Mq: 50
Costo: V: 35,000
PICCOLO APPARTAMENTO IN ZONA SEMICENTRALE DI CAPRANICA, PRIMO PIAO NO ASCENSORE DI VANI 2,5, BAGNO E BALCONEIl comune sorge sulla dorsale dei Monti Prenestini che raggiungono e superano i 1.200 m con il Monte Guadagnolo ad est di Roma, dove è posta l'omonima frazione di Guadagnolo che rappresenta il centro abitato non comunale più alto del Lazio. Nel territorio comunale si trova anche il monte Cerella che, con i suoi 1.203 m, è la seconda vetta dei monti Prenestini. Il territorio è in gran parte montano e ricoperto di boschi e vi scorre il fiume Sacco. Degna di menzione è la Chiesa della Maddalena, dominata dall'elegante ed originale “Cupolino” che gli studiosi attribuiscono alla scuola del Bramante. Santuario della Mentorella Secondo i dati ISTAT[3] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 38 persone (10,83%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Polonia 12 (3,42%) Romania 11 (3,13%) - Classe: G - IPE: 175,00 kWh/mq annum
Mq: 100
Costo: V: 770,000
APPARTAMENTO IN ZONA CENTRALISSIMA-VISTA IMPORTANTE-ESCLUSIVO IN PALAZZINA CON POCHISSIMI APPARTAMENTI-NO ASCENSORE PRIMO PIANO-SALONE-CUCINA-PRANZO-DUE CAMERE- BAGNO ARREDATISSIMO https://moovitapp.com/index/it/mezzi_pubblici-Via_Dell_Oca-Roma_e_Lazio-street_10642523-61 Via dell’Oca collega via di Ripetta con il Lungotevere Augusta di Roma, a pochi passi dall’ampia e frequentata Piazza del Popolo, meta quotidiana di turisti provenienti da tutto il mondo. All'inizio di questa strada è possibile ammirare la seicentesca parete laterale, costruita in stile barocco, della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, popolarmente conosciuta come la chiesa gemella della Chiesa di Santa Maria in Montesanto. - Classe: G
Mq: 155
Costo: F: 1,200
ALL'INTERNO DI UN COMPRENSORIO PRIVATO, APPARTAMENTO ADIACENTE VILLA DEL PROPRIETARIO, INGRESSO CON CANCELLO AUTOMATICO, ALTAMENTE SORVEGLIATO ED ALLARMATO, AMPISSIMO GIARDINO DI CUI MQ 700 AD USO PERSONALE, POSTO AL PIANO TERRA ED INDIPENDENTE ADIACENTE ALLA VILLA DEL PROPRIETARIO, POSSIBILITA' DI AMPIO PARCHEGGIO SALONE ANGOLO COTTURA, CUCINA ABITABILE, DUE CAMERE, DUE BAGNI SI AFFITTA SOLO A REFERENZIATISSIMI VISTA LA PRESENZA DEL PROPRIETARIO IN LOCO - Classe: G
Mq: 160
Costo: V: 1,150,000
APPARTAMENTO 5° PIANO CON ASCENSORE, PRESENZA DI PICCOLI SPAZI ESTERNI, MQ 160C.A. DISIMPEGNO, TRE CAMERE DA LETTO, SALONE, CUCINA ABITABILE, DUE BAGNI, RISCALDAMENTO AUTONOMO RIONE LUDOVISI:Il rione è tra quelli di origine post-unitaria (come San Saba, Testaccio e Prati), nato dalla convenzione del 1886, tra i Boncompagni eredi Ludovisi e il Comune di Roma. Con questo atto i principi di Piombino destinavano alla lottizzazione Villa Ludovisi, circa 25 ettari di parco tra le mura e il nucleo storico dei rioni Trevi e Colonna, che tra il XVII e il XIX secolo si era estesa verso est fino a Porta Salaria (l'attuale piazza Fiume). Questa lottizzazione, le sue vicende, i suoi protagonisti, possono considerarsi un episodio esemplare dello sviluppo impresso dai Savoia alla nuova capitale, sviluppo fondato su un'edilizia speculativa che attrasse affaristi da mezza Europa e nello spazio di neppure venticinque anni condusse la città dalla breccia di Porta Pia alla crisi economica dei secondi anni 1880, allo scandalo della Banca Romana. Braccio tecnico-finanziario dell'operazione (inutilmente lamentata come uno scempio