, dimostrano che la comunità del villaggio apportava modifiche al suo habitat, in funzione dell'utilità che ne poteva trarre per il vivere più civile: colture dei terreni, pascoli di capro-ovini. Né la comunità si lasciava sfuggire lo scambio per via mare dell'ossidiana proveniente dalle isole Eolie. Lo stemma di Gallipoli si compone dell'immagine di un gallo con la corona e di una scritta che recita "fideliter excubat" (vigila fedelmente). La leggenda narra che il gallo avrebbe impresso con la propria immagine lo scudo di Idomeneo di Creta, l'eroe che si crede fondatore delle città di Lecce e di Gallipoli.[14] Altri pensano che la città originaria sia stata la messapica Alezio, e che in quel tempo lo scoglio su cui è posta Gallipoli servisse da stazione per i pescatori, che edificarono qualche casetta senza ordine per ripararsi. In effetti tutte le città messapiche erano collegate tramite tracciati stradali ai loro approdi portuali: Alezio era collegata a Gallipoli, Ugento a Torre San Giovanni, Nardò a Santa Maria al Bagno a cui forse era collegata la stessa Manduria. In seguito alla distruzione di Alezio, con l'accrescere della popolazione e degli artigiani, Gallipoli divenne una città. La tortuosità delle strade del centro storico sembra confermare questa teoria[15]. L'impianto urbanistico della città vecchia è dovuto anche a motivi militari e climatici (la tortuosità delle strade è un'ottima difesa contro le truppe nemiche e i venti dominanti) inoltre si è sfruttato ogni centimetro quadrato d - Classe: G

Vendesi ai confini di Gallipoli, nella splendida campagna di Alezio, suggestivo casale dell'ottocento, immerso nella campagna, con un esclusivo Antico Portale che porta ad uno splendido giardino chiuso con all'interno uno splendido agrumeto. la proprietà oltre l'agrumeto ha come pertinenza circa mq 110.000 di terreno con ulivi e seminativo. Di particolare pregio si evidenzia la presenza all'interno del giardino di aranci di un Antico pozzo con ancora presente l'originale sistema di prelievo dell'acqua di irrigazione. Nel periodo di costruzione del casale i più importanti elementi del giardino, necessari per il suo funzionamento e successo, erano: il terreno (sia la natura pedologica che l'esposizione), l'acqua, i sistemi di protezione e la casa del conduttore (giardiniero). Dato il ciclo continuo delle coltivazioni, per sopperire alla necessità di acqua durante tutto l'arco dell'anno nei giardini erano sempre presenti strutture di stoccagio, come pozzi e cisterne(acquari e piscine). In taluni, laddove la falda freatica era superficiale, esistevano anche complessi impianti di sollevamento delle acque (note con il nome di ingegne) Il casale è costruito con conci di tufo ed ha le volte a stella. . Classe energetica G - Classe: G

Caratteristica casa a corte salentina a Trepuzzi, a pochissimi chilometri da Lecce, risalente al 1500 dal prospetto lineare e semplice con ampio portone di ingresso con cornice ad arco abbellita da fregio raffinato che immette in un ampio atrio pavimentato da basoli ed impreziosito da nicchia votiva dedicata alla Madonna Addolorata, affresco restaurato nel 1879. Il cuore dell’ abitazione, composta da sette vani, tre camere, cabina armadio e tre servizi, è un ampia e luminosa sala coperta da volta a padiglione decorata da rosone e lastricata con pavimento tipo mosaico. Nella vecchia cucina è presente un grande e suggestivo focolare dall’imponente canna fumaria che risalendo la parete sfiora la volta a spigolo. Il cortile interno ,pavimentato da basoli, ospita la vecchia cisterna utilizzata per la raccolta dell’ acqua piovana , ancora funzionante, chiusa da un elegante baldacchino, restaurato nel 1764. Il giardino è occupato in parte da vani accessori anticamente destinati al ricovero degli animali, funzione attestata da mangiatoia e abbeveratoio. La storia e la bellezza dell’ arte salentina è esaltata da un sapiente restauro che ha dotato l’abitazione di tutti i confort rivolti ad intelligenti risoluzioni tecnologiche. - Classe: G

Palazzo Vernazza si trova a Castrì , a 13 km dalla città di Lecce, e fu edificato nella prima metà del XVII secolo ma venne radicalmente trasformato nel 1724. La sfarzosa e lunga facciata è caratterizzata da un ampio portale bugnato, ornato da festoni floreali e sovrastato da un balcone barocco decorato con putti e maschere di leoni. Le stanze interne, ricche di motivi architettonici di gusto settecentesco, si distribuiscono intorno al cortile centrale. Perfettamente in asse con la linea mediana della parte aggettante è posto il grande portale che funge da accesso, tramite un androne, sia al Piazzale d'onore del Palazzo sia alla scalinata coperta da una volta a botte dalla quale si accede al piano nobile. Il portale con la sovrastante loggetta forma il nucleo chiaroscurale predominante del prospetto, che si presenta come una superficie squadrata, scandita, con rigore geometrico dalle superfici finestrate al secondo ordine, mentre nella parte inferiore del blocco centrale, vince la più grande libertà nel disporre le superfici finestrate che risultano di dimensioni ed altezza diverse. Ispirato ad elementi della flora anche il motivo che orna gli spigoli superiori dello scomparto centrale del secondo ordine. Protomi di soggetti appartenenti al mondo della fauna, di animali fantastici, di mascheroni sono rappresentati sui doccioni sporgenti dalla parte più alta dei prospetti. La vendita riguardo l'intero piano nobile e metà del piano terra per un totale di 1.500 mq - Classe: G