imperdonabile dagli intellettuali europei dell'epoca) fu la Società Generale Immobiliare, costituita a Torino nel 1862, ma che seguì i movimenti delle capitali del regno sabaudo spostando la propria sede sociale prima a Firenze (nel 1862) e poi finalmente a Roma nel 1880; qui divenne la grande protagonista, per un secolo, della speculazione edilizia romana[2]. Per quanto riguarda lo sviluppo del rione Ludovisi, si può dire che il progetto di lottizzazione nacque insieme a Roma capitale: non a caso il principe Ignazio Boncompagni di Piombino era stato uno dei 18 componenti della Giunta provvisoria di governo della città (6 nobili, 4 borghesi e 8 possidenti e mercanti di campagna[3]) che tra i suoi primi atti aveva incaricato una Commissione di architetti-ingegneri di selezionare i progetti "per la costruzione di nuovi quartieri in quella parte [della città] che maggiormente si presta alla nuova edificazione". La parte in questione fu quella alta, tra Esquilino e Pincio, già individuata per la sua vicinanza a Termini e sui cui terreni avevano già cominciato ad intervenire finanzieri settentrionali e stranieri. Tra studi, pareri e dibattiti, il primo piano regolatore dello sviluppo urbanistico della "terza Roma" firmato da Viviani fu varato nel 1873, legittimando le ben 7 convenzioni con il Comune di Roma per l'edificazione di nuovi quartieri che erano state già ratificate, a prescindere[4]. Passarono poi più di 10 anni, durante i quali continuarono a crescere nuovi immobili e prezzi delle aree edificabili, prima che venisse varato nel 1883, con legge del 1881, un piano regolatore ufficiale e vincolante[5]. Benché quest'ultimo Piano Viviani prevedesse l'intangibilità della Villa Ludovisi, anche la nobiltà cittadina volle partecipare al gioco. Fu così che il principe in titolo all'epoca, Rodolfo Boncompagni Ludovisi, stipulò nel 1886 una convenzione con il Comune e con la Società Generale Immobiliare per l'urbanizzazione, la lottizzazione e l'«edificazione di un quartiere di abitazione di ragione privata nella Villa già Ludovisi»[6]. L'affare veniva concluso, tuttavia, proprio nell'imminenza della crisi, che coinvolse il principe di Piombino[7], e portò l'Immobiliare sull'orlo di un fallimento da la società cui si salvò nel 1898 grazie ad un concordato con i creditori. Superata la fase acuta della crisi, la costruzione sui terreni lottizzati riprese slancio: eleganti immobili erano già stati costruiti su via di Porta Pinciana, nel 1890 era stato completato il Palazzo Margherita, nel 1905 sorgevano Villa Maraini, l'Hotel Flora e l'Hotel Excelsior, e nel 1906 veniva completata via Veneto. Un'altra stagione di intensa edificazione si ebbe tra il 1925 e il 1935, con l'Hotel Ambasciatori, il palazzo dell'INA e l'attuale ministero dell'Industria (nato come ministero delle Corporazioni). - Classe: C
Mq: 338
Costo: V: 570,000
VILLA TOTALMENTE INDIPENDENTE CON LA POSSIBILITA' DI RICAVARE TRE APPARTAMENTI, BILIVELLO, MQ 200 CA TERRENO DI PROPRIETA' MQ 400 CA CON ALBERI DA FRUTTO E ORNAMENTALI piano terra : ampio salone, cucina abitabile, due camere da letto, due bagni di cui uno in camera, patio a piano piano primo : soggiorno, tre camere da letto, due bagni, balcone perimetrale, terrazzo seminterrato : sala hobby presenza di box mq 30- cancello con discesa ad altro locale adibito a dependance l'immobile offre svariate soluzioni abitative, oltre che tranquillità e ampia panoramicità - Classe: G
Mq: 55
Costo: V: 125,000
PRENOTAZIONE APPARTAMENTI IN CLASSE A+, DIRITTO DI SUPERFICIE, ZONA INTERESSANTE CON POSTO AUTO, CANTINA, BOX AUTO, BALCONI, GIARDINI, PREZZI A PARTIRE DA € 125.000 - Classe: A+
Mq: 90
Costo: V: 135,000
IN UN PICCOLO VILLINO, CON GIARDINO CONDOMINIALE, APPARTAMENTO DI GROSSA METRATURA PRIMO PIANO SENZA ASCENSORE E SENZA BALCONI, AMPIO SALONE, CUCINOTTO, DUE CAMERE MATRIMONIALI, UNA CAMERETTA, BAGNO CORCOLLE ALTO.Corcolle è una frazione di Roma Capitale (zona "O" 58)[2], situata in zona Z. XI San Vittorino, nel territorio del Municipio Roma VI (ex Municipio Roma VIII). Si trova sul lato sud del ventiduesimo km della via Prenestina Polense, esternamente al Grande Raccordo Anulare, ad est della capitale e a sud della frazione di Giardini di Corcolle, con la quale forma un'unica identità insediativa formatasi nel 1965. - Classe: G
Mq: 90
Costo: V: 65,000
IN ZONA DI SICURO INTERESSE TURISTICO E COMMERCIALE, ADIACENTE AL VATICANO, E CENTRO STORICO IN PALAZZO UMBERTINO, LICENZA PER AFFITTA CAMERE, N.04 CAMERE CON BAGNO, ARIA CONDIZIONATA SECONDO PIANO CON ASCENSORE, WI-FI, TELECAMERE, IMMOBILE TOTALMENTE RISTRUTTURATO AFFITTO DELL'IMMOBILE EURO 1.500 MESE CONTRATTO IN ESSERE PER ALTRI 10 ANNI
Mq: 269
Costo: V: 1,655,000
APPARTAMENTO DI GRANDE METRATURA, DA RISTRUTTURARE, CINQUE CAMERE, CUCINA, TRE BAGNI TRE BALCONI,DISIMPEGNO, CORRIDOIO, RISPOSTIGLIO, CANTINA In via Aventina 19 a Roma ha vissuto Vittorio De Sica che tra gli altri film immortalò Roma in 'Ladri di Biciclette'. Da oggi una targa in marmo ne conserverà il ricordo. La richiesta dei figli di De Sica è stata immediatamente accolta dal comune di Roma che ha realizzato l'opera in tempi brevissimi Viale Aventino è una strada che collega piazza di Porta Capena e piazza Albania, a Roma, separando i rioni Ripa (verso l'Aventino) e San Saba (verso le Terme di Caracalla)[1]. Il viale fu aperto negli anni trenta come grande arteria stradale di collegamento con la via Ostiense, la stazione della Ferrovia Roma-Lido a Porta San Paolo, la Stazione di Roma Ostiense: andava infatti da piazza del Circo Massimo (l'attuale piazza di Porta Capena) a via Marmorata. All'inizio, con vista sul Circo Massimo, sorge quello che è oggi il palazzo della FAO, nato come sede del Ministero delle Colonie; per questo la sua prima denominazione, adottata con delibera del 1938, fu viale Africa. Essendo la zona del tracciato, all'epoca, appena in via di urbanizzazione, il viale era stato concepito come passeggiata urbana, con ampi marciapiedi e un'alberata da quattro filari di platani, con al centro la sede tramviaria. La denominazione fu soppressa nel 1945, e sostituita con l'attuale viale Aventino. L'ultimo tratto, da piazza Albania a via Marmorata, fu rinominato nel 1955 in viale Manlio Gelsomini. I platani, ammalatisi negli anni novanta di cancro colorato, sono stati sostituiti nei primi anni 2000 da tigli e da farnie. Il susseguente viale della Piramide Cestia, che conduce da piazza Albania a piazza di Porta San Paolo, taglia il tracciato delle mura serviane di età repubblicana. Alcuni resti sono ancora visibili nei dintorni di piazza Albania. - Classe: G
Mq: 85
Costo: V: 222,000
IN TRANQUILLO COMPRENSORIO, ZONA GIUSTINIANA, PIANO TERRA CON CORTE ESTERNA, POSTO AUTO COPERTO SALONE, CUCINA ABITABILE, DUE CAMERE, DUE BAGNI - Classe: G